Cos’è lo skiplagging, il trucco per risparmiare sui biglietti aerei

Scegliere un volo con scalo invece di uno diretto e poi fermarsi a metà strada: è la pratica dello skiplagging che fa infuriare le compagnie aeree

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 19 Novembre 2024 13:43

Un nuovo fenomeno sta prendendo piede fra i viaggiatori: si tratta dello skiplagging, un trucco avversato dalle compagnie aeree che permette di risparmiare sul costo dei biglietti. Il meccanismo alla base dello skiplagging è semplice, quanto geniale e subdolo.

Tutto è cominciato dalle abitudini di un relativamente ristretto numero di viaggiatori sparsi per il mondo, che in maniera indipendente hanno utilizzato il trucchetto in una sorta di “convergenza evolutiva” dei consumi. Successivamente il tam-tam su social network e forum ha fatto il resto, dando un nome alla pratica che è diventata un vero e proprio fenomeno. Infine sono nati siti specializzati che aiutano gli utenti a trovare i voli più adatti alle proprie esigenze.

In sintesi chi pratica lo skiplagging va a selezionare quei voli con scalo, che nella maggior parte dei casi vengono scartati dai viaggiatori che preferiscono voli diretti, sia per maggiore comodità sia per ridurre il rischio di problemi con i bagagli. Si seleziona un volo con partenza dalla città A e destinato alla città C con scalo intermedio nella città B: ma invece di effettuare il cambio di aereo nell’aeroporto dello scalo, si esce dall’aeroporto e ci si prepara a vivere la propria esperienza di turista: la città B era infatti fin dal principio la meta originaria del viaggio.

I bagagli in stiva

Ma attenzione, la pratica funziona solo in caso si viaggi con il solo bagaglio a mano dal momento che nei voli con scalo le valige vengono solitamente gestite in automatico dalle compagnie aeree. Un’alternativa è la previa spedizione del bagaglio tramite una ditta di trasporti. Alle compagnie aeree, fra l’altro, non è consentito decollare con il bagaglio registrato da qualcuno non presente sul volo.

Cosa succede al biglietto di ritorno

Utilizzare lo skiplagging può inoltre comportare l’annullamento del biglietto di ritorno. Per questo motivo chi utilizza tale stratagemma preferisce acquistare biglietti di sola andata.

Pratica controversa

Lo skiplagging, almeno per il momento, non è illegale ma può comportare gravi ritardi ai voli aerei e disagi agli altri viaggiatori. Per questo viene considerata una pratica non etica. Inoltre, il costo dei biglietti e la distribuzione dei voli nell’arco della giornata sono il risultato di una precisa strategia di mercato delle compagnie aeree, che l’utilizzo dello skiplagging va ad alterare.

Alcune compagnie aeree, soprattutto nel Nord America, hanno iniziato a menzionare la pratica nelle loro condizioni d’uso prevedendo divieti e sanzioni. Business Insider riporta il caso di un adolescente della Carolina del Nord che ha prenotato un volo American Airlines dalla Florida a New York, ma è sbarcato allo scalo di Charlotte. Il padre del ragazzo ha riferito alla testata che la compagnia aerea gli ha vietato di volare per tre anni

Alaska Airlines e United si riservano espressamente la facoltà di intraprendere azioni legali contro il cliente che metta in atto lo skiplagging, oltre a conseguenze minori come la revoca delle miglia e dello status d’élite. United Airlines minaccia addirittura di vietare permanentemente agli skiplagger di volare di nuovo con la compagnia aerea.