Il 28 novembre 2025 diverse sigle sindacali hanno proclamato uno sciopero generale nazionale che coinvolgerà lavoratori pubblici e privati. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti registra dieci proclamazioni ufficiali, molte delle quali coordinate tra loro. Le mobilitazioni sono legate alla contestazione della Legge di Bilancio 2026 e alla critica verso le politiche di riarmo del governo. Alla giornata di astensione si affiancheranno presìdi territoriali e una mobilitazione nazionale prevista per il 29 novembre, in concomitanza con la “Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese”.
Scioperi previsti e settori coinvolti
Lo sciopero generale coinvolge una vasta platea di lavoratori e interessa molte categorie, con modalità specifiche per:
- trasporti;
- ferrovie;
- autostrade;
- comparto aereo.
Nello specifico si fermeranno i lavoratori di:
- trasporti;
- scuola;
- sanità;
- pubblica amministrazione.
Tutte le principali organizzazioni sindacali hanno confermato l’adesione. Tra le sigle figurano Cub, Usb, Adl-Cobas, Clap, Sial-Cobas, Cobas, Usi 1912, Flai Trasporti e Servizi, Fisi e Usi-Cit. Le modalità prevedono lo sciopero per l’intera giornata, con estensioni sulle fasce serali precedenti e successive soprattutto per ferrovie e autostrade.
Per il settore ferroviario sono previste 24 ore di astensione, con orari differenziati che partono dalle 21.00 del 27 novembre fino alle 21.00 del giorno successivo. Le autostrade seguiranno una finestra simile, iniziando dalle 22.00 del 27 novembre. Il trasporto pubblico locale sciopererà per 24 ore con modalità definite dalle singole aziende. Parallelamente, alcune sigle escludono determinate categorie, come nel caso dell’USI 1912 che non coinvolge il trasporto passeggeri.
Fasce di garanzia nei settori essenziali
La legge stabilisce che, durante gli scioperi nei servizi essenziali, debbano essere assicurate prestazioni indispensabili. Nel trasporto ferroviario saranno garantiti i treni nelle fasce 6-9 e 18-21, oltre alle corse a lunga percorrenza identificate come garantite. Le compagnie ferroviarie pubblicano gli elenchi aggiornati sui propri siti e nelle stazioni.
Nel trasporto aereo Enac dispone la garanzia dei voli programmati nelle fasce 7-10 e 18-21. Restano comunque attivi i collegamenti con le isole, i voli intercontinentali e quelli di pubblica utilità. Per il trasporto pubblico locale, le aziende sono tenute a pubblicare in anticipo l’elenco delle corse garantite, seguendo le disposizioni dell’accordo nazionale del 2018.
Anche altri servizi essenziali sono coinvolti. Nella sanità lo sciopero prevede l’astensione dalle attività non urgenti dal turno montante della notte del 27 novembre fino all’ultimo turno del 28. Per i Vigili del fuoco è prevista un’astensione di quattro ore nella fascia 9-13, con garanzia degli interventi di emergenza.
Le ragioni dello sciopero
Le sigle che hanno proclamato lo sciopero condividono le ragioni che affondano le radici in tematiche economiche e sociali. Tra queste figurano il contrasto alla precarietà, richieste di aumenti salariali, difesa della sanità e della scuola pubblica, critiche alle politiche abitative e al ruolo del sistema bancario. Un’attenzione particolare è rivolta al tema della guerra e al riarmo, con il rifiuto dell’aumento delle spese militari previsto nella Legge di Bilancio. Le mobilitazioni del 29 novembre saranno collegate anche alle iniziative internazionali sulla Palestina.