Gallette di mais richiamate per micotossine, marche e lotti interessati

Ritirate 27 lotti di gallette di mais per livelli oltre limite di micotossine DON. I marchi coinvolti, rischi per la salute e cosa fare

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

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Il Ministero della Salute ha pubblicato 10 avvisi di richiamo dal commercio per numerose confezioni di gallette di mais distribuite in tutta Italia a causa di livelli di deossinivalenolo superiori ai limiti di legge. Il provvedimento riguarda 27 lotti commercializzati con diversi marchi molto diffusi nella grande distribuzione. Si tratta di una misura preventiva importante che mira a tutelare i consumatori da potenziali rischi legati alla presenza della micotossina, nota anche come DON o “vomitossina”.

I marchi e l’azienda produttrice

Il richiamo interessa prodotti da 150 grammi venduti con le etichette Dietnatural, Langalletta, Terra Verde Bio, San e Bun, La Grande Ruota, Brezzo e Cortilia. L’azienda produttrice è Langalletta Srl, con sede in provincia di Cuneo. Secondo le indicazioni del Ministero, chiunque abbia acquistato confezioni appartenenti ai lotti segnalati non deve consumarle e deve riportarle al punto vendita per ottenere la sostituzione o il rimborso. Alcune catene, come Coop, hanno attivato specifici canali di assistenza per fornire informazioni aggiuntive agli utenti.

I lotti coinvolti nel richiamo

Il provvedimento riguarda una lunga serie di lotti, ciascuno identificato da un codice e da una data di scadenza compresa tra gennaio e novembre 2026. I richiami includono gallette di mais integrale o pignoletto, sia convenzionali sia biologiche. L’elenco comprende i lotti:

  • Dietnatural A2518, B2580, F2533 e M2501;
  • Langalletta A2549, B2568 e E2589;
  • Terra Verde Bio B2509, D2557 e L2524;
  • San e Bun A2521 ed E2543;
  • confezioni La Grande Ruota e Brezzo con scadenze nel 2026.

La varietà dei marchi coinvolti conferma che la produzione è centralizzata e che la contaminazione riguarda più linee di lavorazione.

Le indicazioni del Ministero della Salute per i consumatori

Il Ministero invita i consumatori a sospendere immediatamente l’utilizzo del prodotto e a restituire le confezioni ai punti vendita. Non sono previste procedure ulteriori: una volta restituito il prodotto, l’acquirente ha diritto al rimborso o alla sostituzione. Le autorità sottolineano inoltre che il richiamo è stato diffuso per principio di massima precauzione, con l’obiettivo di limitare l’esposizione alle micotossine anche in caso di assunzioni sporadiche.

Che cos’è il deossinivalenolo e perché è pericoloso

Il deossinivalenolo è una micotossina prodotta dal fungo Fusarium, molto diffusa nei cereali come mais, grano e orzo. La sua presenza negli alimenti è monitorata a livello europeo con limiti specifici stabiliti per prevenire effetti indesiderati sulla salute. L’EFSA spiega che il DON interferisce con la sintesi delle proteine, alterando alcune funzioni cellulari.

Le informazioni sulla sua pericolosità non sono ancora complete, ma l’esposizione può determinare disturbi gastrointestinali, perdita di peso e riduzione dell’efficienza del sistema immunitario. L’impatto varia in base alla quantità ingerita e alla frequenza dell’esposizione.

La micotossina è pericolosa anche per gli animali. Secondo l’Asl di Alessandria, nei suini è associata a rifiuto del mangime e, in casi meno frequenti, al vomito. Nei bovini provoca riduzione dell’ingestione alimentare, anche se il rumine riesce parzialmente a neutralizzarne gli effetti.