Come ridurre le spese di riscaldamento senza spendere troppo o rinunciare al comfort

Come ridurre le spese di riscaldamento adottando scelte intelligenti e piccoli accorgimenti quotidiani che permettono di mantenere la casa calda senza aumentare i consumi

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

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Il freddo è arrivato e le famiglie sono alla ricerca di soluzioni per ridurre le spese del riscaldamento della propria abitazione, che gravano parecchio sul bilancio familiare, senza rinunciare al comfort.

Il costo dell’energia è incerto a causa della situazione geopolitica, dei mercati e della crisi climatica, mentre le temperature invernali sono sempre più imprevedibili. Quali strategie adottare per abbassare i consumi e migliorare l’efficienza energetica?

Qual è la temperatura ideale e quando programmare i termosifoni

Le spese per il riscaldamento impattano non poco sul budget familiare, soprattutto nei periodi più freddi. Per risparmiare senza rinunciare al comfort,  la prima strategia da adottare è quella di regolare il termostato.

Secondo Enea, la temperatura ottimale da mantenere nelle abitazioni durante il giorno è di 19 o 20 °C, così da ridurre i consumi energetici fino al 10%.

Anche la gestione degli orari è importante. Tenere i termosifoni accesi sempre, sia di giorno che di notte, è uno spreco. Una corretta programmazione, invece, dà la possibilità di risparmiare senza sacrificare il comfort.

In una casa ben isolata, infatti, il calore che viene immagazzinato dalle pareti e dai solai quando l’impianto è in funzione e continua a essere rilasciato lentamente anche durante le ore di spegnimento. Ciò permette di mantenere una temperature interna confortevole per diverse ore senza consumare altra energia.

Ricordiamo che la legge italiana stabilisce un limito massimo di ore giornaliere nelle quali il riscaldamento può restare acceso che è diverso in base alla zona climatica. Si va, ad esempio, dalle 14 ore della zona E che è quella del Nord Italia e delle zone montane alle 8 ore al giorno della zona B che comprende le fasce costiere del Sud.

Chi vive a Torino, ad esempio, fa parte della zona E, dove è possibile impostare l’accensione fino a 14 ore, ad esempio dalle 6 alle 20. Il calore che verrà accumulato in tale periodo sarà sufficiente a mantenere una temperatura confortevole fino alla successiva accensione il giorno dopo.

Come isolare la casa dal freddo senza effettuare ristrutturazioni

Per ridurre le spese del riscaldamento è fondamentale isolare l’abitazione dal freddo e ciò è possibile anche senza eseguire delle ristrutturazioni costose.

In primo luogo è possibile applicare delle guarnizioni adesive sulle porte e sulle finestre in modo da ridurre le fughe termiche. È poi importante chiudere le persiane e le tapparelle al tramonto per trattenere il calore di notte.

Perché le valvole termostatiche e i contabilizzatori di calore sono importanti

Anche l’utilizzo delle valvole termostatiche (obbligatorie per legge) permette di ridurre i costi del riscaldamento.

Si tratta di dispositivi che si montano sui termosifoni e servono a regolare automaticamente la temperatura in ogni singola stanza. Sono molto utili in abitazioni dotate di radiatori e permettono di evitare gli sprechi, scaldando gli ambienti veramente necessari per il periodo giusto e con la temperatura corretta.

Funzionano in questo modo: si imposta nella maggior parte dei modelli un livello sulla manopola da 1 a 5 e a ogni numero corrisponde un intervallo di temperatura che va approssimativamente dai 14 o 16 gradi per la posizione più bassa ai 22 o 24 gradi per quella più alta.

La sostituzione delle tradizionali valvole manuali con quelle termostatiche ha costi irrisori e adottandole si può ridurre la spesa per il riscaldamento fino al 20%. Il motivo è che, a prescindere dalla tariffa del gas che si ha attiva, ogni grado in meno riduce dal 6% al 7% i costi di riscaldamento.

Abbinando alle valvole i contabilizzatori di calore, che si installano sempre sui termosifoni, poi, si possono registrare i consumi energetici. In questo modo l’utente può controllare le spese e risparmiare all’occorrenza sulla bolletta.

La pompa di calore elettrica

Un altro modo per risparmiare sulle spese del riscaldamento è quello di sostituire la vecchia caldaia a gas o Gpl con una pompa di calore, che può essere installata senza modificare l’impianto idraulico esistente e senza sostituire i termosifoni.

Per capire se nella propria abitazione questo intervento è realizzabile ed è conveniente dal punto di vista economico ed energetico, l’Enea ha messo a disposizione un applicativo online che aiuta a effettuare una valutazione.

Quanto si risparmia quindi installando una pompa di calore elettrica? Da circa 150 euro all’anno nel caso di sostituzione di una caldaia a metano in una zona climatica simile a quella di Padova, fino a oltre 430 euro all’anno se si rimpiazza con una caldaia a Gpl in una zona come quella di Catania.

C’è anche un altro vantaggio nello scegliere questo tipo di impianto: riscalderà l’ambiente durante l’inverno e lo raffredderà durante l’ estate. In più, produrrà acqua calda sanitaria.

Gli altri consigli per ridurre le spese

Altri importanti consigli per ridurre le spese di riscaldamento, come suggerisce anche l’Enea, sono i seguenti:

  • scegliere degli impianti efficienti se si hanno apparecchi vecchi e installare cronotermostati e regolatori controllabili da smartphone per accendere il riscaldamento solo quando serve;
  • effettuare un check-up energetico sull’abitazione prima di intervenire così da poter ridurre i consumi fino al 40% grazie a piccoli lavori mirati;
  • utilizzare un sistema di termoregolazione climatica che adegua in automatico la temperatura dell’acqua in base alle condizioni esterne così da tagliare i consumi fino al 25%;
  • non trascurare la manutenzione in quanto una caldaia o un impianto poco curati consumano e inquinano di più e ciò può portare a multe fino a 500 euro;
  • evitare di posizionare tende, coperture o mobili davanti ai termosifoni perché ostacolano la diffusione del calore;
  • arieggiare le stanze solo per pochi minuti, dato che tenere le finestre aperte troppo tempo fa uscire tutto il calore e obbliga l’impianto a lavorare di più con un conseguente aumento dei consumi.