Conviene lavorare in smart working o in ufficio?

Ecco tutti i pro e contro economici e pratici del lavoro da casa e in ufficio, per capire davvero cosa conviene oggi tra smart working e presenza sul posto di lavoro

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

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Vent’anni fa, la domanda “conviene lavorare in smart working o in un ufficio” non esisteva. Ora, invece, a seguito della pandemia, è diventata centrale nella vita degli italiani e lo è ancora di più in questo periodo di inflazione e di rincari. Come tutti avranno visto, il costo della vita è aumentato per cui ogni piccola spesa quotidiana pesa sempre più sul budget familiare. Chi ne ha la possibilità, quindi, si chiede sempre più se lavorare in smart working può far risparmiare sui costi rispetto al lavoro in ufficio. Ecco maggiori informazioni in merito.

Lavorare da casa conviene?

Chi lavora in smart working ovvero da casa risparmia sicuramente sui trasporti, si evita infatti di sostenere i costi della benzina o l’abbonamento per i mezzi pubblici.

I lavoratori che si recano a lavoro con l’automobile ogni giorno possono infatti spendere anche più di 150 euro al mese solo di carburante senza contare i costi dei pedaggi e quelli di manutenzione del veicolo.

Una ricerca svolta dall’Osservatorio Nazionale sul Carpooling aziendale 2004 ha rilevato che andare a lavoro con l’auto può costare addirittura fino a 3.000 euro all’anno e che la Liguria è la regione italiana dove gli spostamenti per arrivare a destinazione sono i più lunghi rispetto ai dati nazionali, circa 47,8 chilometri a tratta.

I chilometri medi percorsi dai pendolari per arrivare a lavoro sono invece circa 26,57 con una spesa annua che può arrivare anche a circa 1.430 euro se si utilizza un’auto a benzina e circa 1.387 euro se si opta per quella a diesel.

Il costo dei trasporti è quindi la spesa che incide di più sul bilancio familiare.

Non vanno però sottovalutati i pasti fuori casa. Quando ci si reca in ufficio, infatti, spesso si pranza al ristorante o si acquista qualcosa al volo e un menù completo può arrivare a costare anche più di 20 euro. Considerando che a lavoro si va almeno 5 giorni la settimana, mangiare fuori tutti i giorni potrebbe significare spendere 100 euro la settimana. Se poi si ci si reca al bar quotidianamente con i colleghi e si prende un caffè che in media costa 1,20 euro, ai 100 euro se ne dovranno aggiungere altri 6 per un totale di 106 euro la settimana.

Lavorare in smart working, quindi, fa risparmiare sui trasporti e sui pasti fuori casa.

Inoltre, grazie a tale tipologia di lavoro, si evita lo stress del traffico nonché quello riguardante i ritardi dei mezzi pubblici o le lunghe attese. Questo tempo non sprecato può essere quindi dedicato alla famiglia nonché alla cura di se stessi.

Lavorare in ufficio quanto conviene?

I vantaggi di lavorare da remoto sono molti e si risparmia soprattutto sui costi dei trasporti nonché su quelli dei pasti.

Anche lavorare in ufficio, però, ha  i suoi vantaggi ed il primo è sicuramente quello di poter separare in modo chiaro il tempo lavorativo da quello personale.

A differenza dello smart working, poi, le spese energetiche non gravano sul lavoratore. Chi lavora da casa, invece, deve sostenere i costi legati all’uso prolungato del pc, della luce o del condizionatore.

Di recente uno studio effettuato da Selectra ha dimostrato che anche lavorare da casa ha i suoi costi. Nel dettaglio ha effettuato un calcolo del consumo elettrico dei dispositivi che vengono comunemente utilizzati da una persona che lavora da casa come il pc portatile, lo schermo, la tv e il modem. Per rilevare i consumi, poi, è stato utilizzato un misuratore di corrente ed è stato considerato un prezzo dell’elettricità pari a 0,174 €/kWh (valore di dicembre 2024).

Dall’analisi è emerso che:

  • se si tiene acceso il pc portatile per 8 ore, il consumo è di 0,24 kWh/giorno ovvero 4,176 €cent/giorno;
  • se si tiene acceso uno schermo per 8 ore, il consumo è di 0,17 kWh/giorno pari a 2,958 €cent/giorno;
  • se si tiene accesa la tv per 4 ore, il consumo è di 1,25 kWh/giorno pari a 2,61 €cent/giorno;
  • se si tiene acceso il router per 8 ore, il consumo è di 0,14 kWh/giorno pari a 2,436€cent/giorno.

La spesa mensile giornaliera calcolata  è quindi di 12,18 centesimi mentre quella mensile ( se si calcolano 5 giorni,) di 2,44 euro circa.

Tornando ai vantaggi di lavorare in ufficio c’è anche la possibilità di utilizzare strumenti di lavoro aggiornati, delle connessioni stabili, dei prodotti di cancelleria e delle stampanti performanti. Inoltre, si hanno spesso buoni pasto o c’è la possibilità di accedere alla mensa, qualora sia prevista. Tali benefici sono difficili da replicare a casa in quanto ogni spesa ricade sulla singola persona.

Infine, dal punto di vista sociale, lavorare insieme ad altre persone favorisce la collaborazione e lo scambio di idee. Aiuta inoltre il benessere mentale e fa sentire meno isolati.

Cosa scegliere tra lavorare da casa e in ufficio

Per capire se conviene lavorare in smart working o in ufficio bisogna valutare quindi questi aspetti fondamentali:

  • i trasporti in quanto per lo smart working sono pari a zero mentre per il lavoro d’ufficio sono variabili;
  • l’energia elettrica, per lo smart working sono variabili, per il lavoro d’ufficio sono a carico dell’azienda;
  • i pasti in quanto per lo smart working costano di meno rispetto a quelli per chi lavora in ufficio;
  • la connessione internet in quanto per lo smart working sono variabili mentre, per il lavoro d’ufficio sono a carico dell’azienda;
  • le attrezzature in quanto per lo smart working vanno acquistate e conservate mentre per il lavoro d’ufficio sono a carico dell’azienda;
  • il tempo libero in quanto con lo smart working si ha più tempo per sé mentre con con il lavoro d’ufficio spesso si perde tempo per gli spostamenti;
  • le relazioni lavorative perché  con lo smart working si è più isolati mentre con il lavoro d’ufficio vi è una maggiore collaborazione.

Lavorare da casa, quindi, sotto molti punti di vista può sembrare più economico ma comporta delle spese alle quali spesso non si pensa. L’ufficio, invece, offre un ambiente più strutturato e i costi sono garantiti dal datore di lavoro.

Casa e ufficio, alcuni esempi concreti

Lavorare da casa fa  risparmiare anche se non tantissimo rispetto allo smart working in quanto si accumulano comunque delle spese mensili.

Ecco un ulterioere esempio di costi per il trasporto:

chi va a lavoro e percorre 40 chilometri al giorno con un’auto di piccola cilindrata spende circa 98 euro al mese di benzina se il prezzo medio di quest’ultima è di 1,89 euro al litro. Inoltre, se si aggiungono i pranzi fuori e il caffè la cifra può arrivare anche a 200 euro. Chi lavora da casa, invece, spende di meno per il cibo e i trasporti ma può pagare di più per l’elettricità, la connessione internet e la climatizzazione, un aumento che può essere anche di 30-40 in bolletta.

Ecco un ulteriore esempio delle spese per l’elettricità:

se si lavora in ufficio le spese energetiche le paga il datore di lavoro. A casa, invece, è il lavoratore a doverle sostenere. Ovviamente il consumo energetico è più alto in quanto solo il pc consuma per 8 ore circa 0,24 kWh ai quali si devono sommare anche le luci, il monitor, il router e il climatizzatore per cui la spesa può anche superare i 40 euro.

Chi lavora da casa, quindi, può risparmiare anche 150 euro al mese tra pranzo, benzina/diesel e parcheggio ma deve considerare i costi più alti per l’attrezzatura domestica e l’energia. Tale cifra, però, può variare in base al tipo di abitazione che si possiede, al periodo nonché alla distanza dall’ufficio.