C’è poi un lavoro molto importante che a volte dimentichiamo. Dobbiamo davvero imparare di più a mio avviso a volerci bene. A riconoscere in noi la parte che ce la mette tutta, abbassando il dito che puntiamo a noi stessi e non si accontenta di come siamo ma vorrebbe da noi sempre di più.
Va bene darsi delle sfide, ma dobbiamo imparare a goderci la strada verso gli obiettivi e non ad avere stima di noi solo se raggiungiamo un determinato risultato.
In più, se siamo poco benevoli con noi stessi non riusciamo a farlo neanche con gli altri, perché la tensione e severità che c’è in noi inevitabilmente la proiettiamo sugli altri.
Quindi il consiglio è di mollare la presa con il nostro senso di inadeguatezza e con le nostre continue aspettative, che ci rendono troppo critici con noi stessi, con gli altri e ci fanno perdere la sintonia col mutare degli eventi.
La Minduflness anche qui ci insegna, invece, ad accogliere quello che c’è, a godere di ciò che abbiamo piuttosto che di quello che ci manca. Quando ci accorgiamo di essere troppo giudicanti, facciamo qualche respiro consapevole portando un pensiero benevolo nei nostri confronti e magari alleggerendo la presa all’etichetta che mettiamo agli altri. In questo modo sosteniamo la nostra visione saggia delle cose e non ci attacchiamo a pensieri inquinanti nelle esperienze che viviamo.
Beneficio del quarto passo: benessere interiore grazie all’abbassamento del giudizio verso noi stessi e gli altri.