Con 124 voti favorevoli, 73 contrari e 6 astenuti, la Camera ha approvato in via definitiva il Ddl Semplificazioni, un provvedimento collegato alla Manovra e finalizzato a modificare il funzionamento di attività economiche, servizi ai cittadini e pubblica amministrazione.
Si tratta in pratica di un testo Omnibus, cresciuto in Senato fino ai 74 articoli, che introduce interventi eterogenei ma accomunati da un unico obiettivo: semplificare, ridurre gli oneri burocratici, accelerare i procedimenti e avvicinare i servizi pubblici alle esigenze di cittadini e imprese.
Indice
Attività economiche
L’impianto complessivo del Ddl si articola su: misure per le attività economiche, misure per i cittadini e ulteriori semplificazioni riguardanti ambiti specifici come università, sanità, sicurezza pubblica e adempimenti ambientali.
Il Titolo I introduce una serie di interventi mirati a ridurre gli oneri per le imprese, in particolare per quanto riguarda autorizzazioni e vantaggi economici.
Tra le novità più rilevanti c’è la riduzione da dodici a sei mesi del termine entro il quale la pubblica amministrazione può annullare d’ufficio un provvedimento autorizzativo. Si riduce così l’esposizione a revoche tardive.
Sul fronte turistico, il Ddl Semplificazioni introduce una disciplina agevolativa per gli interventi di ristrutturazione delle strutture ricettive destinati a lavoratori del settore. Le opere avviate entro il 31 dicembre 2026 potranno beneficiare di un quadro semplificato, con procedure autorizzative più rapide e una gestione più efficiente della documentazione.
Per la navigazione marittima viene formalizzata la figura del consulente chimico di porto, professionista incaricato della valutazione tecnica e di sicurezza di prodotti pericolosi, con l’obiettivo di accelerare operazioni portuali e standardizzare competenze. Nel Capo IV trovano spazio interventi ulteriori come la riorganizzazione dell’Aci.
Eredità e scuola
Il Titolo II concentra le misure dedicate ai procedimenti amministrativi che coinvolgono direttamente i cittadini. In merito alle successioni viene introdotta una nuova modalità di trascrizione dell’accettazione dell’eredità e viene riformata l’azione di riduzione della donazione: il tradizionale sistema fondato sulla restituzione del bene viene sostituito da un meccanismo basato sull’indennizzo economico dell’erede leso. La riforma punta a fluidificare la circolazione dei beni immobili e a ridurre il contenzioso.
Nel settore dell’istruzione, il Ddl generalizza l’uso della modalità telematica per le iscrizioni alle scuole statali del primo e secondo ciclo, standardizzando a livello nazionale un processo già diffuso ma non uniforme. La digitalizzazione diventa così la regola.
Università
Nel Titolo III, per le università viene introdotta una nuova procedura di approvazione di statuti e regolamenti, finalizzata ad accorciare i tempi e semplificare i rapporti fra atenei e Ministero.
Sanità, farmacie dei servizi e telemedicina
Uno dei pacchetti più corposi riguarda il settore sanitario, con un rafforzamento strutturale del ruolo delle farmacie come presidi di prossimità. Il Ddl amplia l’offerta delle prestazioni erogabili in farmacia:
- vaccinazioni per soggetti dai 12 anni in su;
- test diagnostici rapidi compresi test per l’antibiotico-resistenza;
- prestazioni di telemedicina (Ecg, holter, spirometrie);
- screening territoriali e servizi amministrativi come scelta e cambio del medico di base o del pediatra.
Le farmacie diventano inoltre punto di riferimento per la distribuzione dei farmaci post-dimissione ospedaliera, evitando un passaggio aggiuntivo dal medico di medicina generale e assicurando continuità terapeutica.
Sul fronte digitale, il provvedimento consente l’uso strutturale della telemedicina anche per certificazioni e, in alcuni casi, per la gestione delle malattie croniche. I medici potranno prescrivere farmaci fino a dodici mesi per pazienti affetti da patologie croniche, riducendo le visite ripetitive e semplificando il percorso terapeutico.
Resta aperto il nodo dei costi: alcuni test e screening non rientrano nei Lea e saranno a carico del cittadino, salvo interventi regionali compensativi.
Sicurezza e ambiente
In tema di sicurezza pubblica la competenza per la licenza relativa alla fabbricazione e vendita di armi da guerra viene trasferita dal Ministero dell’Interno ai prefetti, con l’obiettivo di decentralizzare e accelerare le istruttorie.
Il provvedimento contiene anche una delega al Governo sulla gestione dei fanghi di depurazione, tema cruciale per gli obblighi ambientali e per l’economia circolare.