Certificato VIES per freelance: cos’è e come funziona

Il certificato Vies permette di fatturare anche dall'estero seguendo una semplice procedura online

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Chi ha deciso di investire appieno sulle proprie energie da libero professionista con il solo ed unico compagno di lavoro, il pc, sa bene che essere un freelance comporta un impegno costante nel cercare sempre nuovi clienti, ma porta con sé anche una serie di vantaggi come poter lavorare in completa autonomia da casa.

Cos’è il certificato Vies

Il settore è in forte espansione e tra le varie offerte che arrivano può capitare di stringere collaborazioni che vanno al di là delle Alpi. Cosa fare per fatturare con paesi stranieri? Esiste il Vies, acronimo per Vat Information Exchange System, ovvero un sistema di lotta all’evasione fiscale nato nel 1993 che permette di tracciare le fatture con tutti i paesi membri dell’UE.

Il certificato Vies possono farlo tutti possessori di partita iva al momento dell’emissione della stessa o in una seconda fase. Si può attivare il Vies tramite intermediario (un commercialista privato o di un CAF), o provvedere in modo autonomo, semplice e veloce senza effettuare nessun pagamento.

La procedura

Per prima cosa si può prenotare un ticket online per saltare la fila all’Agenzia dell’entrate selezionando la città e l’agenzia desiderati. Per iniziare la procedura per il Vies online, basta collegarsi al sito e cliccare su Archivio Vies. Successivamente, ci si può recare di persona per richiedere il modulo per il Vies, inserendo i dati anagrafici con una copia del documento di identità. In pochi minuti sarà consegnato un documento che riepiloga i dati con una password e codice Pin.

Una volta a casa davanti al proprio pc, è possibile unire la password e il codice pin: una parte è fornita dal sistema telematico e arriva tramite mail, l’altra è presente nella parte sottostante del documento rilasciato all’Agenzia delle entrate. Sullo stesso foglio è presente passo dopo tutto il procedimento, nel caso in cui fosse necessario supporto, è disponibile il call center per svolgere tutte le operazioni in diretta.

Se si vuole verificare l’effettiva riuscita dell’operazione online ed essere sicuri di aver ottenuto il certificato Vies, è possibile farlo sempre tramite il sito. Terminato il tutto, il certificato sarà pronto nel giro di pochi minuti e si potrà fatturare con qualsiasi paese membro dell’UE. Si può disattivare il Vies in ogni momento.

Paesi aderenti

Tutti i Paesi che fanno parte dell’Unione europea sono aderenti al Vies. Dal 2020, è bene ricordarlo, la Gran Bretagna non vi aderisce, considerando il processo Brexit. Svizzera e San Marino, invece, non vi hanno mai aderito. In questi due casi, però, è presente dal 2021 un sistema di controllo analogo, che ha la stessa funzione, noto come IDI (Identificazione delle Imprese). Ecco l’elenco dei Paesi aderenti:

  • Austria
  • Bulgaria
  • Belgio
  • Cipro
  • Croazia
  • Estonia
  • Lettonia
  • Lituania
  • Danimarca
  • Finlandia
  • Svezia
  • Germania
  • Grecia
  • Francia
  • Olanda
  • Irlanda
  • Lussemburgo
  • Malta
  • Polonia
  • Spagna
  • Portogallo
  • Romania
  • Ungheria
  • Repubblica Ceca
  • Slovacchia
  • Slovenia

Importante però sapere come il numero di Partita IVA non sia internazionale, non con tale dicitura almeno. Un freelance alle prese con il Vies dovrebbe saperlo. In Francia si usa la TVA, acronimo che sta per Taxe sur la Valeur Ajoutée, ovvero imposta sul Valore Aggiunto. È un codice alfanumerico composto dalle lettere FR, due cifre della chiave digitale e altre 9 cifre della registrazione della partita IVA al Registro delle Imprese (RCS).

In Germania, invece, usano il numero di identificazione fiscale, USt-IdNr. È un codice alfanumerico composto dalle lettre DE, seguite da 9 cifre. In Spagna, infine, i freelance adoperano il CIF, che sta per Código de Identificación Fiscal, letteralmente Codice di Identificazione Fiscale. Un codice alfanumerico composto da una lettera iniziale, seguita da 8 cifre.