Allerta terrorismo per il Capodanno in piazza: la circolare della Polizia

Il capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha diffuso una circolare che mette in allarme tutti gli agenti del territorio: sarà un Capodanno 2024 blindato contro ogni forma di pericolo

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha firmato una circolare che, una volta diramata, ha generato un certo stato d’apprensione. Festeggiare in piazza non è sicuro e le forze dell’ordine vogliono che tutti siano consapevoli di ciò.

Gli stessi agenti saranno ovviamente in stato d’allerta, a caccia di ogni dettaglio possa risultare sospetto. Allerta terrorismo a Capodanno, dunque, che non sarà come gli altri. Del resto negli ultimi anni abbiamo un po’ abbandonato il concetto di normalità, a causa del Covid.

Capodanno 2024: la circolare della Polizia

Sono tre le tipologie di persone che festeggiano Capodanno. C’è chi resta in casa, al caldo, magari circondato da amici e parenti. Chi esce di casa dopo la mezzanotte, magari attendendo ancora un po’ a causa dei fuochi d’artificio. Chi, infine, festeggia l’intera serata in strada, fino alla mezzanotte e oltre.

Quest’ultimo gruppo è quello più a rischio, considerando la circolare diramata dal capo della Polizia, Vittorio Pisani. Le sue parole indicano un verificato ed effettivo pericolo per l’Italia? No! È però necessario restare in stato d’allerta “in considerazione dell’attuale delicato contesto politico internazionale, connotato dall’acuirsi di tensioni, soprattutto nell’area mediorientale, che hanno elevato il rischio di azioni di natura terroristica”. Attesi enormi gruppi di persone nelle principali piazze italiane, come di consueto. Eventi festivi che rappresentano motivo di particolare attenzione, sotto il profilo della sicurezza pubblica.

Agenti in allarme: ambientalismo e rave party

La parte citata della circolare fa un chiaro riferimento al potenziale pericolo terrorismo, citando tensioni in ambito mediorientale. In seguito, però, vengono coinvolti altri soggetti e differenti tematiche.

Un documento omnicomprensivo, rivolto alle forze dell’ordine, chiamato a  tener conto di ogni potenziale disturbo, azione illegale ecc., il che ha generato uno strano filo rosso, in ottica sicurezza, tra il conflitto che vede coinvolti Israele e Palestina e delle possibili manifestazioni ambientaliste.

Il capo della Polizia chiede di tener conto delle tante mobilitazioni condotte dai noti gruppi ambientalisti, come Ultima Generazione. Si potrebbe tentare di sfruttare gli eventi di Capodanno, “specie quelli di particolare impatto mediatico”, per attuare iniziative contestative e dimostrative, anche con modalità eclatanti”.

Anche in questo caso, dunque, massima allerta. Stavolta però sguardo rivolto agli agenti e non ai comuni cittadini. Questi ultimi vengono però messi in guardia. La Polizia metterà in atto una “particolare attenzione al potenziamento delle attività di controllo del territorio, per l’individuazione tempestiva di segnali e informazioni relativi all’organizzazione di raduni o feste illegali, tipo rave party”.

Capodanno blindato

Il capo della Polizia, Vittorio Pisani, richiede dunque ai prefetti e questori di pianificare degli adeguati dispositivi di sicurezza, soprattutto in relazione agli eventi organizzati in luoghi pubblici. Attenzione rivolta però anche a quelle aree dove ci si attende un’alta concentrazione di persone, al di là di eventuali organizzazioni specifiche.

La tutela del pubblico passerà attraverso misure mirate, atte a “evitare il determinarsi di situazioni di eccessivo assembramento“. Saranno attivi servizi di vigilanza dall’alto, fondamentali anche per contrastare eventuali episodi di “criminalità diffusa, atti di intemperanza e possibile presenta di gruppi consistenti di giovani che richiamati via social, potrebbero dar luogo a condotte illecite, favorite dalle situazioni di affollamento”. Un Capodanno blindato, dunque, con controllo preventivi, ispezioni e bonifiche da parte di gruppi di agenti nei luoghi dei grandi eventi e non solo.