Impennata dei premi per le assicurazioni Rc auto in tre anni. Nel periodo compreso tra gennaio 2021 e luglio 2024, i prezzi in Italia hanno subito un incremento medio del 12,6%.
Una tendenza al rialzo che, secondo l’ultimo Quaderno dell’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), è strettamente correlata alla crescita dell’inflazione registrata nel medesimo periodo. Vediamo i dettagli.
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Assicurazioni Rc auto: +12,6% dal 2021
Secondo il Quaderno Ivass, l’incremento medio dei premi (+12,6%), registrato tra gennaio 2021 e luglio 2024, si lega a una significativa riduzione del premio medio della garanzia Rc, che dal 2014 al 2021, aveva subito una diminuzione del 25,3% in termini nominali e del 29,7% in termini reali.
Secondo i dati, dopo questa fase di contrazione, i prezzi sono tornati a salire seguendo l’inflazione. Analizzando nel dettaglio gli ultimi anni, l’Istituto osserva incrementi dei premi pari al 6,1% nel 2023 e al 5% nel 2024, entrambi in termini nominali.
Rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea, che hanno risentito tutti della crescita dell’inflazione, l’Italia si posiziona al ventesimo posto, con una variazione dei prezzi del 10,1% (rispetto alla media europea del 19,6%), a testimonianza degli aumenti contenuti. Gli incrementi maggiori si sono registrati al Centro (+15,5%), seguito dal Nord (+14%) e dal Sud (+11%).
Le categorie interessate dagli aumenti
Gli aumenti delle assicurazioni si legano ad alcune precise caratteristiche dell’assicurato, come l’età, la provincia di residenza e la classe di bonus malus. In particolare, il premio medio per chi si trova nella prima classe è aumentato del 13%, mentre per gli altri la variazioni di prezzo è stata più significativa, raggiungendo il 17,8%.
Tra le categorie più colpite da questi aumenti ci sono i giovani: gli under-25 hanno subito un incremento dei premi del 23,4%, quasi il doppio rispetto al +12,1% registrato per gli over-60.
Un aspetto interessante è che i premi delle assicurazioni auto tendono a reagire con un ritardo di circa 9 mesi rispetto alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo. Questo significa che le fluttuazioni economiche si riflettono sui costi delle assicurazioni con una differenza temporale importante.
L’analisi si basa su un campione rappresentativo di circa 3 milioni di contratti assicurativi, stipulati tra gennaio 2021 e luglio 2024, e utilizza i dati raccolti attraverso la rilevazione Iper.
Gli altri dati dell’analisi Ivass
Da questa rilevazione è possibile osservare i dati sulle garanzie accessorie (Cvt) tra gli assicurati. A luglio 2024, il 52,2% delle polizze analizzate includeva almeno una copertura di questo tipo.
Secondo l’analisi, gli assicurati che scelgono di stipulare coperture aggiuntive rispetto a quelle obbligatorie tendono a pagare, in media, un premio per l’Rc auto leggermente inferiore rispetto alla media nazionale. A luglio 2024, il premio medio per questi assicurati era di 410 euro, contro i 416 euro della media nazionale.
Differenze importanti emergono anche dal tipo di auto scelta. Nel periodo periodo compreso tra gennaio 2021 e luglio 2024, l’aumento dei premi per le vetture ibride ed elettriche è stato del 15,2%, mentre per le altre auto l’incremento si è attestato al 12,9%. Se si restringe l’analisi considerando il periodo che va da gennaio 2023, la differenza diventa più marcata: gli incrementi sono stati rispettivamente del 20,6% per le auto ibride ed elettriche e del 14,4% per le altre autovetture.