Waste Boat Service: la startup che pulisce il mare dai rifiuti

Waste Boat Service è la startup tutta italiana, che dalla Sardegna pulice il Mediterraneo dai rifiuti

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Redazione

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Gli esperti lo dicono da anni: i nostri mari e i nostri oceani sono da tempo malati di eccessivi rifiuti e la loro popolazione è sempre più a rischio.

Oggetti in plastica non biodegradabile come buste e reti, accessori per la pesca invadono le acque, mettendo in pericolo non solo l’ambiente, ma anche gli animali e la salute dell’uomo che di quegli animali si ciba. Con l’obiettivo di contribuire a pulire il mare dai rifiuti, è nata Waste Boat Service, startup tutta italiana. L’azienda è stata fondata nel 2016 da Paola Obino, Davide Melca e Alessandro Deperu e ha la finalità di raccogliere e smaltire i rifiuti prodotti da navi, imbarcarzioni da diporto e natanti ormeggiati in rada o in campi boe. Per ripulire il mare dai rifiuti, la startup sarda ha sviluppato un servizio di micro-raccolta porta a porta in mare e un sistema interno di tracciabilità. Tale metodo permette di monitorare il flusso di rifiuti delle imbarcazioni durante il periodo estivo.

La Waste Boat Service ha raccolto solo 2017 quasi 50 tonnellate di rifiuti da maxi-yacht e le stime parlano di numeri doppi per il 2018. L’attività dell’impresa è partita proprio dalla Sardegna, dalla zona marittima compresa tra Marina di Puntaldia fino all’Archipelago di La Maddalena e successivamente si è allargata a tutto il Mediterraneo. Waste Boat Service è stata inoltre premiata durante la 25esima edizione di Comuni Ricicloni, iniziativa promossa da Legambiente nel corso di Ecoforum 2018.

Paola Obino, una dei tre fondatori, ha commentato: “Il nostro progetto nasce da un bisogno concreto che abbiamo riscontrato nella nostra isola. Come noto, la Sardegna soffre di una forte stagionalità turistica e i comuni della fascia costiera del nord Sardegna mostrano un serio problema di abbandono dei rifiuti. Waste Boat Service previene in parte questo fenomeno coprendo la fascia costiera che va dall’Arcipelago di La Maddalena fino a Puntaldia e assiste soprattutto maxi-yacht da 80-150 metri che non riescono a entrare nei nostri porti per questioni di stazza o perché i comandanti decidono di ormeggiare direttamente in rada“.

“Abbiamo così organizzato un servizio di raccolta differenziata in mare e a oggi, da quel che sappiamo, siamo anche l’unica startup italiana autorizzata alla raccolta dei food waste extra UE in rada. Ci occupiamo di micro-raccolta e abbiamo sviluppato un sistema proprietario di tracciabilità dei rifiuti in mare. In quest’ottica collaboriamo con tutti gli enti coinvolti, le capitanerie di porto e l’Albo Nazionale Gestori Ambientali per studiare insieme una soluzione integrata dedicata proprio alla tracciabilità dei rifiuti in mare“ ha continuato a spiegare Davide Melca. Il sistema di tracciabilità ha permesso all’azienda di monitorare tramite dati certi i quantitativi di rifiuti raccolti e di studiare lo stato dei porti nel nord della Sardegna, che faticano a rispondere in maniera adeguata allo smaltimenti dei rifiuti, in quanto di dimensioni ridotte e non strutturati.

Waste Boat Service