Cinque anni dopo l’esplosione dello scandalo emissioni che ha travolto la Volkswagen, è arrivata la sentenza che condanna la casa automobilistica tedesca a pagare circa 208 milioni di euro di rimborsi verso i propri clienti, oltre alle spese legali e di pubblicità. In Italia sono 63.037 gli automobilisti coinvolti, a cui viene riconosciuta una cifra di oltre 3mila euro.
Dieselgate, rimborso da 3mila euro dalla Volkswagen: la sentenza
Il verdetto è l’esito di una class action intrapresa nel 2017 contro Volkswagen da Altroconsumo, insieme a una rete di associazioni di consumatori di altri Paesi che, sotto il nome di “Euroconsumers”, include in Belgio la Test-Achats, la OCU in Spagna e la DECO Proteste in Portogallo.
Il colosso automobilistico è stato condannato per aver installato su un modello dei suoi motori diesel un software allo scopo di abbassare in modo illegittimo le emissioni di ossido di azoto durante l’omologazione delle vetture.
Per questo dovrà corrispondere una somma di 3.300 euro di danni patrimoniali e non a coloro che hanno aderito alla class action, che in Italia ammontano a più di 63mila proprietari. Una cifra che sarà riconosciuta a metà a chi nel periodo tra l’agosto del 2009 e il settembre 2015 ha acquistato come usato uno dei veicoli coinvolti oppure lo ha rivenduto.
In generale sono circa 650mila i motori interessati. Altroconsumo invita coloro che non hanno preso parte alla class action a contattare l’associazione, la quale tramite i propri avvocati sta valutando iniziative a sostegno dei soggetti rimasti fuori dall’azione legale.
Come specificato dai responsabili, si attende adesso la mossa della Volkswagen in risposta alla sentenza: se dovesse fare appello, l’esecutività del verdetto potrebbe essere sospesa per sei mesi.
L’associazione dei consumatori ha comunicato attraverso il proprio sito che provvederà nei prossimi giorni “a contattare tutti gli aderenti per fornire loro tutte le informazione su come ottenere il risarcimento stabilito dal Tribunale di Venezia e per dire loro cosa fare.”
Le modalità di risarcimento verranno stabilite insieme all’azienda automobilistica, ma Altroconsumo confida che i rimborsi vengano erogati entro l’autunno.
Dieselgate, rimborso da 3mila euro dalla Volkswagen: il comunicato di Altroconsumo
“Davide ha battuto Golia e ha dimostrato una volta di più che l’unione fa realmente la forza!” è il commento di Federico Cavallo, Responsabile relazioni Esterne Altroconsumo, accogliendo la notizia.
“Come Altroconsumo abbiamo fortemente creduto a quest’azione di classe che è riuscita a mettere insieme più di 70 mila persone in Italia. Quasi il 90% di loro è stata ammessa dal tribunale nella classe, ed ora, nonostante tutte le difficoltà, la complessità e la lunghezza del procedimento, potranno ricevere il giusto rimborso da Volkswagen.”
“Dopo i consumatori americani, tedeschi e spagnoli, e dopo 5 anni di attesa, finalmente è giunto il momento anche per gli italiani di ottenere giustizia – ha detto ancora il responsabile dell’associazione. Senza dimenticarci dell’oltre mezzo milione di persone che non hanno preso parte alla class action ma che sono in condizioni oggettive analoghe, verso le quali ci impegneremo da subito a trovare il modo di garantire per loro un risultato in linea con la sentenza”.
“Si tratta di un risultato storico che aggiunge un tassello importantissimo nella storia delle class action nel nostro Paese: strumento, questo, non ancora pienamente conosciuto e utilizzato, certamente perfettibile e proprio per questo in evoluzione sia nella normativa nazionale che in quella europea.” ha dichiarato ancora Cavallo.
“Uno strumento, però, che si dimostra una delle armi più efficaci e importanti per tutelare i diritti dei singoli consumatori che, mettendosi insieme, possono fronteggiare i grandi attori del mercato globale. Siamo orgogliosi, come Altroconsumo, di aver dato un contributo determinante per portare sino in fondo questa azione e conseguire questo risultato in favore di così tante persone” ha concluso.