Con l’arrivo delle festività natalizie, la ricerca del regalo perfetto è sempre complicata. Una scelta che sta guadagnando sempre più popolarità è quella dei dispositivi hi-tech ricondizionati. Smartphone, PC e tablet che, oltre a soddisfare le esigenze tecnologiche, contribuiscono a preservare l’ambiente e ad alleggerire il peso economico sul portafoglio. Regalare un computer o un cellulare ricondizionato è sempre più spesso considerato conveniente, non solo dal punto di vista economico, ma anche come scelta vicina all’ambiente. Questa tendenza, sempre più diffusa tra gli italiani, è supportata da diversi motivi che vanno oltre il mero risparmio economico.
Indice
Mercato ricondizionato: i motivi di successo
Le stime indicano che il mercato dell’elettronica ricondizionata vale già decine di miliardi di euro. Proiezioni entro il 2024 suggeriscono che raggiungerà la cifra considerevole di 65 miliardi, con una crescita esponenziale prevista superiore al 10% entro il 2027. Questo boom non è casuale e può essere attribuito, almeno in parte, alla necessità di razionalizzare le spese, in un periodo di aumento dei prezzi. Per molti italiani, l’acquisto di uno smartphone ricondizionato rappresenta un’alternativa valida, consentendo di risparmiare; senza rinunciare a un dispositivo all’avanguardia.
Il risparmio economico è uno degli elementi trainanti nell’ascesa dell’elettronica ricondizionata. Tra i dati più significativi del mercato ricondizionato, spicca la considerazione che il prezzo di uno smartphone ricondizionato può essere inferiore del 30% al 60% rispetto al suo equivalente nuovo. Questo si traduce in un risparmio medio di circa 200 euro, una cifra da considerare attentamente in base al modello scelto, al tempo sul mercato e alle condizioni del dispositivo. Anche per modelli recenti, siti specializzati offrono occasioni di risparmio interessanti. Perché allora non approfittarne per Natale?
Tecnologia ricondizionata: giovani e impatto ambientale
Analizzando il mercato , emergono due dati correlati: l’età media degli acquirenti di smartphone e altri dispositivi ricondizionati e il risparmio in termini di emissioni di CO2. Sebbene l’acquisto di dispositivi ricondizionati sia diffuso in tutte le fasce di età, sono soprattutto i più giovani, tra i Millennials e la Generazione Z, a preferire questa opzione. La motivazione va oltre la semplice limitata disponibilità finanziaria.
La consapevolezza ambientale è un elemento determinante, con i giovani che scelgono dispositivi ricondizionati consapevoli del minor impatto ambientale rispetto ai dispositivi nuovi. Regalare uno smartphone ricondizionato a Natale, ad esempio, oltre che far risparmiare decine di euro, potrebbe ridurre le emissioni di CO2 del 80% rispetto a un dispositivo nuovo. Questo risparmio ambientale è il risultato diretto del riuso di dispositivi ricondizionati, che contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio, garantendo un utilizzo prolungato e minimizzando l’inquinamento legato alla produzione e allo smaltimento dei dispositivi elettronici.
Elettronica ricondizionata sostenibile ma tecnologica
L’analisi dei dati sulle emissioni di CO2, l’utilizzo dell’acqua e la produzione di rifiuti elettronici è inequivocabile. Kilian Kaminski, co-fondatore di una delle piattaforme leader nel settore, ha sottolineato in una recente intervista, che la consapevolezza sui dispositivi ricondizionati deve ancora crescere.
Generare nuovi posti di lavoro, guidare la trasformazione verso modelli di business sostenibili, dimostrare il successo delle imprese responsabili rispetto a quelle conservatrici, oltre a contribuire positivamente all’ambiente, sono solo alcune delle tappe di questa rivoluzione. Il settore è in espansione, con più prodotti, più categorie e una domanda in costante crescita. I consumatori, la legislazione e le imprese stanno iniziando a comprendere i benefici, sia per il portafoglio che per l’ambiente. Oltre agli smartphone, la piattaforma di Kaminski si estende a PC ed elettrodomestici, tutti accuratamente controllati, rigenerati e venduti a prezzi convenienti. Questa pratica dà nuova vita ai dispositivi, evitando la commercializzazione di nuovi prodotti, in sintonia con la legislazione continentale focalizzata sul diritto alla riparazione e la lotta all’obsolescenza programmata della Commissione Europea.
Il Mercato in crescita dei dispositivi ricondizionati in Europa
Ma quanto conta il mercato dei dispositivi tech ricondizionati in Europa? McKinsey stima che l’economia circolare può portare le aziende europee a raggiungere 500 miliardi di ricavi annui entro il 2030. Questo dato sottolinea l’importanza crescente di un approccio sostenibile nel settore tecnologico. Ci sono però delle sfide legislative che il settore sta affrontando. Mentre l’Europa lavora su nuove direttive, ci sono ancora tasselli mancanti per rivoluzionare completamente l’industria elettronica.
L’associazione europea del ricondizionato, Eurefas, sta lavorando attivamente per promuovere cambiamenti legislativi cruciali, come l’eco-design dei prodotti (l’ideazione e progettazione di oggetti che hanno lo scopo di ridurre al minimo l’impatto ambientale durante il loro ciclo di vita), la riparabilità e l’introduzione di cavi di alimentazione universali entro il 2024. Uno degli ostacoli principali all’adozione di dispositivi ricondizionati è la mancanza di consapevolezza tra i consumatori. Kaminski sottolinea l’importanza di comunicare chiaramente i benefici dei prodotti ricondizionati, evidenziando il lavoro dei professionisti che li ricondizionano, sostituendo i pezzi necessari, garantendo la pulizia e offrendo servizi di assistenza e restituzione. È fondamentale far capire ai consumatori che l’acquisto di dispositivi ricondizionati comporta vantaggi tangibili sia per i consumatori che per l’ambiente.
Dispositivi ricondizionati: meno CO2, consumo d’acqua e rifiuti elettronici
Uno studio condotto con l’istituto di ricerca Fraunhofer Austria Research ha valutato il risparmio ambientale derivante dall’acquisto di dispositivi ricondizionati. I risultati sono sorprendenti: il risparmio varia a seconda dei prodotti, ma il messaggio è chiaro: optare per il ricondizionato è una scelta sostenibile. Il rapido aumento dei rifiuti elettronici è un problema globale. È stato stimato che in Europa si generino 10 milioni di tonnellate di e-waste all’anno, di cui solo il 40% viene correttamente riciclato. L’acquisto di dispositivi ricondizionati contribuisce significativamente a contrastare questa tendenza, offrendo una seconda vita ai dispositivi e riducendo la quantità di rifiuti elettronici.
I regali hi-tech ricondizionati per un Natale sostenibile, sono un’opzione da prendere in considerazione, perché oltre a soddisfare le nostre esigenze tecnologiche, questi oggetti rappresentano un’alternativa green. La scelta è quindi chiara: regalare non solo tecnologia, ma fare anche un gesto significativo per la salute del pianeta. Con i dispositivi ricondizionati, il futuro dei regali tecnologici e sostenibile.