E se ti dicessi che, anche attraverso quello che mettiamo a tavola, tutti insieme possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a non sprecare l’acqua? Parliamo di una risorsa la cui carenza, soprattutto nel Nord Italia, è dovuta a un periodo di siccità prolungato. E se, da una parte è difficile intervenire sulla siccità, dall’altra tutti noi siamo chiamati a usare al meglio l’acqua, cercando di risparmiarla, anche in cucina.
Ad esempio, possiamo bollire il cibo nel giusto quantitativo di acqua o accertarci di usare la lavastoviglie solo a pieno carico. Ma soprattutto, potremmo non buttare via il cibo ancora buono. Gettare nella pattumiera cibo avanzato o andato a male, infatti, significherebbe sprecare inutilmente l’acqua che è servita per produrre quell’alimento. Basti pensare che, per alimentarci, ogni giorno, in media, ciascuno di noi può arrivare a utilizzare fino a 6 mila litri, ovvero più della stessa quantità di acqua che utilizzeremmo se quotidianamente facessimo più di 80 lavatrici a pieno carico (circa 4000 litri).
Questa è la fotografia scattata da Fondazione Barilla che, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo), annuncia l’uscita di una nuova serie di video, realizzati da comici e food influencer, per sensibilizzare le persone su quanto le nostre azioni quotidiane possano avere un’influenza, in positivo, anche sulla salute del Pianeta.
“La gioia del cibo è un tassello fondamentale nella relazione tra le persone e il pianeta. Infatti, mangiando bene e con gusto possiamo anche dare il nostro contributo nel migliorare la salute della terra. Sappiamo quanto oggi la scarsità di acqua stia diventando un problema anche in Italia. Ma per risolvere questa situazione c’è bisogno di un approccio ampio, dove tutti sono chiamati a contribuire, compresi noi cittadini, anche attraverso piccoli gesti quotidiani e scelte alimentari sane e amiche dell’ambiente. Basti pensare che nel nostro Paese, solo adottando regimi alimentari attenti all’ambiente potremmo risparmiare anche 4000 litri di acqua al giorno” – ha dichiarato Riccardo Valentini, Advisor della Fondazione Barilla.