Tensioni geopolitiche svelano le fragilità energetiche: urgente puntare su fonti green

Conflitti, cambiamenti climatici e transizione energetica, il World Energy Outlook dell'Iea esplora le sfide e le opportunità di un mondo sempre più instabile

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 17 Ottobre 2024 16:37

I conflitti regionali e le tensioni geopolitiche stanno mettendo in luce le fragilità profonde del sistema energetico globale attuale, evidenziando la necessità di adottare politiche più forti e di incrementare gli investimenti per accelerare ed espandere la transizione verso tecnologie più pulite e sicure. Questo è il messaggio centrale che emerge dal nuovo World Energy Outlook 2024 (Weo) dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea), un rapporto annuale riconosciuto come la fonte globale più autorevole di analisi e previsioni energetiche.

Il rapporto Weo esamina come le tendenze di mercato, le incertezze geopolitiche, le tecnologie emergenti e l’avanzamento delle energie rinnovabili, unitamente all’impatto crescente dei cambiamenti climatici, stiano trasformando radicalmente il concetto di sicurezza energetica.

Particolarmente preoccupante è l’evidenza che le tensioni internazionali e la frammentazione politica stiano generando rischi significativi non solo per la sicurezza energetica, ma anche per la capacità di ridurre le emissioni di gas serra, un passo cruciale per contrastare la crisi climatica in corso.

Il futuro del mercato energetico globale: un equilibrio precario tra abbondanza e rischi

Le proiezioni dell’Iea segnalano che il mondo si sta preparando a entrare in una nuova fase del mercato energetico, caratterizzata da rischi geopolitici continui ma anche da un’offerta relativamente abbondante di vari combustibili e tecnologie. In particolare, si prevede un eccesso di approvvigionamento di petrolio e gas naturale liquefatto (Gnl) nella seconda metà degli anni 2020, così come una sovrabbondanza di capacità produttiva per alcune tecnologie sostenibili, in particolare il solare fotovoltaico e le batterie.

Guardando al 2030, l’Agenzia Internazionale dell’Energia rileva che le fonti energetiche pulite sono destinate a produrre più della metà dell’elettricità mondiale entro i prossimi sei anni. Questo sviluppo rappresenta un’accelerazione significativa nella transizione verso un sistema energetico più sostenibile, mentre la domanda di combustibili fossili – carbone, petrolio e gas – dovrebbe raggiungere il suo picco entro la fine di questo decennio.

Questo scenario evidenzia che l’energia sostenibile sta penetrando nel sistema energetico a un ritmo senza precedenti, ma la disparità nell’implementazione delle tecnologie e nei mercati globali rappresenta un ostacolo. L’integrazione delle nuove tecnologie non avviene in modo uniforme tra i diversi paesi e settori, creando un equilibrio precario che necessita di politiche coerenti e di una collaborazione internazionale più stretta per garantire una transizione efficace e sicura verso un futuro energetico pulito.

L’era dell’elettricità: il futuro del sistema energetico globale

Nel contesto attuale, il World Energy Outlook 2024 evidenzia come l’uso dell’elettricità sia cresciuto a un ritmo doppio rispetto alla domanda complessiva di energia nell’ultimo decennio. Due terzi di questo aumento globale della domanda elettrica proviene dalla Cina, sottolineando il suo ruolo centrale nel panorama energetico mondiale.

Secondo il direttore dell’Iea, Fatih Birol, le edizioni precedenti del World Energy Outlook avevano già chiarito che il futuro del sistema energetico globale sarebbe stato elettrico, e questa realtà ora è evidente a tutti. “Nella storia dell’energia – afferma Birol – abbiamo assistito all’età del carbone e all’età del petrolio, e ora ci stiamo muovendo rapidamente verso l’era dell’elettricità. Questa nuova fase definirà il sistema energetico globale del futuro, basandosi sempre più su fonti pulite di elettricità”.

L’era dell’elettricità rappresenta una trasformazione epocale, in cui le energie rinnovabili come il solare e l’eolico diventeranno i pilastri della produzione energetica globale. Questo cambiamento non solo ridisegnerà il sistema energetico, ma avrà anche un impatto significativo sulle economie e le società di tutto il mondo, spingendo verso una riduzione delle emissioni e una maggiore sicurezza energetica.

Tuttavia, la transizione verso un sistema energetico più pulito non sarà omogenea in tutto il mondo. Le sfide legate all’implementazione tecnologica e alla disparità di accesso alle risorse rinnovabili richiedono un impegno internazionale coordinato per garantire che tutti possano beneficiare di questo passaggio cruciale verso un futuro più sostenibile.

La Cina, protagonista indiscussa della transizione energetica globale

“Come per molte altre tendenze energetiche globali oggi, la Cina è una parte importante di ciò che sta accadendo”, ha aggiunto il dottor Birol. “Che si tratti di investimenti, domanda di combustibili fossili, consumo di elettricità, diffusione di energie rinnovabili, mercato dei veicoli elettrici o produzione di tecnologie pulite, ora siamo in un mondo in cui quasi ogni storia di energia è essenzialmente una storia della Cina”.

La Cina sta emergendo come un attore chiave nel panorama energetico globale, influenzando significativamente le dinamiche del mercato e le traiettorie di sviluppo tecnologico. Gli investimenti cinesi nel settore energetico sono massicci e coprono una vasta gamma di aree, dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. Questo impegno finanziario non solo sostiene la crescita economica interna, ma ha anche un impatto globale, stimolando l’innovazione e la competizione nel settore energetico.

  • La domanda di combustibili fossili in Cina è un altro fattore cruciale che influenza il mercato energetico mondiale. Nonostante gli sforzi per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, la Cina rimane uno dei principali consumatori di carbone, petrolio e gas naturale. Questa domanda ha implicazioni significative per i prezzi globali e la sicurezza energetica.
  • Il consumo di elettricità in Cina è in rapida crescita, riflettendo l’urbanizzazione e l’industrializzazione del paese. Questa crescita è supportata da una massiccia espansione delle capacità di generazione elettrica, sia da fonti tradizionali che rinnovabili. La Cina sta investendo pesantemente nelle energie rinnovabili, in particolare nel solare e nell’eolico, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria.
  • Il mercato dei veicoli elettrici in Cina è uno dei più dinamici al mondo. Il paese è leader nella produzione e nell’adozione di veicoli elettrici, grazie a politiche governative favorevoli e a un forte sostegno all’innovazione tecnologica. Questo settore è un esempio emblematico di come la Cina stia guidando la transizione verso un futuro energetico più sostenibile.

Un esempio significativo dell’influenza cinese è l’espansione solare. La Cina sta procedendo a un ritmo tale che, tra meno di dieci anni, la sola produzione di energia solare del paese asiatico potrebbe superare la domanda totale di elettricità degli Stati Uniti di oggi. Questo dimostra non solo l’ambizione cinese nel settore delle energie rinnovabili, ma anche il potenziale trasformativo di tali investimenti per il mercato energetico globale.

La Cina è diventata un protagonista centrale nelle tendenze energetiche globali, influenzando ogni aspetto del settore, dagli investimenti alla produzione di tecnologie pulite. La sua leadership in questo campo è destinata a plasmare il futuro dell’energia a livello mondiale.

Investimenti necessari per la crescita dell’energia pulita

Per far crescere l’energia pulita a ritmo costante, sottolinea il rapporto Iea, sono necessari investimenti molto cospicui in nuovi sistemi energetici, in particolare nelle reti elettriche e nello stoccaggio. Oggi, per ogni dollaro speso per l’energia rinnovabile, solo 60 centesimi vengono spesi in reti e stoccaggio, evidenziando come l’infrastruttura di supporto essenziale non stia tenendo il passo con le transizioni di energia Green.

Questo squilibrio negli investimenti rappresenta una sfida significativa per la transizione verso un sistema energetico più sostenibile. Le reti elettriche e i sistemi di stoccaggio sono componenti fondamentali per garantire la stabilità e l’efficienza del sistema energetico. Senza adeguati investimenti in queste aree, la capacità di integrare e distribuire l’energia rinnovabile sarà limitata, compromettendo gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra.

Inoltre, molti sistemi di alimentazione sono attualmente vulnerabili ad un aumento degli eventi meteorologici estremi. Questi eventi, come tempeste, inondazioni e ondate di calore, possono causare interruzioni significative e danni alle infrastrutture energetiche. È quindi essenziale che vengano fatti maggiori sforzi per migliorare la resilienza di questi sistemi, garantendo che possano continuare a funzionare efficacemente anche in condizioni avverse.

Oltre alla resilienza climatica, è cruciale migliorare la sicurezza digitale dei sistemi energetici. Con l’aumento della digitalizzazione e dell’interconnessione delle reti energetiche, la vulnerabilità ai cyberattacchi è diventata una preoccupazione crescente. Investire in tecnologie avanzate di sicurezza digitale è fondamentale per proteggere le infrastrutture critiche e garantire la continuità del servizio energetico.

Il rapporto Iea sottolinea l’importanza di investimenti equilibrati e maggiori sforzi per migliorare la resilienza e la sicurezza dei sistemi energetici. Solo attraverso un approccio integrato e strategico sarà possibile sostenere la crescita dell’energia pulita e affrontare le sfide ambientali e climatiche del futuro.

La sfida delle emissioni zero: ostacoli e opportunità nella transizione energetica

Nonostante il crescente slancio verso le transizioni di energia pulita, il mondo resta ancora lontano da una traiettoria coerente con gli obiettivi di “emissioni zero”, secondo quanto riportato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia. Sebbene molti paesi abbiano compiuto progressi significativi, le attuali decisioni dei governi, degli investitori e dei consumatori spesso perpetuano i difetti del sistema energetico tradizionale, anziché orientarlo verso un futuro più pulito e sicuro.

L’Iea sottolinea che, sulla base delle attuali politiche energetiche, il picco delle emissioni globali di anidride carbonica è ormai imminente. Tuttavia, ciò che preoccupa maggiormente è che, dopo il picco, non si prevede un calo significativo delle emissioni. Questo scenario indica che il mondo si sta avviando verso un aumento di 2,4 °C delle temperature medie globali entro la fine del secolo, una cifra ben superiore all’obiettivo fissato dall’accordo di Parigi, che mira a limitare l’aumento delle temperature a 1,5 °C.

Questo divario tra le ambizioni climatiche e la realtà delle politiche energetiche attuali è un segnale allarmante. Le azioni insufficienti in settori chiave come la decarbonizzazione, l’adozione di tecnologie pulite e la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili stanno rallentando i progressi globali. Il rischio è che, senza un cambiamento radicale, il sistema energetico continuerà a contribuire alla crisi climatica, con conseguenze devastanti per l’ambiente e le società.

Per evitare questo scenario, è essenziale che i governi adottino politiche più coraggiose e che gli investitori e i consumatori facciano scelte orientate alla sostenibilità. Solo con un impegno coordinato e una chiara volontà politica sarà possibile allineare il mondo con una traiettoria di emissioni zero, garantendo un futuro più sicuro e stabile dal punto di vista climatico.

Sicurezza energetica e cambiamento climatico: una sfida globale intrecciata

Il rapporto dell’Iea evidenzia gli stretti legami tra i rischi di sicurezza energetica e il cambiamento climatico, un connubio che pone sfide complesse e crescenti. In molte parti del mondo, gli eventi meteorologici estremi – tra cui ondate di calore, siccità, inondazioni e tempeste – si stanno intensificando a causa di decenni di elevate emissioni di gas serra, creando difficoltà profonde per il funzionamento sicuro e affidabile dei sistemi energetici.

L’Iea avverte che per far fronte a queste minacce, è fondamentale costruire un nuovo sistema energetico progettato per durare nel tempo, con particolare enfasi su tre pilastri: sicurezza, resilienza e flessibilità. Il sistema energetico del futuro dovrà essere capace non solo di affrontare i cambiamenti climatici, ma anche di adattarsi agli impatti estremi che ne derivano, garantendo la continuità delle forniture energetiche anche in condizioni difficili.

Un altro aspetto chiave sottolineato dall’agenzia è la necessità di garantire che i benefici della nuova economia energetica siano condivisi e inclusivi. Questa transizione verso un’energia più pulita deve coinvolgere tutte le regioni del mondo, e non solo quelle economicamente più sviluppate. Tuttavia, nelle economie in via di sviluppo, i costi elevati di finanziamento e i rischi legati ai progetti stanno limitando la diffusione delle tecnologie energetiche pulite, nonostante queste siano ormai competitive in termini di costi.

Questa disuguaglianza nell’accesso alle soluzioni energetiche sostenibili rappresenta una sfida globale: le regioni più vulnerabili, che necessitano maggiormente di sistemi energetici resilienti per affrontare gli effetti del cambiamento climatico, spesso si trovano ad affrontare gli ostacoli maggiori nella transizione. Superare queste barriere è cruciale per garantire che la transizione energetica non lasci nessuno indietro e che il nuovo sistema sia non solo sostenibile, ma anche equo e inclusivo per tutte le nazioni e popolazioni.

Il rapporto richiama l’attenzione sull’importanza di un impegno coordinato a livello globale per affrontare contemporaneamente i rischi climatici e le minacce alla sicurezza energetica, con investimenti mirati e politiche ambiziose che possano favorire un futuro energetico sicuro e resiliente per tutti.

Disuguaglianze energetiche e il futuro dell’energia: le sfide globali e le risposte dell’Iea

Uno dei problemi più gravi e persistenti del sistema energetico globale è la mancanza di accesso all’energia, una delle disuguaglianze più evidenti nel mondo odierno. Si stima che 750 milioni di persone – principalmente nell’Africa subsahariana – non abbiano ancora accesso all’elettricità, mentre oltre 2 miliardi di individui sono privi di combustibili puliti per cucinare, un fattore che incide negativamente sulla salute e sulla qualità della vita di milioni di famiglie.

Questa situazione non solo riflette la profonda disparità energetica tra le regioni del mondo, ma mette in luce anche l’urgente necessità di azioni concrete per garantire che tutti possano accedere a fonti energetiche moderne, sicure e sostenibili. L’assenza di elettricità e combustibili puliti ostacola lo sviluppo economico, peggiora le condizioni sanitarie e rallenta il progresso verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Per affrontare queste sfide energetiche globali, l’Iea ha deciso di convocare un vertice internazionale sul futuro della sicurezza energetica, previsto per il secondo trimestre del 2025 a Londra. Questo importante evento sarà un’opportunità per i leader mondiali, le aziende e gli esperti di discutere i rischi esistenti e quelli emergenti, con un focus su soluzioni pratiche e opportunità per migliorare l’accesso all’energia a livello globale.

Inoltre, con l’obiettivo di esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel settore energetico, l’Iea ospiterà una conferenza globale su energia e intelligenza artificiale presso la sua sede centrale a Parigi il 4 e 5 dicembre. Questo incontro sarà cruciale per comprendere come le tecnologie innovative possano contribuire a risolvere alcune delle sfide energetiche più urgenti, migliorando l’efficienza e la gestione delle risorse in un settore in continua evoluzione.

Questi eventi rappresentano un importante passo avanti nella creazione di un sistema energetico più equo, sostenibile e sicuro, con un’attenzione particolare alle regioni del mondo che ne hanno più bisogno. Garantire accesso universale all’energia non è solo una questione di giustizia sociale, ma una condizione essenziale per affrontare le crisi climatiche e costruire un futuro più prospero per tutti.