Per economia sostenibile si intende un tipo di economia che tenta di difendere l’ambiente, quindi ottenere uno sviluppo economico che sia anche sostenibile, nel rispetto delle risorse naturali disponibili per poterne garantire la durabilità nel futuro. Per far sì che questo sistema economico funzioni, è essenziale che tutti gli elementi collaborino con gli altri: cittadini e aziende devono, quindi, ridurre il loro impatto ambientale insieme.
Nel 2011, l’Unione Europea ha dato inizio alla strategia per lo sviluppo sostenibile, cioè un piano per il coordinamento delle politiche con lo scopo di ottenere uno sviluppo sostenibile sui piani economico, sociale e ambientale. In Italia, quindi, lo sviluppo sostenibile è regolamentato dalla legge; vanno cercate soluzioni sostenibili per tutte le iniziative che riguardano anche gli aspetti ambientali, salvaguardando così l’ecosistema naturale.
Indice
Regola delle Tre E
Per poter intraprendere un percorso improntato verso l’economia sostenibile è essenziale seguire la regola delle Tre E: ecologia, equità ed economia:
- Ecologia: è molto importante produrre e smaltire in modo da non danneggiare gli ecosistemi, quindi far fronte ai bisogni attuali lasciando intatti gli equilibri naturali, per non rischiare di privare le popolazioni delle loro risorse.
- Equità: il diritto di beneficiare della buona salute del pianeta deve essere di tutti e quindi si deve assicurare anche alle future generazioni la possibilità di vivere in condizioni ottimali, di produrre reddito, di lavorare e infine di garantire la salvaguardia dei diritti umani per ogni individuo.
- Economia: le eccellenze produttive e del territorio devono essere valorizzate e protette a condizione che non rechino danni all’ecologia del territorio, con l’obiettivo di ridistribuire in modo equo i beni e le ricchezze tra tutte le popolazioni.
Il codice ambientale
L’idea di scegliere un’economia sostenibile si sta diffondendo sempre di più. Aziende e consumatori sono sempre più attenti a modelli economici ecosostenibili, sollecitati dal deterioramento delle risorse e dal rapido peggioramento della salute del pianeta.
Il codice ambientale è una normativa in vigore in Italia. Essa promuove un’economia sostenibile tramite incentivi e, in alcuni casi, la obbliga tramite leggi. In tutto il mondo, si stanno adottando scelte che regolamentano comportamenti sostenibili, come ad esempio il controllo del livello delle emissioni di CO2 delle aziende, che ha come scopo la riduzione dell’inquinamento mondiale in tempi brevi.
Perché scegliere un’economia sostenibile
L’adozione di un’economia sostenibile non è un’idea a cui sono tutti favorevoli. Per molte industrie scegliere questo tipo di economia significherebbe investire ingenti somme per adattare gli impianti produttivi, mentre molti cittadini hanno fatica ad abbandonare abitudini radicate di consumo e far fronte alle regole di smaltimento di rifiuti. Queste criticità fanno si che il principio di collaborazione a cui si è fatto riferimento, non risulti efficace e quindi il reale impiego di un’economia sostenibile ha in effetti tempi più lunghi del previsto.
Scegliere un tipo di economia che sia sostenibile però può portare anche a una maggiore possibilità di impiego lavorativo con la creazione di nuovi lavori e con il bisogno di nuove figure professionali, senza intaccare i beni di uso collettivo. Un altro motivo per scegliere questo tipo di economia è che vivere in modo sostenibile e abbassare così l’inquinamento del pianeta significa proteggere la salute collettiva, riducendo concretamente il rischio di malattie. La salute quindi è un grande vantaggio che porterebbe questo stile di vita, un vantaggio che varrà anche per le generazioni future.
Per poter portare avanti un modello economico improntato all’ecosostenibilità è essenziale lavorare in modo che gli impianti industriali e domestici siano adeguati, in questo modo si potranno ottenere ottimi risultati a livello globale, adattando intere nazioni alle disposizioni sull’economia sostenibile. Grazie all’incremento dell’attenzione di tutti verso la sostenibilità ambientale si può avere più fiducia in un futuro ispirato ad un modo di vivere senza inquinamento. A sostegno dell’economia sostenibile bisogna applicare però una finanza sostenibile.
La finanza sostenibile: cos’è
La finanza sostenibile consiste nell’applicare lo sviluppo sostenibile nell’attività finanziaria, quindi di operare non solo sulla base dei profitti, ma anche considerando l’impatto sociale e ambientale. La finanza sostenibile, ha lo scopo di assicurare la “capacità di futuro”, ossia l’utilizzo ragionevole delle risorse così che queste possano proseguire a produrre valore nel tempo e per realizzarlo si indirizzano i capitali verso attività che sono allo stesso tempo utili alla società ed ecosostenibili, cioè che non oltrepassino la capacità di carico dell’ambiente. Questo la rende differente dalle manovre puramente finanziarie.
La finanza sostenibile fa parte dell’ambito più generico della finanza etica, questa riguarda scelte economiche che non si basano unicamente sul profitto ma includono investimenti etici legati, ad esempio, a motivi religiosi o politici e altri ancora, quindi non solamente allo sviluppo sostenibile.
Investimento responsabile
Il modo principale per impiegare la sostenibilità all’attività finanziaria è l’uso degli investimenti responsabili. Quando si parla di investimento responsabile ci si riferisce alla pratica di acquistare con l’obiettivo di ottenere profitti nel tempo tenendo però conto di elementi di natura ambientale e sociale. Quindi questo investimento è caratterizzato da una scelta intenzionale nell’investire in attività attente alle questioni sociali, e anche di evitare quelle che invece possono essere pericolose per l’ambiente o avere un effetto negativo sulla società.
Ovviamente si deve tener conto della realizzazione di profitti, investire responsabilmente non significa effettuare rinunce per quel che riguarda il rendimento. È però importante tenere presente che questo tipo di investimenti sono solitamente indirizzati verso un tipo di guadagno a medio-lungo termine, e che quindi portano a rendimenti migliori in periodi più lunghi.
I motivi per scegliere una economia sostenibile
Le motivazioni che possono portare a scegliere un tipo di finanza sostenibile possono essere di tipo etico e economico-finanziario.
- Di tipo etico: un investitore ricerca attività che rispettano l’ambiente e la società in cui investire in base alle sue convinzioni morali. L’obiettivo è di tipo etico e quindi impatti positivi o negativi sul rendimento ne sono una conseguenza, non un fine.
- Di tipo economico-finanziario: l’attenzione ai temi ambientali o sociali è sostenuta dalla ricerca di caratteristiche che possano rendere l’attività più attraente agli occhi dei consumatori o ad altre aziende.
Le imprese che soddisfano la domanda di sostenibilità hanno più probabilità di successo nel tempo a medio-lungo termine. Questo vale sia per settori, ad esempio quello delle energie rinnovabili che sarà sicuramente avvantaggiato in futuro, e sia per singoli elementi, dove una azienda più attenta a questi fattori può essere favorita rispetto a un’altra.
Responsabilità sociale delle imprese nell’economia sostenibile
Il concetto di responsabilità sociale delle imprese e l’importanza di queste nella realizzazione di un futuro sostenibile sono essenziali se si vuole raggiungere l’obiettivo di crescita e armonia sociale ed economica. Le politiche dell’Unione Europea e non solo spronano a raggiungere questi obiettivi e quindi la crescita della responsabilità sociale delle aziende nelle scelte di tipo strategico, che è importante per mantenere un equilibrio economico duraturo nel tempo.
In più sono cresciute molto le attenzioni della società, e quindi degli investitori, nelle scelte etiche, sociali ed ambientali delle imprese a cui potrebbero essere destinati gli investimenti sul mercato, e questo implica che le aziende devono impegnarsi a spiegare il loro operato e i loro obiettivi se hanno intenzione di ottenere l’interesse di questa parte di investitori. Si viene a creare in questo modo un’esigenza doppia di analisi e valutazione della responsabilità sociale. La sostenibilità aziendale non è più quindi una questione solo etica o legale, ma spesso è una qualità ricercata proprio dal mercato.
Ecosostenibilità aziendale
Il concetto di sostenibilità aziendale è ormai un bisogno che si sta affermando, perché è proprio il mercato a imporla. Sempre più consumatori tendono a preferire prodotti e aziende che riducono il loro impatto ambientale, riducendo l’inquinamento. Infatti spesso le imprese sono valutate proprio sulla base di questi criteri.
La sostenibilità aziendale è realizzabile attraverso varie strategie improntate a ridurre l’impatto sull’ambiente. Alcuni esempi possono essere: la scelta di ridurre la formazione di rifiuti puntando sulla durabilità dei prodotti a un prezzo più alto, oppure migliorare il sistema di logistica in uso nell’impresa, o ancora ridurre l’uso di combustibili inquinanti scegliendo un tipo di energia rinnovabile, questo nonostante l’investimento iniziale garantisce un risparmio sulla spesa energetica e in più garantisce un guadagno di immagine non indifferente.
Un’altra opzione potrebbe essere quella di ridurre la quantità di materia che viene usata per la creazione di un prodotto o per un servizio. Un esempio può essere optare per materiali ecosostenibili e riciclabili per i prodotti e il loro packaging, così da prolungarne la durata. Questi sono solo alcuni esempi di scelte che un’azienda potrebbe adottare per scegliere una via sostenibile, ma in realtà sono davvero tante le azioni che si possono intraprendere per ridurre l’impatto ambientale, possono essere anche personalizzabili in base al tipo di business di cui ci si occupa.