Club deal

Club deal è un termine utilizzato nel contesto dell’economia e della finanza per descrivere un accordo di investimento collettivo in cui un gruppo ristretto di investitori, spesso istituzionali o ad alto patrimonio netto, si unisce per effettuare un investimento congiunto. Questo tipo di operazione è particolarmente comune nei settori del private equity e del real estate.

Caratteristiche principali

Generalmente, i partecipanti a un club deal sono investitori sofisticati, come:

  • fondi pensione;
  • family office;
  • fondi sovrani;
  • individui con elevato patrimonio netto.

A differenza dei fondi tradizionali, i club deal offrono una maggiore flessibilità nella struttura dell’investimento e nelle decisioni operative. Gli investitori partecipano attivamente alle decisioni strategiche e alla governance dell’investimento, avendo spesso diritto di voto proporzionale al capitale investito. Inoltre, chi investe, condivide le risorse finanziarie e le competenze tecniche necessarie per gestire l’investimento stesso, riducendo così il rischio individuale.

Applicazioni comuni

In base a quanto fin qui descritto, è possibile dire che i club deal sono frequentemente utilizzati per:

  • investimenti in società private attraverso operazioni di buyout;
  • acquisizioni immobiliari su larga scala;
  • finanziamenti per progetti infrastrutturali.

Vantaggi e svantaggi

Il club deal rappresenta una strategia collaborativa che consente agli investitori di combinare risorse e competenze per perseguire obiettivi comuni, beneficiando al contempo di una maggiore influenza sulle decisioni strategiche. Ci sono degli evidenti vantaggi in questi accordi, quali:

  • i costi ridotti. I club deal possono comportare costi di gestione inferiori rispetto ai fondi tradizionali, poiché non prevedono commissioni di gestione elevate;
  • l’accesso a opportunità esclusive. Permettono agli investitori di accedere a opportunità di investimento che potrebbero essere altrimenti inaccessibili a causa delle dimensioni o della complessità dell’operazione;
  • un maggiore controllo. Gli investitori hanno un maggiore controllo sulle decisioni relative all’investimento rispetto a quanto avverrebbe in un fondo tradizionale.

Ai benefici si contrappongo degli svantaggi che vanno tenuti in considerazione. Si tratta:

  • della complessità operativa dovuta della necessità di coordinare più parti interessate;
  • dal rischio di conflitti tra gli investitori riguardo alle strategie di investimento o alla distribuzione dei profitti;
  • la limitata liquidità che rende difficile la vendita della propria quota prima della conclusione dell’investimento.