Il rimborso Irpef che scaturisce dalla presentazione del Modello 730 viene erogato, almeno nella maggior parte dei casi, dal sostituto d’imposta. I contribuenti lo trovano direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione: permette di avere uno stipendio o un assegno previdenziale più alto per uno o due mesi, a seconda del credito maturato dal singolo contribuente.
Senza dubbio ottenere il rimborso Irpef attraverso il sostituto d’imposta è la strada più semplice per rientrare di un qualsiasi credito. Ma non sempre i contribuenti si trovano in questa situazione ottimale: succede quando deve essere presentato il Modello 730 senza sostituto d’imposta. Ma non bisogna temere: il rimborso Irpef spetta lo stesso, soltanto il modo per ottenerlo è diverso. La procedura da seguire non è difficile, ma è importante seguirla, per non dilungare i tempi della sua erogazione.
Vediamo come si devono comportare i contribuenti che si trovano in questa situazione.
Indice
Modello 730 senza sostituto d’imposta: quando si usa
Devono presentare il Modello 730 senza sostituto d’imposta i contribuenti che sono senza un datore di lavoro, che si possa occupare delle operazioni di conguaglio fiscale, tra le quali rientra anche il rimborso Irpef. La normativa tributaria italiana ha introdotto la possibilità di presentare il Modello 730 senza sostituto d’imposta per permettere ai contribuenti di avere una valida alternativa al Modello redditi Persone Fisiche. In un certo senso è stata introdotta una vera e propria agevolazione, in modo da venire incontro a quanti preferiscono presentare il 730 anche se non hanno alle spalle un sostituto d’imposta.
Per la prima volta, proprio da quest’anno, la possibilità di utilizzare il Modello 730 senza sostituto d’imposta è stata estesa anche ai contribuenti che in realtà ne hanno uno. In questo caso è possibile ottenere il rimborso Irpef non in busta paga o nel cedolino della pensione, ma si riceverà un pagamento direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Se cambia il modo attraverso il quale ottenere il rimborso Irpef, cambiano anche le modalità relative al pagamento di eventuali tasse, che non saranno più trattenute sullo stipendio. In questo caso è necessario utilizzare un Modello F24 per effettuare i versamenti che scaturiscono dalla presentazione delle varie dichiarazioni.
Chi lo può presentare
Il Modello 730 senza sostituto d’imposta può essere presentato dai contribuenti andando a barrare l’apposita casella nel frontespizio. L’operazione può essere effettuata dai soggetti che si trovano nelle seguenti situazioni:
- nel corso del periodo d’imposta 2023 abbiano percepito dei redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati a questi ultimi;
- non abbiano un sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio. O, nel caso in cui questo sia presente, abbiano intenzione di effettuare in autonomia le operazioni necessarie per il ottenere il rimborso Irpef o saldare eventuali debiti con l’Agenzia delle Entrate.
Come ottenere il rimborso Irpef
I contribuenti, nel momento in cui decidono di presentare il Modello 730 senza sostituto d’imposta, possono ottenere il rimborso Irpef dall’Agenzia delle Entrate in tempi relativamente brevi. Ma devono ricordarsi di comunicare le coordinate bancarie del proprio conto corrente all’Agenzia delle Entrate.
Quando si presenta questo tipo di dichiarazione dei redditi, la liquidazione del rimborso Irpef avviene in due modi diversi:
- con un bonifico domiciliato;
- con un accredito sul conto corrente.
Chi volesse vedersi accreditato direttamente in banca il rimborso Irpef deve comunicare all’Agenzia delle Entrate le coordinate bancarie per poter ricevere il bonifico. Tra l’altro, optare per questa soluzione, permette di ottenere quanto spetta in maniera più rapida.
In altre parole, quando si presenta un Modello 730 senza sostituto d’imposta – indipendentemente dalle motivazioni per le quali si effettua questa scelta – le operazioni di conguaglio fiscale vengono effettuate direttamente dall’Agenzia delle Entrate, che versa gli importi spettanti nelle modalità richieste dal contribuente.
Senza dubbio l’accredito diretto sul conto corrente del contribuente costituisce la modalità prioritaria con la quale l’Agenzia delle Entrate effettua queste operazioni. Sempre che il diretto interessato abbia provveduto a comunicare in tempo utile l’Iban.
In alternativa è possibile ottenere il rimborso Irpef attraverso il bonifico domiciliato, che permette di ritirare le somme presso un qualsiasi ufficio postale. Questo strumento è sicuro e permette di ricevere senza problemi quanto spetta, ma ricevere l’accredito sul proprio conto corrente permette di ottenere il pagamento in tempi più celeri.
Comunicare l’Iban sul sito della precompilata
Il contribuente ha la possibilità di comunicare il proprio Iban attraverso il portale infoprecompilata. Questa è, sostanzialmente, la modalità più semplice per indicare le proprie coordinate bancarie e ottenere l’accredito del rimborso Irpef sul proprio conto corrente.
Ma molto pragmaticamente, come cosa devono fare i contribuenti? Il primo passo è accedere al Modello 730 precompilato, munendosi dello Spid, della Cie o del Cns.
Nella home page, più esattamente nella colonna di sinistra, è necessario cliccare la voce Iban. A questo punto è necessario inserire il codice associato al proprio conto corrente. Si dovrà poi premere il tasto: salva.
L’Agenzia delle Entrate mette in evidenza che per quanti utilizzano il Modello 730 senza sostituto d’imposta e per quanti utilizzano il Modello redditi Persone Fisiche è necessario inserire l’Iban per ottenere il rimborso Irpef e per effettuare il pagamento online delle altre imposte dovute. L’Iban deve essere comunicato non solo nel portale del Modello 730 precompilato, ma anche accedendo al cassetto fiscale. Anche in questa sede è possibile indicare le coordinate bancarie presso le quali accreditare eventuali rimborsi.
In sintesi
I contribuenti hanno la possibilità di presentare il Modello 730 senza sostituto d’imposta. È necessario adempiere gli obblighi relativi alla dichiarazione dei redditi con questo strumento, nel momento in cui il contribuente non abbia un datore di lavoro che possa effettuare i conguagli fiscali previsti.
Per riuscire ad ottenere il rimborso Irpef, però, è necessario comunicare le proprie coordinate bancarie: questa operazione permette di vedersi accreditate le cifre che spettano in tempi rapidi. Se non si procede con l’effettuare questa comunicazione, quanto spetta arriverà con un bonifico domiciliato. I soldi non vengono persi, ma la tempistica risulterà più lunga.