Imu 2024, aliquote ed esenzioni previste per il pagamento dell’acconto di giugno

Si avvicina la data nella quale è necessario versare l'acconto Imu 2024. Le aliquote da utilizzare sono quelle determinate direttamente dal Comune

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Una delle principali imposte che incidono sulla casa è l’Imu. Ogni anno sono tenuti a pagare questo balzello quanti siano proprietari di un immobile o abbiano un diritto reale su di esso. La normativa ha previsto una serie di esenzioni per la prima abitazione: chi dovesse, infatti, essere proprietario unicamente dell’immobile nel quale vive è esonerato da questo adempimento.

L’Imu torna di attualità in questi giorni, perché si avvicina la scadenza per il versamento dell’acconto, che dovrà essere pagato entro il 17 giugno 2024 (in linea teorica la deadline è fissata al 16 giugno, ma cadendo di domenica ha fatto sì che tutto slittasse di una giornata). Il prossimo 16 dicembre 2024, invece, è il termine ultimo per versare il saldo.

Tra pochi giorni, quindi, sarà necessario passare alla cassa e versare l’acconto Imu. Ma chi deve mettere in conto questo onere? E soprattutto chi ne è completamente e interamente esonerato? Con la sola esclusione della prima casa, ricordiamo che devono effettuare il versamento IMU quanti hanno dei diritti di proprietà o altri diritti reali su un immobile. E chi è proprietario di fabbricati, terreni fabbricabili e agricoli.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo chi deve pagare l’IMU nel corso dei prossimi giorni.

Imu, come funziona l’Imposta Municipale Unica

Senza dubbio l’Imu – acronimo di Imposta Municipale Unica – è uno degli oneri fiscali più pesanti che colpiscono la proprietà immobiliare. Nel corso degli anni sono state molteplici le polemiche che hanno orbitato intorno alla sua introduzione e alla possibilità o meno di estenderla anche sulla prima abitazione di proprietà. Per il 2024, a ogni modo, sulla casa utilizzata dai contribuenti per abitarvi sono confermate le esenzioni. Attenzione che, però, l’agevolazione non coinvolge trasversalmente tutti i proprietari: per gli immobili di lusso è obbligatorio effettuare il versamento.

L’Imu 2024 può essere pagata in due diverse tranche: la prima – che corrisponde all’acconto – scade il 17 giugno 2024. In linea teorica il pagamento si dovrebbe fare entro il 16, ma cadendo di domenica la deadline è slittata di un giorno. Il 16 dicembre 2024, invece, è necessario passare alla cassa per effettuare il saldo.

Il pagamento deve essere effettuato utilizzando un apposito bollettino postale o con il Modello F24. La cifra, che dovrà essere versata complessivamente, è differente per ogni immobile ed è condizionata dalle delibere adottate dal comune nel quale è ubicato il fabbricato. Per sapere quali sono le aliquote corrette da applicare per effettuare il calcolo dell’IMU è quindi opportuno rivolgersi al Comune di riferimento per avere tutti i dettagli del caso. Sempre che non arrivi una richiesta di pagamento per posta.

Imu, i soggetti tenuti al pagamento

Quali sono i soggetti che sono tenuti a effettuare il versamento dell’acconto IMU? A essere tenuti a effettuare questa operazione sono i seguenti soggetti:

  • quanti risultano essere proprietari di un immobile, di un fabbricato o di un terreno;
  • chi vanta un diritto reale su immobili, fabbricati o terreni. Stiamo parlando quindi di: usufrutto, uso, abitazione e altri tipi di diritti;
  • quanti dovessero essere concessionari di una concessione di un’area demaniale;
  • il soggetto locatario quando è sottoscritto un contratto di leasing.

I contribuenti, che abbiamo appena elencato, sono tenuti al versamento dell’IMU, nel momento in cui dovessero essere proprietari dei seguenti beni:

  • fabbricati e immobili;
  • aree che sono state definite come fabbricabili;
  • terreni agricoli.

Come abbiamo accennato in precedenza sono esonerati dal pagamento dell’IMU i contribuenti che sono in possesso unicamente di un immobile adibito ad abitazione principale. Sempre che lo stesso non rientri nelle categorie catastali di lusso: A/1, A/8 e A/9. Nel caso in cui un soggetto è proprietario di un immobile adibito a prima abitazione non di lusso e una seconda casa, l’IMU deve essere versato esclusivamente per il secondo immobile. E per i successivi, nel caso in cui vanti dei diritti di proprietà su più immobili.

Inquilini

Gli inquilini che vivono stabilmente in affitto in un qualsiasi tipo di immobile, non devono versare l’Imu. Questo adempimento è in carico ai proprietari dell’abitazione e sono loro che devono provvedere ad effettuare il pagamento.

Discorso diverso invece, per la Tari, che è intestata a chi produce effettivamente i rifiuti. In questo caso l’onere spetta direttamente agli inquilini.

Il pagamento dell’IMU è dovuto dai proprietari anche quando i beni vengono utilizzati per motivi di lavoro, perché sono utilizzati per svolgere all’interno un qualsiasi tipo di attività Stiamo pensando, per esempio, ai bar, ai ristoranti e agli hotel.

Imu, chi sono i soggetti esonerati

Sicuramente l’esonero più importante, quando si parla di IMU, riguarda l’abitazione principale, di cui abbiamo accennato in precedenza. Sempre che non facciano parte di quelle categorie catastali che sono considerate di lusso (A/1, A/8 e A/9). Non deve essere versata, inoltre, l’imposta per i seguenti immobili:

  • per quelli che appartengono alle cooperative edilizia a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale;
  • alloggi sociali;
  • la casa coniugale quando è assegnata al coniuge dopo la separazione;
  • l’unico immobile di proprietà del personale addetto alle Forze armate o alle Forze di polizia, purché non sia stato dato in affitto. In questo caso non è richiesta la dimora abituale e la residenza anagrafica nell’immobile;
  • l’unica proprietà immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel nostro Paese e che risultino essere regolarmente iscritti all’AIRE. Questi soggetti devono essere pensionati nei rispettivi paesi di residenza. L’immobile in Italia non deve essere locato o dato in comodato d’uso.

Immobili occupati abusivamente

Gli immobili non utilizzabili e non disponibili sono esenti dal pagamento IMU. In questo caso deve essere stata presentata una denuncia all’autorità giudiziaria per i reati previsti agli articoli 614 o 633 del Codice Penale, stiamo parlando, quindi, dei reati di invasione di terreni o edifici, per la cui occupazione abusiva sia stata presentata una denuncia ufficiale. O sia stata iniziata un’azione giudiziaria penale.

L’esenzione spetta solo e soltanto se viene comunicato al Comune il possesso dei requisiti.

Le riduzioni previste

Nel 2024 sono previste alcune riduzioni Imu. Vediamo quali sono nel dettaglio:

  • è prevista una riduzione del 50% della base imponibile per gli immobili che sono stati concessi in comodato gratuito ai parenti in linea diretta di primo grado, quindi figli o genitori. Sono esclusi gli immobili classificati in queste categorie: /1, A/8 e A/9;
  • per gli immobili di interesse storico e artistico è prevista una riduzione del 50% sulla base imponibile;
  • una riduzione del 50% è prevista per gli immobili inagibili o inabitabili e che di fatto non possono essere utilizzati;
  • per chi sottoscrive un contratto di locazione a canone concordato è prevista una riduzione del 25% o equivalente riduzione al 75%;
  • una riduzione del 50% dell’imposta per un solo immobile è riservata ai pensionati residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia, con pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia. L’agevolazione spetta per un solo immobile.

In sintesi

È tempo di pagare l’acconto Imu. La deadline è prevista per il 17 giugno 2024. I soggetti che sono proprietari di un immobile – con esclusione della prima abitazione – devono passare alla cassa per effettuare i versamenti necessari.

Le aliquote da applicare si possono reperire presso i Comuni nei quali gli immobili sono ubicati. È importante rispettare le scadenze per evitare delle sanzioni.