Il tema caldo di questi giorni, indubbiamente è il concordato preventivo biennale, che coinvolge i lavoratori autonomi e i liberi professionisti dotati di partita Iva. Il nuovo strumento è rivolto anche ai contribuenti che hanno optato per il regime forfettario. Ma quali sono le regole per potervi accedere in questo caso? Quali differenze ci sono rispetto ai soggetti che devono applicare gli indici sintetici di affidabilità fiscale?
Cerchiamo di capire cosa ha previsto il legislatore per i contribuenti che hanno aderito al regime forfettario e come si devono muovere per aderire al concordato preventivo biennale (che per loro, però, dura solo un anno).
Indice
Concordato preventivo biennale, in cosa consiste
Volendo sintetizzare al massimo il concordato preventivo biennale è un istituto di compliance, che viene messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate ai titolari di partita Iva. Serve per semplificare al massimo la gestione fiscale e i rapporti con gli uffici tributari.
Grazie a questo strumento l’AdE e il contribuente trovano un accordo per definire anticipatamente l’importo delle imposte, che il contribuente deve versare per un determinato periodo. Il concordato preventivo biennale serve per agevolare gli adempimenti spontanei in carico al contribuente, permettendo di concordare direttamente con l’Agenzia delle Entrate quale sia il reddito da lavoro autonomo o d’impresa per un periodo pari a due anni.
I contribuenti riescono, in questo modo, a beneficiare di una maggiore stabilità fiscale. E soprattutto non vengono sottoposti a degli accertamenti fiscali.
Quali sono i requisiti per aderire alla misura
Hanno la possibilità di aderire al concordato preventivo biennale i contribuenti che per il periodo d’imposta precedente (quindi per il 2023) non abbiano dei debiti contributivi o tributari confermati da un atto o da una sentenza non più contestabile.
Possono accedere alla misura, inoltre, quanti – entro i termini previsti per poter aderire – abbiano provveduto a saldare i debiti in modo che l’importo residuo, comprensivo di sanzioni ed interessi, risulti essere inferiore a 5.000 euro.
I motivi che impediscono l’adesione al concordato preventivo biennale
I contribuenti che hanno intenzione di aderire al concordato preventivo biennale, oltre ai requisiti da rispettare, devono prestare attenzione anche alle cosiddette condizioni ostative. Ecco a cosa stare attenti:
- nei tre anni precedenti rispetto a quelli di applicazione della misura è necessario aver presentato la dichiarazione dei redditi per almeno uno dei tre periodi d’imposta;
- il richiedente non deve essere stato condannato per uno dei reati il cui obiettivo è quello di evadere le imposte. In questa casistica rientrano quelli previsti dal Dlgs n. 74/2000: reato di false comunicazioni sociali, riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro o beni di provenienza illecita. I suddetti reati non devono essere stati commessi nei tre anni precedenti rispetto a quelli di applicazione del concordato preventivo biennale;
- l’attività deve essere stata avviata in un periodo precedente rispetto a quello a cui si riferisce la proposta.
Quali sono gli effetti dell’accettazione della proposta
Il contribuente, una volta che ha accettato la proposta di concordato preventivo biennale, deve rispettare gli obblighi contabili e dichiarativi per il biennio coperto dal concordato (i forfettari lo devono fare solo per un anno).
Molto pragmaticamente sarà necessario indicare all’interno della dichiarazione dei redditi gli importi concordati con l’Agenzia delle Entrate e dell’imposta regionale sulle attività produttive. Nel caso in cui il contribuente sia tenuto a farlo, deve presentare anche i modelli per l’applicazione degli Isa, ossia gli indici sintetici di affidabilità fiscale.
Regime forfettario, cosa succede se supera il reddito previsto
Aderendo al concordato preventivo biennale, l’Agenzia delle Entrate prevede che un determinato contribuente fatturerà quando indicato nella proposta. Nel caso in cui i ricavi o i compensi dovessero essere inferiori, il reddito continuerà ad essere sempre quello della proposta. Le eventuali eccedenze, invece, verrebbero tassate in questo modo (le aliquote valgono unicamente per chi ha optato per il regime forfettario):
- 3% – al posto dell’ordinaria flat tax al 5% – per i soggetti che hanno avviato l’attività da meno di cinque anni;
- 10% – al posto dell’ordinaria flat tax al 10% – per quanti sono operativi da più di cinque anni.
Il concordato preventivo biennale dura solo un anno per quanti hanno aderito al regime forfettario, contro i due di quanti devono applicare gli Isa.
Regime forfettario, come aderire alla proposta
I soggetti che hanno aderito al regime forfettario e hanno intenzione di accedere al concordato preventivo biennale devono:
- verificare di essere in possesso dei requisiti;
- presentare la richiesta;
- accettare l’accordo proposto dall’Agenzia delle Entrate.
Una volta accettata la proposta il diretto interessato riceve l’importo che deve versare.
La procedura da seguire passo a passo
Molto pragmaticamente, per accedere al concordato preventivo biennale (che per loro dura solo un anno) i forfettari devono compilare la sezione VI del quadro LM all’interno del Modello Redditi PF 2024. Per effettuare questa operazione è necessario utilizzare il servizio RedditiOnline:
- si deve barrare la casella LM60 Presenza dei requisiti. Si deve dichiarare di essere in possesso dei requisiti per accedere e di non avere, nel periodo d’imposta precedente alla proposta, debiti per dei tributi amministrati dall’AdE o debiti contributivi per un valore superiore a 5.000 euro;
- è necessario barrare la casella LM61 Assenza di cause di esclusione;
- dopo che sono state verificate le condizioni per poter accedere al concordato preventivo biennale, è possibile visualizzare il reddito proposto per il periodo d’imposta 2024. Il dato comparirà al rigo LM63 dopo aver cliccato sul tasto Calcolo del Cpb. Il reddito che verrà preso in considerazione per calcolare la proposta di concordato è il reddito indicato al rigo LM34, al lordo dei contributi previdenziali;
- a questo punto è necessario mettere la firma al rigo LM64 accettando la proposta per il periodo d’imposta 2024 e sottoscrivere le dichiarazioni rese ai righi LM61 e LM62.
In sintesi
Anche i forfettari hanno la possibilità di accedere al concordato preventivo biennale. La proposta, però, vale solo per l’anno incorso. L’operazione deve essere effettuata entro e non oltre il 31 ottobre 2024.