Affitti brevi, nuovi obblighi: multe fino a 8mila euro

Cambia ancora lo scenario degli affitti brevi in Italia: il governo Meloni pronto a introdurre nuovi obblighi per chi affitta a scopo turistico

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Gli affitti brevi sono stati uno dei temi caldi di questa seconda parte del 2023, politicamente parlando. Negli ultimi anni, grazie principalmente alla diffusione di svariate piattaforme, sempre più proprietari hanno deciso di cimentarsi in questo settore.

I vantaggi sono numerosi, così come gli effetti sul setto degli affitti a lungo termine. È sempre più complesso, infatti, riuscire a trovare casa in affitto per residenti. Opzioni ben inferiori rispetto al passato e con costi maggiori. Una piaga nazionale, che travolge soprattutto i centri turistici, grandi o piccoli.

Quali sono gli obblighi

Si è già parlato di obblighi per chi si cimenta nel mondo degli affitti brevi. Di fatto si tenta di indirizzare il tutto verso una struttura ben chiara e controllata, al fine di non provocare un sistema di concorrenza sleale nei confronti degli albergatori. Ciò dipende principalmente dal numero di case poste in affitto ma di questo, così come dell’obbligo di partita IVA e non solo, abbiamo già parlato in questo approfondimento.

Si fa ora largo un emendamento alla legge di conversione del decreto Anticipi. Si introducono nuovi obblighi per le locazioni turistiche. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quelle che sono le novità che tutti gli interessati dovrebbero conoscere. In ballo ci sono multe molto salate, fino a 8mila euro.

Ma di cosa parliamo? Si richiedono impianti a norma, con rilevatori di gas combustibili e monossido di carbonio, così come estintori portatili. Un discorso che non fa una piega per chi abbia scelto di fare di questo la propria attività, e probabilmente è già a norma. Un duro colpo per chi dagli affitti brevi non ottiene altro che un’entrata extra, per arrotondare.

Gli impianti necessari

Spazio a un emendamento alla legge di conversione del decreto Anticipi. Chi ha optato per il settore degli affitti brevi, o intende farlo, dovrà agire di conseguenza e provvedere all’installazione di impianti a norma e rilevatori di monossido. A ciò si aggiunge l’acquisto di estintori, così come il posizionamento in aree ben visibili.

Tutto ciò si aggiunge al già noto codice identificativo nazionale. Le case turistiche dovranno dunque vantare i necessari requisiti di sicurezza, in relazione agli impianti prescritti dalla normativa statale o regionale. Come detto, poi, obbligatori i rilevatori di gas combustibile e monossido di carbonio. E per quanto riguarda gli estintori portatili? Ovviamente dovranno essere a norma di legge, posizionati in numero minimo di uno per piano. Ne servirà, inoltre, uno per ogni 200 metri quadri di pavimentazione.

Come detto, le multe saranno ben salate. Ciò riguarda tanto gli obblighi appena indicati quanto il codice identificativo nazionale. Chiunque dovrà esporlo, il che vuol dire strutture turistico ricettive alberghiere o extra alberghiere. Lo stesso dicasi per ogni soggetto che proponga uno spazio in affitto breve o in locazione, con finalità turistiche.

In caso di assenza del codice rilevata, si andrà da un minimo di 800 a un massimo di 8mila euro di sanzione, calcolata sulla base delle dimensioni della struttura o dell’immobile. Altro range di multe, invece, nel caso in cui si sia in possesso del Cin, ma questo non sia stato esposto: da 500 a 5mila euro di sanzione.