Nel periodo gennaio-ottobre 2025 le entrate tributarie erariali hanno raggiunto 471,63 miliardi di euro, registrando un incremento di 9,34 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2024. L’aumento, pari al +2%, emerge dal Bollettino delle Entrate Tributarie pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il dato conferma una crescita complessiva, trainata in modo particolare dalle imposte indirette. Il risultato considera le entrate accertate secondo il criterio della competenza giuridica e comprende sia il gettito delle imposte dirette sia quello delle imposte indirette.
Indice
Imposte dirette, incremento moderato
Le imposte dirette si attestano a 266,22 miliardi di euro, con un aumento di 940 milioni su base annua. All’interno di questo aggregato emergono tendenze differenziate. Il gettito IRPEF, pari a 187,9 miliardi, segna una contrazione di oltre 4 miliardi. La diminuzione deriva soprattutto dal calo delle ritenute sui redditi dei dipendenti dei settori pubblico e privato.
Le ritenute sui lavoratori autonomi registrano invece una crescita (+5,4%). L’IRES si ferma a 33,37 miliardi, in diminuzione del 3,5%. Il comparto delle imposte sostitutive mostra un forte incremento, in particolare quelle applicate a interessi, premi, redditi da capitale e plusvalenze. Quest’ultima voce cresce in modo marcato, superando i 3,2 miliardi. Il Bollettino segnala anche un aumento del gettito associato ai fondi pensione, che raggiunge 1,5 miliardi.
Imposte indirette, una crescita sostenuta
Le imposte indirette rappresentano il segmento più dinamico del periodo, con un totale di 205,4 miliardi, pari a un incremento di 8,4 miliardi (+4,3%). Tra le principali voci, l’IVA raggiunge 141,2 miliardi, con una crescita di poco superiore ai 4 miliardi. Il contributo maggiore arriva dagli scambi interni, mentre il prelievo sulle importazioni mostra un aumento più contenuto.
L’imposta di registro fa segnare un lieve incremento, attestandosi a 4,9 miliardi, mentre l’imposta di bollo raggiunge 9,58 miliardi, con un aumento significativo del 27%. Le accise sui prodotti energetici totalizzano 20,77 miliardi, in aumento del 2,1%. In forte crescita anche l’accisa sul gas naturale per combustione. Per quanto riguarda il prelievo sui tabacchi si sale a 9,62 miliardi (+1,5%). Le entrate relative ai giochi risultano sostanzialmente stabili, a 6,41 miliardi. Complessivamente, l’andamento delle imposte indirette riflette sia la dinamica dei consumi sia il rafforzamento dei flussi connessi alle attività energetiche.
Attività di accertamento e controllo
Il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo ammonta a 12,824 miliardi di euro, in aumento del +9,6% rispetto ai primi dieci mesi del 2024. Nello specifico:
- 6,56 miliardi provenienti da imposte dirette (+17,9%);
- 6,26 miliardi da imposte indirette (+2,1%).
La crescita più rilevante riguarda l’IRES e altre imposte dirette, segno di un maggiore recupero di gettito attraverso le verifiche fiscali.
Le entrate territoriali
Nello stesso periodo, le entrate tributarie degli enti territoriali raggiungono 50 miliardi, con un incremento dello 0,8%. Le principali componenti mostrano:
- aumento dell’addizionale regionale IRPEF (+6%);
- aumento dell’addizionale comunale IRPEF (+5,7%);
- lieve calo dell’IRAP, che scende del 3,1%;
- sostanziale stabilità dell’IMU/IMIS.
Questi dati contribuiscono al quadro complessivo della fiscalità nazionale, pur non rientrando nelle entrate erariali dello Stato. Le somme utilizzate in compensazione raggiungono 48,29 miliardi, in aumento del 5%. L’incremento riguarda soprattutto le imposte dirette (+6,7%), mentre le compensazioni IVA crescono del 2,7%.
Incassi complessivi di cassa
Dal punto di vista della cassa, gli incassi totali raggiungono 462,15 miliardi, con una crescita del 2,1%. Le imposte dirette crescono dello 0,6%, mentre quelle indirette registrano un aumento del 4,1%. Tra i dati più significativi compaiono:
- riduzione degli incassi IRPEF, che scendono di 4,2 miliardi;
- incremento dell’IVA sugli scambi interni;
- crescita dei canoni RAI e dell’imposta di bollo;
- conferma del trend positivo delle accise.
Nel solo mese di ottobre, gli incassi ammontano a 43,4 miliardi (+2,5% rispetto a ottobre 2024).