Il testo della bozza della Manovra finanziaria che il Governo invierà al Parlamento ha confermato la riduzione della tassazione su straordinari, festivi e notturni al 15%. Una misura che sarà però limitata soltanto ai dipendenti con redditi inferiori a 40mila euro. La nuova tassa sostituirà Irpef, addizionali regionali e addizionali comunali.
Saltata invece la detassazione della tredicesima, di cui si era parlato all’interno della maggioranza poco prima dell’approvazione del testo. Un’operazione troppo costosa per le casse dello Stato, con stime che arrivano a 15 miliardi di euro su una Manovra che ne sposta 18 miliardi.
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La Manovra detassa straordinari, festivi e notturni
Oltre al taglio dell’Irpef per il ceto medio, il Governo ha deciso di intervenire sugli stipendi in Manovra anche detassando i turni straordinari, quelli lavorati durante i giorni festivi e quelli notturni. La misura punta ad aumentare gli stipendi dei dipendenti italiani, per contrastare la mancanza di crescita dei salari che ha caratterizzato il nostro Paese.
Incentiva inoltre i lavoratori a restare sul posto di lavoro anche in circostanze in cui non sarebbero obbligati a farlo se l’azienda ha bisogno. Questo va a vantaggio delle imprese, che possono evitare di assumere nuovo personale in momenti di particolare stress e carico di lavoro.
Nel dettaglio, la detassazione prevede:
- un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali, pari al 15%;
- un limite della platea eleggibile per l’imposta sostitutiva a 40.000 euro lordi annui di reddito.
In questo modo il Governo vuole aiutare principalmente i lavoratori con stipendi più bassi, visto anche che il taglio dell’Irpef, dal 35% al 33%, andrà a beneficio soprattutto del ceto medio.
Le novità sui buoni pasto e gli aumenti
Per quanto riguarda i salari, la Manovra prevede anche una riduzione delle tasse su tutti gli aumenti contrattuali dei redditi bassi al 5%. Questa scelta dovrebbe aiutare nelle trattative dei rinnovi dei contratti ancora in sospeso, soprattutto quella del Contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, uno dei più importanti in Italia. Lo sconto sulle tasse si applicherà solo ai titolari di reddito fino a 28.000 euro.
Una norma ulteriore permetterà inoltre la detassazione dei buoni pasto fino a 10 euro, in rialzo significativo rispetto ai precedenti 8. La misura dovrebbe comportare un beneficio per i lavoratori dipendenti quantificabile in massimo 500 euro all’anno, a seconda del reddito complessivo.
Manca la detassazione della tredicesima
Non è invece presente nel testo definitivo della bozza della Manovra la detassazione della tredicesima. La parte di stipendio mensile che i datori di lavoro trattengono per tutto l’anno ai dipendenti per poi riconsegnarla a dicembre rimarrà tassata esattamente come il resto della retribuzione.
L’idea di detassare la tredicesima era circolata all’interno della maggioranza nei giorni precedenti all’accordo sulla Manovra. È stata però scartata perché, secondo alcune stime, avrebbe comportato un costo per le casse dello Stato dato dai mancati introiti fiscali di 15 miliardi di euro. Insostenibile per una Manovra prudente come quella del 2026, che non prevede più di 18 miliardi di riallocazione della spesa.