Rottamazione quinquies, la Lega la rilancia una nuova sanatoria nel 2025

Nella Manovra 2025 non ci sarà la rottamazione quinquies, ma la Lega rilancia la sanatoria per il prossimo anno sullo stampo dell’emendamento alla Legge di Bilancio prima presentato e poi ritirato 

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 4 Dicembre 2024 20:25

Come noto, nella Manovra 2025 non ci sarà la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, con l’operazione che però non convince affatto la Lega di Matteo Salvini che è pronta a rilanciare l’iniziativa già dal prossimo anno. Ad annunciare l’intenzione del Carroccio di una nuova sanatoria è stato il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, nel corso della conferenza stampa sulla proposta di legge sulla rateizzazione a lungo termine depositata il 27 novembre dai deputati leghisti.

Rottamazione quinquies, la Lega la rilancia nel 2025

“Noi porteremo avanti la rateizzazione – ha detto Molinari a chi gli chiedeva se fosse in programma una nuova rottamazione delle cartelle – Aspettiamo l’esito del concordato e poi, dopo l’inizio dell’anno prossimo, rilanciamo la rottamazione quinquies delle cartelle”.

La proposta della Lega non si distanzia molto da quanto lo stesso Carroccio aveva previsto nel suo emendamento alla Manovra 2025 – poi ritirato – inerente sempre la rottamazione. L’impostazione della rateizzazione prevede infatti “su 10 anni e non più 5, con rate tutte uguali, 12 rate per 120 rate totali, in cui pagare solo la parte capitale dovuta al Fisco senza interessi e sanzioni”, ha chiarito Molinari.

Il capogruppo della Lega ha anche fornito dettagli in merito alla decadenza del beneficio della rottamazione che, almeno negli intenti di chi la propone, scatterà “dopo 8 rate non pagate, mentre prima partiva dopo una sola rata” causando non pochi problemi per le aziende in difficoltà nel sanare la propria posizione con il Fisco.

Il Mef chiede rigore, ma la Lega va avanti

L’annuncio fatto da Riccardo Molinari fa capire che la Lega si batterà per permettere ai cittadini di godere di una rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali malgrado la strada segnata dal Mef, sempre guidato dal Carroccio con il ministro Giancarlo Giorgetti, di un maggiore rigore fiscale per rispettare i vincoli di bilancio.

La chiusura del Mef in tema di sanatorie ha fatto si che, come accennato in apertura, nella Manovra 2025 non sia stata prevista una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, o pace fiscale che dir si voglia. La presenza di un alto rappresentate del Carroccio al ministero dell’Economia e delle Finanze ha forse fatto sì che il partito di Matteo Salvini ritirasse l’emendamento presentato alla Legge di Bilancio proprio sulla rottamazione. Storie passate, con il nuovo capitolo che passa attraverso l’annunciato rilancio leghista della misura nel 2025.

La scadenza della rottamazione quater

Nel mentre in cui le forze politiche continuano a discutere sulla possibili future mosse, sta per scadere la sesta rata della rottamazione quater relativa ai carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 prevista dalla Legge di Bilancio 2023.

Gli aderenti alla misura, per non perdere i benefici fiscali a essa collegati, dovevano effettuare il versamento dovuto entro il termine del 30 novembre 2024, ma considerando il termine di tolleranza di 5 giorni e i differimenti previsti nel caso di giorni festivi, la data di scadenza effettiva è lunedì 9 dicembre 2024.

Si ricorda infine che la rottamazione quater permette di versare soltanto l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Chi ha aderito non deve dunque versare le sanzioni, gli interessi iscritti a ruolo e gli interessi di mora e aggio.