Rottamazione quater in scadenza il 30 novembre, disponibili i moduli del 2026

L'Agenzia delle Entrate - Riscossione ha messo a disposizione i moduli per i pagamenti nel 2026 della rottamazione quater

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

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I modelli di pagamento della rottamazione quater possono essere tranquillamente scaricati dal portale dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, a cui i contribuenti possono accedere utilizzando le proprie credenziali digitali.

Il servizio online può essere utilizzato da quanti hanno più di dieci rate da versare. Nella prima comunicazione inviata dall’AdER con il piano di rientro sono state inviate le prime 10 rate. Adesso è necessario scaricare le successive.

Come funziona la rottamazione quater

Misura di definizione agevolata dei debiti fiscali, la rottamazione quater, nel corso degli ultimi anni, ha permesso ai contribuenti di mettersi in regola con le cartelle esattoriali e gli avvisi di addebito, senza doversi accollare anche le sanzioni, gli interessi di mora e l’aggio di riscossione.

A essere oggetto del rientro agevolato sono stati i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate riscossioni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022.

Chi ha aderito alla rottamazione quater ha potuto pagare in un’unica soluzione o con un piano di rateizzazione che si sviluppa in un massimo di 18 rate trimestrali distribuite in 5 anni – in questo caso vengono applicati degli interessi legali sugli importi che sono stati rateizzati.

Moduli online per chi ha più di 10 rate

Quanti avessero la necessità di chiedere e di ottenere i moduli per effettuare i pagamenti delle rate mancanti della rottamazione quater, possono ottenerli direttamente online e utilizzarli a partire dal prossimo 2026.

Vengono spediti anche tramite posta elettronica certificata o cartacea, a seconda della formula scelta dal diretto interessato. Sono stati elaborati per quanti hanno dei piani di rientro suddivisi in più di 10 rate e sono in regola con i precedenti versamenti.

Non coinvolgono, invece, i contribuenti che, attraverso il servizio ContiTu hanno già ottenuto una copia dei moduli con i pagamenti ancora da effettuare.

Attenzione alla rata in scadenza il prossimo 30 novembre 2025: in questo caso, per effettuare il versamento, deve essere ancora utilizzato il modulo che era stato allegato alla comunicazione originaria. Anche questa, per quanti dovessero averla smarrita, è possibile scaricarne una copia attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

L’accesso al servizio Copia comunicazione può essere effettuato in due diverse modalità:

  • attraverso il sito dell’AdER, loggandosi con le proprie credenziali digitali, dove si potrà accedere alla sezione Definizione Agevolata e scaricare i moduli di pagamento;
  • senza le credenziali di accesso digitali, inviando una formale richiesta, chiedendo di ricevere una copia via e-mail. La domanda può essere inoltrata compilando l’apposito form che è presente nell’area pubblica del portale dell’AdER. È necessario allegare copia di un documento di riconoscimento valido.

L’ultima scadenza del 2025 è il 30 novembre

Per quanti hanno un piano di riammissione attivo con dei pagamenti rateali, la prossima scadenza da tenere a memoria è il 30 novembre 2025. Tenendo conto dei cinque giorni di tolleranza previsti dalla legge, a cui si devono aggiungere i festivi, il pagamento viene ritenuto tempestivo nel caso in cui dovesse essere effettuato entro il 9 dicembre 2025.

Le prossime scadenze della rottamazione quater

Il calendario di pagamento delle rate della rottamazione quater per il 2026 sono le seguenti (oltre alla scadenza ufficiale indichiamo anche i 5 giorni di tolleranza):

  • rata 11 – 28 febbraio 2026, il termine ultimo è il 5 marzo 2026;
  • rata 12 – 31 maggio 2026, il termine ultimo è il 5 giugno 2026;
  • rata 13 – 31 luglio 2026, il termine ultimo è il 5 agosto 2026;
  • rata 14 – 30 novembre 2026, il termine ultimo è il 5 dicembre 2026.

Le scadenze che abbiamo visto fino a questo momento si applicano a quanti hanno aderito al piano di rateizzazione originario e a quanti sono stati riammessi in un secondo momento, con un piano rateale dedicato.

Ricordiamo che è importante rispettare le scadenze dei pagamenti, inclusi i giorni di tolleranza, per non perdere i benefici della rottamazione quater.

Cosa succede a chi non ha rispettato le scadenze

L’omesso, insufficiente o tardivo pagamento di una qualsiasi rata della rottamazione quater determina il decadimento automatico dei benefici della definizione agevolata.

Le conseguenze più importanti a cui si va incontro sono le seguenti:

  • perdita dei benefici;
  • ripristino del debito originario;
  • trasformazione delle somme versate in acconto dell’importo;
  • recupero coattivo.

Il contribuente perde tutti i vantaggi della rottamazione quarter, che coincidono con l’azzeramento delle sanzioni, degli interessi di mora e dell’aggio. È dunque necessario rientrare dell’intero debito originario.

Le somme che sono state versate vengono considerate come un acconto di quello che si deve pagare e vengono avviate le procedure per il recupero coattivo.

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione si attiverà per riscuotere forzatamente il credito residuo. Questa attività può includere il pignoramento del conto corrente o dello stipendio (entro i limiti di legge), il fermo amministrativo dei veicoli e l’iscrizione di un’ipoteca sugli immobili.

Una volta superati i 5 giorni di tolleranza che vengono messi a disposizione dalla legge non c’è nessuna possibilità di sanare il ritardo. Nel momento in cui è stato superato questo termine, scatta la decadenza.

Rottamazione quinquies in arrivo

Non si esclude, a ogni modo, che si possa aprire delle possibilità di presentare delle ulteriori domande di riammissione alla definizione agevolata entro determinati termini.

Il Governo, infatti, avrebbe già allo studio la rottamazione quinquies.

La quinta edizione della definizione agevolata delle proprie pendenze fiscali permetterà ai contribuenti di estinguere i debiti fiscali affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione e ad altri agenti della riscossione pagando solo l’importo capitale dovuto, anche in questo caso senza sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione.