Anche se non tutti ne sono al corrente, esiste un obbligo di conservazione per le multe che si sono già pagate. Questo termine di conservazione è fissato per legge. Trascorso il termine previsto, la multa cade in prescrizione e per questo motivo non è più tra i diritti del creditore pretendere alcun pagamento della multa stessa. Per questo motivo le ricevute hanno un’importanza vitale per tutti i consumatori, dato che nel caso di richieste improvvise (che possono arrivare anche dopo diversi anni) sono l’unico strumento per dimostrare di aver effettivamente pagato e di non dover versare quanto ingiustamente richiesto.
La conservazione di tutti quelli che sono ritenuti documenti importanti è regolamentata dalla legge numero 2934 del Codice Civile. Questa legge afferma proprio che il diritto di richiedere un eventuale credito nei confronti di un determinato soggetto si prescrive quando questa richiesta non viene inoltrata per un determinato lasso di tempo. Questo intervallo temporale, però, non è uguale per tutti i documenti. Per questo motivo è importante sapere bene come procedere e per quanti anni occorre conservare ogni tipo di ricevuta.
Per quanto concerne le multe relative a infrazioni del Codice della Strada, la legge dice che le prove dell’avvenuto pagamento devono essere conservate per un totale di 5 anni. Entro questo limite, infatti, l’ente creditore ha tutte le facoltà per richiedere il pagamento di una multa che, magari, non risulta ancora pagata. Non avere la prova del pagamento sarebbe un guaio perché significherebbe dover pagare la multa per una seconda volta.
Se la multa viene recapitata dopo 5 anni o, sempre dopo tale termine, ne viene richiesto nuovamente il pagamento, non si è assolutamente obbligati a procedere con il pagamento. Questo è quanto afferma il Codice della Strada all’articolo 209 che rimanda, a sua volta, all’articolo 28 della legge 24 Novembre 1981 numero 689. La prima prescrizione è di 5 anni a partire dalla data in cui è stata rilevata la contravvenzione. Tutti gli atti relativi ad una determinata multa, comprese le cartelle esattoriali, ne allungano il termine di prescrizione ad ulteriori 5 anni a partire, questa volta, dal giorno dell’avvenuta notifica. Alla cartella esattoriale è possibile fare opposizione entro i termini previsti sulla cartella.
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