Approvato il nuovo Modello 730/2025, attraverso il quale vengono ulteriormente semplificati gli adempimenti connessi con la dichiarazione dei redditi. Sono diverse le novità che debuttano proprio nel 2025. Le più importanti sono l’introduzione dei nuovi modelli.
Indice
Da quando si può compilare il 730
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, attraverso il quale è stato approvato il Modello 730/2025, è datato 10 marzo 2025 e ha stabilito anche quali debbano essere le specifiche tecniche per effettuare l’invio telematico da parte dei sostituti d’imposta, dei professionisti abilitati e dei Caf.
Il Modello 730/2025 sarà disponibile ai contribuenti a partire dal prossimo 30 aprile, mentre dovrà essere consegnato entro il 30 settembre 2025: l’operazione può essere effettuata direttamente accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate o appoggiandosi su un professionista abilitato, su un Caf o sul sostituto d’imposta.
I nuovi modelli 730/2025: cosa cambia
L’Agenzia delle Entrate, attraverso il provvedimento n. 114763/2025, ha approvato una serie di modelli per la presentazione della dichiarazione dei redditi nel 2025. Nello specifico hanno ottenuto il via libera:
- il Modello 730/2025, il modello che deve essere impiegato per la dichiarazione semplificata che serve a comunicare i redditi delle persone fisiche – deve essere utilizzato dai contribuenti, anche quando si avvalgono della necessaria assistenza fiscale, che nel corso del 2025 comunicano i redditi prodotti nel 2024;
- il Modello 730-1, che serve ad indicare le opzioni scelte dal contribuente relative alla destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef;
- il Modello 730-2, che serve esclusivamente ai sostituti d’imposta, ai Caf e ai professionisti abilitati e contiene la ricevuta dell’avvenuta consegna della dichiarazione dei redditi da parte del contribuente;
- il Modello 730-3, relativo al prospetto di liquidazione relativa all’assistenza fiscale che viene prestata al contribuente;
- il Modello 730-4 e il Modello 730-4 integrativo, che coinvolgono la comunicazione, la bolla di consegna e la ricevuta del risultato contabile al sostituto d’imposta;
- il bollo per la consegna dei Modelli 730 e 730-1.
In questa sede, naturalmente, ci soffermeremo ad analizzare le novità connesse con il Modello 730/2025.
Arrivano i nuovi quadri M e T
Il quadro M e il quadro T sono due delle novità più importanti che coinvolgono il Modello 730/2025. Servono a dichiarare i redditi soggetti a tassazione separata e imposte sostitutive.
Al loro interno è necessario indicare anche le plusvalenze di natura finanziaria. Sono state aggiornate, inoltre, le agevolazioni per i redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli.
Si amplia la platea degli utilizzatori del Modello 730/2025
Tra le novità più importanti del Modello 730/2025 è la platea dei potenziali utilizzatori, che è stata ampliata.
Può essere utilizzato, infatti, anche per dichiarare dei redditi che in precedenza rientravano all’interno del Modello redditi Persone Fisiche, come, solo per fare un esempio, i redditi soggetti:
- a tassazione separata;
- a imposta sostitutiva;
- a plusvalenze finanziarie.
Gli eventuali redditi assoggettati a tassazione separata, come i rimborsi di oneri portati in detrazione nel corso degli anni precedenti, devono essere indicati all’interno del quadro M e non più nel quadro D.
Tra l’altro sono previsti anche dei cambiamenti negli scaglioni di reddito e delle relative aliquote Irpef, che sono passati da quattro a tre.
Cosa cambia per i redditi dominicali ed agrari
Alcune novità coinvolgono i redditi dominicali ed agrari di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali. Nel 2024 e nel 2025 non concorrono alla formazione del reddito complessivo.
A questo si deve aggiungere che i redditi da locazioni brevi risultano essere assoggettati ad imposta sostitutiva, con una cedolare secca pari al 26% che scende al 21% per gli immobili che sono stati scelti direttamente dal contribuente.
Le novità relative al lavoro dipendente
Alcune novità coinvolgono direttamente i lavoratori impatriati e quanti stanno percependo un reddito da lavoro dipendente prestato all’estero in una zona di frontiera.
I contribuenti che rientrano nelle suddette categorie hanno la possibilità di usufruire di una detrazione (per il periodo d’imposta 2024) che è stata portata a 1.955 euro – in precedenza era 1.880 euro – nel caso in cui il reddito complessivo risulti essere inferiore a 15.000 euro.
Se i lavoratori sono impiegati nel comparto della sicurezza e difesa, la detrazione risulta essere pari a 610,50 euro per quanti avessero percepito un reddito da lavoro dipendente che sia inferiore a 30.208 (dato riferito al 2023).
Arrivano il bonus tredicesima e l’ex bonus Renzi
All’interno del Modello 730/2025 è stato introdotto il bonus tredicesima, nel caso in cui il contribuente percepisca un reddito complessivo inferiore a 28.000 euro, ma è necessario che vengano rispettate alcune condizioni.
Per quanto riguarda, invece, il trattamento integrativo – noto anche come ex bonus Renzi – spetta unicamente se l’imposta lorda che determinata sul reddito da lavoro dipendente risulta essere superiore alla detrazione per lavoro dipendente ridotta di 75 euro.
A partire dal 31 luglio 2024, invece, il lavoro sportivo dilettantistico e professionistico non potrà più generare del reddito assimilato a quello da lavoro autonomo.
Modello 730/2025, rimodulate anche le detrazioni
All’interno del Modello 730/2025 troviamo anche una rimodulazione delle detrazioni per i contribuenti che abbiano un reddito complessivo inferiore a 50.000 euro. Ricordiamo che questi soggetti si vedranno ridurre di 260 euro l’importo dell’imposta lorda.
Tra le voci degne di nota vi è quella relativa al Superbonus: possono essere portate in detrazione le spese sostenute nel 2024. L’agevolazione, pari al 70% dei costi sostenuti, potrà essere rateizzata in 10 rate annuali di pari importo.
Apportate, inoltre, alcune modifiche che si riferiscono alle detrazioni relative all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, per i quali il limite di spesa è fissato in 5.000 euro.
All’interno del nuovo Modello 730/2025 sono state introdotte le detrazioni per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici: in questo caso il limite massimo di spesa risulta essere pari a 5.000 euro.
L’Ivie, ossia l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero, è stata fissata all’1,06%, mentre quella relativa ai prodotti finanziari detenuti in Paesi a regime privilegiato è al 4 per mille.