Cos’è la legge salva suicidi, come cancellare i propri debiti

Un operaio si vede cancellato un debito di 100mila euro con la legge "salva suicidi". Il precedente di Cristina Chiabotto

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 3 Gennaio 2025 13:59

Un debito superiore ai 100mila euro, la disoccupazione e la fine di una relazione hanno ridotto un operaio metalmeccanico dell’hinterland bergamasco sull’orlo del fallimento, al punto da fargli contemplare il suicidio come unica via d’uscita. A metà dicembre, però, una svolta: l’ammissione alla procedura “salva-suicidi”.

Cos’è la Legge Salva Suicidi

La “Legge Salva Suicidi” del 2012, ora integrata nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, offre una via d’uscita a chi si trova intrappolato in una spirale di debiti insostenibili. Questa normativa è dedicata alla composizione della crisi da sovraindebitamento, una condizione in cui individui o piccole imprese non riescono più a far fronte ai propri obblighi finanziari a causa di uno squilibrio tra entrate e uscite. Le procedure previste permettono di ridurre o annullare i debiti in base alle reali possibilità economiche del debitore, salvaguardando il diritto a una vita dignitosa.

Il nome “Legge Salva Suicidi” riflette l’impatto concreto che questa normativa ha avuto su migliaia di persone in difficoltà economica. Per molte famiglie e piccoli imprenditori, rappresenta una vera e propria ancora di salvezza, spesso l’ultima possibilità prima di un collasso finanziario totale.

Le modifiche introdotte nel 2024 hanno reso la procedura della “Legge Salva Suicidi” più accessibile e rapida, grazie a innovazioni che riducono i tempi burocratici e semplificano l’iter di accesso. Ecco le modifiche:

  • Procedure semplificate: I tempi per l’omologazione dei piani di ristrutturazione del debito sono stati drasticamente ridotti, grazie all’istituzione di tribunali specializzati dedicati esclusivamente ai casi di sovraindebitamento.
  • Maggiore tutela per i piccoli debitori: Nuove misure proteggono i beni essenziali, come la prima casa, offrendo maggior sicurezza a consumatori e piccoli imprenditori.
  • Inclusione dei debiti con enti pubblici: È ora possibile ristrutturare anche le pendenze fiscali e contributive, garantendo una gestione più ampia e integrata dei debiti verso l’Erario e altri enti pubblici.

Il caso dell’operaio di Bergamo

Dopo aver perso il lavoro, l’operaio si era ritrovato senza casa, venduta all’asta con un ricavato insufficiente a saldare i debiti accumulati. “Il ricavato non è bastato a coprire gli impegni presi,” ha spiegato al Corriere di Bergamo l’avvocato che lo ha assistito nella procedura per l’ammissione alla Salva Suicidi. Nel 2019, nonostante il peso delle difficoltà psicologiche, l’uomo era riuscito a trovare un nuovo impiego. Tuttavia, meno di due anni dopo, l’azienda lo aveva licenziato per mancanza di lavoro.

“Dopo la disamina della sua situazione – ha spiegato il legale al Corriere – si è capito che c’era la possibilità di ricorrere alla legge varata dal Governo Monti nel 2012 quando c’erano stati diversi piccoli imprenditori che si erano tolti la vita per i debiti”. Il caso dell’operaio bergamasco rientrava tra quelli accettati dalla legge e così è partito l’iter, culminato con la firma del decreto pochi giorni prima di Natale.

Il precedente di Cristina Chiabotto

Un lieto fine simile, racconta il Corriere, è quello della celebre vicenda di Cristina Chiabotto, Miss Italia 2004. Nel 2019, la showgirl, allora 38enne, si avvalse della legge 3/2012 per affrontare un debito di oltre 2,5 milioni di euro con il Fisco, originato da cattivi consigli fiscali ricevuti agli inizi della sua carriera.

In quel caso, il Tribunale di Ivrea autorizzò l’applicazione della normativa, stabilendo la vendita di tre negozi, per un valore complessivo di 241mila euro, e l’obbligo per la Chiabotto di versare 9mila euro all’anno al Fisco fino a coprire l’importo restante. “Ho la coscienza a posto e voglio pagare tutto ciò che devo,” dichiarò all’epoca la showgirl.