Riuscire ad ottenere l’esenzione Imu per il 2024, nel caso in cui gli immobili siano stati occupati abusivamente, significa riuscire ad accedere ad un’importante agevolazione, che permette di non versare l’imposta nel momento in cui gli immobili sono non fruibili e sono privi di redditività.
Questa particolare esenzione Imu è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 ed è stata aggiornata con le disposizioni per il 2024. Può essere applicata solo a determinate condizioni ed è necessario, per ottenerla, seguire le modalità di dichiarazione previste.
Vediamo come si devono muovere i contribuenti per poter accedere all’esenzione Imu nel caso in cui gli immobili non siano fruibili perché occupati abusivamente.
Indice
Esenzione Imu per le case occupate
Per il periodo d’imposta 2024 è possibile chiedere l’esenzione Imu per gli immobili che risultano non disponibili, perché sono stati occupati abusivamente. È necessario però, che sia stata presentata una denuncia all’autorità giudiziaria. L’agevolazione viene rilasciata perché la normativa stabilisce che gli edifici che non generano reddito o che – per determinati motivi – non possono essere utilizzati in modo legittimo beneficiano dell’esenzione Imu.
Le regole da seguire dai soggetti che si trovano in questa situazione è l’articolo 1, comma 759 della Legge n. 160/2019, che delinea in modo preciso gli aventi diritto e i requisiti per potervi accedere.
I requisiti per ottenerla
L’accesso all’esenzione Imu è condizionato dal possesso di alcuni requisiti. Il proprietario deve necessariamente:
- presentare una formale denuncia alle autorità competenti, attraverso la quale si attesti che l’immobile è stato occupato abusivamente;
- fornire una garanzia che l’immobile risulti effettivamente inutilizzabile e che, soprattutto, non produca un reddito proprio a causa dell’occupazione;
- all’interno del modello dichiarazione Imu inserire tutti i dati richiesti. La documentazione deve essere trasmessa in modalità telematica.
È importante sottolineare che la semplice denuncia alle autorità competenti non è sufficiente per ottenere l’esenzione, che diventa valida solo e soltanto dopo la presentazione della dichiarazione Imu.
Denuncia di un immobile occupato, come si fa
Il primo passo – e, sicuramente, più importante – per poter fruire dell’esenzione Imu su un immobile occupato è presentare la denuncia presso le autorità competenti. Per riuscire a riottener era proprietà dell’immobile, il proprietario ha alcune soluzioni a cui ricorrere:
- sporgere una querela per reato di invasione di terreni o di edifici ai sensi dell’articolo 633 del Codice Penale o di violazione di domicilio ai sensi dell’articolo 614, secondo comma, del Codice Penale;
- rivolgersi al Tribunale per promuovere un’azione per la reintegra del possesso;
- agire con un’azione di rivendicazione.
Una soluzione non esclude automaticamente l’altra: il proprietario può avviarle contemporaneamente. Per poter accedere all’esenzione Imu, comunque vada, è sufficiente procedere con il primo dei tre punti che abbiamo menzionato in precedenza.
Immobile occupato abusivamente
Per riuscire ad ottenere l’esenzione Imu è importante presentare una denuncia alle autorità competenti: è necessario farlo nel momento in cui ci si accorge che una proprietà è stata occupata abusivamente.
L’operazione è indispensabile perché permette di avviare le necessarie indagini da parte delle autorità. E, in un secondo momento, procedere all’eventuale rinvio a giudizio dell’occupante, contro il quale il giudice potrà comminare, a seconda dei casi, una sanzione o una pena.
La denuncia, però, non permette di ottenere il rilascio dell’immobile occupato. Il procedimento non permette al giudice di ordinare all’occupante di rilasciare l’immobile in favore del legittimo proprietario.
Reintegrazione per il rilascio dell’immobile occupato
Se da un lato quanto abbiamo visto fino a questo momento è sufficiente per riuscire ad ottenere l’esenzione Imu per gli immobili occupati, dall’altro non basta per riuscire a rientrare in possesso dello stesso.
Il passo successivo da compiere è ottenere la restituzione dell’immobile occupato abusivamente: per ottenerlo è necessario presentare un’azione di reintegrazione, che deve essere avviata entro un anno dall’occupazione. Per riuscire ad ottenere una sentenza di reintegra del possesso è necessario dimostrare che prima dell’occupazione si era in possesso del bene occupato: stiamo parlando di possesso, non di proprietà. Questo significa che l’istanza può essere inoltrata anche dal possessore legittimo, non solo dal proprietario.
Dopo aver ottenuto la sentenza di reintegra del possesso, se l’occupante si rifiuta di lasciare libero l’immobile, sarà possibile rivolgersi ad un ufficiale giudiziario il quale, eventualmente con il supporto delle forze dell’ordine, potrà far sgomberare l’immobile.
Dichiarazione Imu per le case occupate
Operazione importante per riuscire ad ottenere l’esenzione è la compilazione del modello di dichiarazione Imu, che deve essere compilato rispettando le istruzioni fornite di direttamente dal Ministero delle Finanze. I campi a cui prestare attenzione sono all’interno del Quadro A, che è quello riservato all’esenzione Imu:
- campo 15: al suo interno deve essere indicato il numero 1. Serve a specificare l’esenzione dovuta alla non disponibilità dell’immobile;
- campo 22: si riferisce alla fattispecie giuridica che ha, sostanzialmente, determinato l’occupazione, come per esempio una violazione di domicilio o invasione;
- campo 23 e 24: rappresentano l’autorità presso cui è stata presentata la denuncia e la data della stessa.
È importante non commettere degli errori nella compilazione del documento perché si potrebbe rischiare di perdere l’esenzione Imu per il periodo d’imposta.
La scadenza per l’invio telematico della dichiarazione Imu relativa ad immobili che sono stati occupati nel periodo d’imposta 2024 è il 30 giugno 2025. Ricordiamo che anche quanti l’avessero già presentata in precedenza per il periodo precedente e la situazione nel frattempo non è cambiata la devono ripresentare nuovamente.
La comunicazione con il Comune destinatario
Per ottenere l’esenzione Imu è necessario indicare all’interno della dichiarazione il Comune destinatario, perché le competenze relative agli immobili sono gestire a livello comunale. Fornire dettagli precisi serve all’ente per poter monitorare quali siano gli immobili esonerati dall’imposta e verificare che le dichiarazioni rispettino la normativa in vigore.
Ricordiamo che i Comuni hanno la facoltà di verificare l’effettiva sussistenza delle condizioni che hanno determinato l’esonero Imu. Nel caso che le informazioni comunicate siano mendaci o inesatte, l’esenzione viene revocata e l’ente può richiedere il pagamento delle imposte arretrate.