Dichiarazione dei redditi 2024, online 13 guide sulle agevolazioni di quest’anno

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito 13 guide in vista della Dichiarazione dei redditi 2024, con focus su una vasta serie di argomenti

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione la raccolta “Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2024” nella sezione L’Agenzia informa del proprio sito ufficiale. Questa raccolta, suddivisa in 13 mini-fascicoli, è progettata per facilitare la consultazione e può essere navigata e scaricata singolarmente, trattando temi specifici legati alla dichiarazione dei redditi.

Per trovare la pagina dedicata, è sufficiente andare nella pagina principale del motore di ricerca e digitare “agevolazioni dichiarazione 2024”: quello dell’Agenzia delle Entrate sarà il primo risultato.

I principali temi trattati nelle guide

Le guide sulla dichiarazione dei redditi per il 2024 coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui aspetti generali, spese sanitarie, interessi passivi sui mutui, spese per l’istruzione, erogazioni liberali, premi assicurativi, contributi previdenziali e assistenziali, oltre ad altre detrazioni e deduzioni.

Sono inclusi anche crediti d’imposta, recupero del patrimonio edilizio, riqualificazione energetica, bonus mobili ed elettrodomestici e il Superbonus. Ogni guida affronta anche gli obblighi di produzione documentale, specificando i documenti necessari che i contribuenti devono presentare ai Centri di assistenza fiscale (Caf) o ai professionisti abilitati.

Chiarimenti su visto di conformità e altri oneri

La raccolta fornisce risposte dettagliate su varie questioni, tra cui il visto di conformità, i redditi e le ritenute certificate dai sostituti d’imposta, e gli oneri e le spese che danno diritto a detrazioni dall’imposta lorda nel Quadro E del modello 730/2024. Sono inclusi chiarimenti sugli oneri e le spese che permettono una deduzione dal reddito complessivo, i crediti d’imposta e le detrazioni pluriennali relative agli immobili, come il recupero del patrimonio edilizio, il Sisma bonus, il bonus verde, il bonus facciate, l’Ecobonus e il Superbonus.

Indicazioni per contribuenti e professionisti

Le guide rappresentano un manuale operativo per cittadini, Caf e professionisti, fungendo anche da riferimento per gli uffici delle Entrate nelle attività di controllo formale delle dichiarazioni.

Sono incluse le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate con diverse circolari, aggiornate con le novità normative per l’anno d’imposta 2023. I chiarimenti si basano su documenti di prassi attuali e risposte ai quesiti posti dai contribuenti e dai professionisti.

Focus sulla documentazione necessaria

Una particolare attenzione è dedicata all’elencazione della documentazione che i contribuenti devono produrre, comprese le dichiarazioni sostitutive. I centri di assistenza fiscale o i professionisti abilitati devono verificare e conservare questi documenti prima di apporre il visto di conformità. Solo i documenti specificatamente previsti possono essere richiesti in sede di controllo documentale, salvo casi non contemplati.

Elenco delle dichiarazioni

Per facilitare l’operato di addetti e cittadini, il manuale include un elenco esemplificativo delle dichiarazioni che possono essere presentate per attestare le condizioni soggettive rilevanti ai fini del riconoscimento di oneri deducibili, detraibili o crediti d’imposta.

Controlli e bonus edilizi

L’Agenzia delle Entrate mantiene il potere di controllo nei confronti dei contribuenti riguardo ai requisiti soggettivi di accesso alle diverse agevolazioni fiscali. Viene fornito un elenco esemplificativo delle dichiarazioni che possono essere rese dal contribuente per attestare le condizioni rilevanti ai fini del riconoscimento di oneri deducibili, detraibili o crediti d’imposta.

Per quanto riguarda i bonus edilizi, l’Agenzia delle Entrate precisa di non avere competenze nell’interpretazione della normativa edilizia né nella valutazione delle conseguenze derivanti da un eventuale disallineamento tra le leggi regionali e il Testo unico dell’edilizia.