Social bonus, online la piattaforma: come fare domanda

Al via le domande per il credito d'imposta sulle donazioni devolute agli enti del Terzo settore e legati a progetti di attività no profit di interesse generale

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Il ministero del Lavoro ha lanciato la piattaforma per l’invio delle richieste del cosiddetto ‘social bonus’, il credito di imposta pari al 65% delle elargizioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche a enti del Terzo Settore e del 50% se i donatori sono enti o società. Tramite il portale dedicato le aziende destinatarie dell’agevolazione devono inviare entro il 15 settembre i progetti di recupero e riqualificazione di beni pubblici non utilizzati, oppure confiscati alla criminalità organizzata, legati allo svolgimento di attività di interesse generale con modalità no profit.

Il social bonus

Secondo quanto previsto dall’articolo 81 del Codice del Terzo Settore, il ‘social bonus’ è rivolto agli enti che comunicano trimestralmente al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’ammontare delle donazioni ricevute nel trimestre di riferimento per la realizzazione di progetti di manutenzione, protezione e restauro di strutture pubbliche inutilizzate e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata che sono stati loro assegnati per lo svolgimento di attività non commerciali.

Gli enti del Terzo Settore possono presentare i progetti entro tre finestre ogni anno, individuate nelle date del 15 gennaio, 15 maggio e 15 settembre.

Come comunicato dal Ministero, per ottenere il credito d’imposta le aziende devono inviare la richiesta attraverso il portale dedicato, compilare il format “allegando la modulistica adottata con Decreto del Direttore Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese e del Direttore Generale dell’Innovazione Tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione n. 118 del 7 luglio 2023, ai sensi dell’art. 8, comma 3”.

Per accedere è necessario collegarsi al portale Servizi Lavoro ed eseguire l’accesso tramite SPID o CIE, inserendo i seguenti dati:

  • anagrafica ente proponente;
  • enti partner;
  • bene oggetto del progetto;
  • progetto di recupero;
  • allegati;
  • requisiti di partecipazione;
  • dichiarazioni;
  • dati d’invio.

I richiedenti devono inoltre dare comunicazione sul proprio sito web istituzionale dell’ammontare, della destinazione e dell’utilizzo delle elargizioni liberali ricevute. Le stesse informazioni devono essere rintracciabili tramite l’apposito portale gestito dal ministero del Lavoro, in cui ai soggetti destinatari delle erogazioni liberali sono associate tutte le informazioni relative allo stato di conservazione del bene, gli interventi di ristrutturazione o riqualificazione eventualmente in atto, i fondi pubblici assegnati per l’anno in corso, l’ente responsabile del bene, nonché le informazioni relative alla fruizione.

L’erogazione

Inviata la domanda il ‘social bonus’ viene erogato in seguito all’adempito di tutte le condizioni e viene erogato in più annualità.

Il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15 per cento del reddito imponibile ed ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo.

Per i titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione attraverso il modello F24, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata effettuata la donazione (qui l’approfondimento sul Social bonus e come ottenerlo).