I bonus da chiedere in estate: dalle zanzariere al centro estivo

Tutti i bonus da richiedere in estate: condizionatori, zanzariere, centri estivi e decontribuzioni

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Molti bonus possono essere richiesti per necessità specifiche della stagione estiva. Con l’arrivo del caldo, molto persone decidono di installare zanzariere o condizionatori in modo da migliorare la qualità di vita in casa. Per entrambe queste soluzioni, come per le tende da sole, esistono norme che permettono di ottenere sconti fiscali e vantaggi in fattura.

Altri bonus sono invece legati a servizi o lavori tipici del periodo estivo. I lavoratori stagionali ad esempio possono beneficiare di una detassazione delle proprie retribuzioni in alcuni determinati casi, per ottenere un netto maggiore a partire dallo stesso stipendio lordo. I genitori in difficoltà invece hanno la possibilità di richiedere un bonus per ridurre il costo del centro estivo per i propri figli.

Tutti i bonus per l’installazione di un condizionatore in casa

Installare un condizionatore all’interno della propria abitazione sta diventando una necessità per moltissimi italiani. Il 2023 e l’inizio del 2024 sono stati segnati da una serie di mesi in cui le temperature medie globali hanno raggiunto nuovi record continuamente. Le lunghe ondate di calore estive stanno diventando sempre più frequenti e quindi in molti stanno realizzando che un impianto di aria condizionata è necessario quasi quanto lo è quello di riscaldamento.

Esistono diversi bonus che possono permettere a chi vuole installare un sistema di aria condizionata di risparmiare tra il 50% e il 65% sulla spesa tramite vantaggi fiscali. Tutti questi vantaggi sono però legati a diverse condizioni da rispettare per quanto riguarda le caratteristiche dell’impianto stesso. Quella principale è che il condizionatore deve essere dotato di una pompa di calore per poterlo utilizzare anche come riscaldamento invernale.

La ragione di questo limite è che i riscaldamenti a pompa di calore, che combinano l’energia proveniente dalla temperatura esterna e quella dell’elettricità per riscaldare aria o acqua, sono molto più efficienti di quelli a gas. Lo Stato quindi asseconda il passaggio a questo tipo di impianti, che inoltre riduce l’inquinamento derivato dalle caldaie a metano nelle città, dove in inverno l’aria raggiunge livelli critici di polveri sottili anche a causa di queste emissioni.

Una volta soddisfatto questo prerequisito, si aprono due possibilità per chi decide di installare un impianto di condizionamento dell’aria con pompa di calore. La prima è quella di affiancare il condizionatore a una caldaia a gas. Per questa opzione si può ottenere un bonus del 50% in sconti fiscali. Se invece si rottama la propria caldaia affidandosi interamente a una pompa di calore per il riscaldamento della propria abitazione, si può ottenere l’ecobonus che arriva fino al 65%.

I due bonus hanno anche due modalità di accesso diverse. Per quello al 50% non bisogna effettuare alcuna comunicazione. Basta essere in possesso delle fatture di installazione e acquisto del condizionatore e pagare tramite un bonifico. La detrazione sarà disponibile nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno. In caso invece si possa accedere all’ecobonus, è necessario presentare la pratica all’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

Gli altri bonus estate per la casa: tende da sole e zanzariere

Quelli sui condizionatori non sono gli unici bonus a disposizione di chi vuole migliorare la propria abitazione in vista dell’estate. Anche per quanto riguarda interventi di minore impatto, come l’installazione di zanzariere e tende da sole, esistono vantaggi che permettono di risparmiare tramite sconti fiscali. Anche in questo caso però esistono numerosi requisiti da rispettare per poter ottenere questi bonus.

Per quanto riguarda le zanzariere, ottenere uno sconto fiscale è abbastanza complesso. È infatti necessario associare l’installazione a un intervento che disponga dell’ecobonus. Solo in questo caso, si può ottenere uno sconto fiscale del 50%, fino ad arrivare a un tetto massimo di spesa di 60mila euro. Questo non è però l’unico prerequisito necessario all’ottenimento di questo vantaggio. Le zanzariere devono infatti avere alcune caratteristiche precise, su tutte un’efficienza nella schermatura della luce solare, misurata tramite il parametro Gtot, inferiore a 0,35. Devono inoltre essere stabili e non rimovibili facilmente, meglio se integrate direttamente all’interno dell’infisso.

Modalità del tutto simili a quelle che permettono di ottenere l’ecobonus al 50% per le zanzariere, consentono di ottenere lo stesso vantaggio fiscale in caso di installazione di tende da sole o altri dispositivi simili. Sono inclusi in queste agevolazioni gli interventi per l’installazione non soltanto di tende da sole, ma anche di persiane, veneziane e frangisole a chiusura esterna. Si deve però sempre trattare di strutture fisse e certificate.

La detassazione dei lavoratori stagionali e il bonus per il  centro estivo

I bonus disponibili in estate non includono però esclusivamente interventi per difendere la propria casa dal caldo o dagli insetti. Lo Stato mette infatti a disposizione anche vantaggi per chi è costretto, per la natura del proprio impiego, a lavorare durante la stagione estiva. Si tratta dei lavoratori stagionali, che grazie a una norma specifica possono ottenere una detassazione pari al 15% per quanto riguarda i compensi ottenuti per le ore di lavoro notturne e per gli straordinari.

Si tratta di una norma che è stata studiata soprattutto per aiutare il settore alberghiero e della ristorazione. D’estate si registra infatti il periodo di maggiore attività per le strutture ricettive, a spesso a causa della bassa competitività dei salari, manca il personale per soddisfare le esigenze dei clienti. Lo Stato spera che queste agevolazioni possano portare una maggiore partecipazione della forza lavoro in questo settore sempre più cruciale per l’economia del Paese.

Un altro problema per molte persone in estate sono le lunghe vacanze della scuola. L’assenza di strutture all’altezza costringe il sistema italiano a chiudere per un periodo di tre mesi nei quali i genitori con figli devono trovare un’alternativa per quanto riguarda la cura dei bambini durante la giornata. Molti si affidano ai centri estivi organizzati anche da strutture pubbliche, ma hanno comunque un costo significativo.

L’Inps (Istituto nazionale di previdenza sociale) però rimborsa fino a 100 euro della retta da pagare per i dipendenti pubblici o i pensionati iscritti alla gestione da dipendente pubblico con un figlio tra i 3 e i 14 anni iscritto a uno di questi centri. Se il centro estivo è di natura sportiva invece, il bonus sale al 19% della retta totale.