Bonus idrico 2024 integrativo, come fare domanda

Cos'è il bonus idrico integrativo e in che modo è possibile ottenerlo: ecco cosa sapere per riuscire a ottenere un aiuto sociale extra

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il mondo degli aiuti economici dallo Stato è molto vasto e può risultare complesso. Per questo è utile fare chiarezza su alcuni temi, come il bonus idrico integrativo per il 2024. Ecco nel dettaglio di cosa si tratta, a chi spetta e soprattutto come presentare la propria domanda in maniera corretta.

Cos’è il bonus idrico integrativo

Il bonus idrico integrativo è un sostegno economico garantito dallo Stato a quei soggetti che vivono in condizioni di particolare svantaggio economico. Si richiedono degli specifici requisiti, come il rientro in una data soglia Isee ad esempio.

È però importante sottolineare come il regolamento di attuazione sia demandato alle varie autorità idriche regionali e locali. Ciò si traduce in una garanzia di differenziazioni sul territorio nazionale. Un discorso che vale anche per le modalità di richiesta. I modi della domanda possono essere differenti in alcuni aspetti a seconda dell’area di residenza. È tutto infatti di competenza diretta delle amministrazioni comunali.

Si parla di integrazione perché è di fatto un aiuto extra. Un fondo economico che si aggiunge a quello stanziato per il bonus sociale nazionale, legato alla fornitura dell’acqua. Alla base c’è un fondo di solidarietà, che ripartisce le risorse messe a disposizione dal governo di Giorgia Meloni tra i vari territori.

Come fare domanda

Il bonus idrico integrativo è dunque un sostegno extra, se vogliamo, per il quale non esistono automatismi. Non c’è alcun calcolo di sistema, con ripartizione del dovuto. Occorre presentare una domanda attraverso gli sportelli fisici dedicati dell’ente territoriale che si occupa della gestione del bonus.

Al tempo stesso è possibile anche sbrigare l’intera pratica online, facendo riferimento al portale dell’ente citato. La scadenza per presentare la domanda è il 30 maggio 2024 ma il calendario può variare. Come detto, infatti, la gestione è locale. Il proprio ente di riferimento potrebbe prevedere tempistiche meno stringenti.

Alla domanda si richiede di allegare i seguenti documenti:

  • Documento di identità in corso di validità;
  • Copia della bolletta relativa all’utenza per la quale si richiede il bonus;
  • Copia del modello Isee ordinario, in corso di validità al momento della presentazione della domanda.

A chi spetta il bonus idrico integrativo: quanto vale

Il primo requisito da rispettare è ovviamente l’attivazione di un’utenza idrica diretta. L’intestatario del contratto deve avere la residenza anagrafica presso l’indirizzo di fornitura. È possibile però fare richiesta anche per un’utenza indiretta. In questo caso la residenza anagrafica coincide con l’indirizzo della fornitura condominiale.

I requisiti più importanti sono però, ovviamente, quelli economici. Trattandosi infatti di un bonus aggiuntivo a quello già previsto, si richiede di dimostrare un “disagio economico e sociale”. I parametri sono fissati direttamente dal Comune di appartenenza.

Passando infine all’aspetto economico, ciò che possiamo fare è fornire degli esempi, considerando come ogni singolo territorio possa modificare i dettami dell’erogazione. Proponiamo il caso della Sardegna, dal momento che in questa Regione si prevede un unico corso d’azione da parte di Abbanoa:

  • 25 euro per ogni singolo componente di un nucleo familiare con Isee ordinario inferiore a 9.000 euro;
  • 20 euro per ogni singolo componente di un nucleo familiare con Isee ordinario compreso tra 9.000 e 20.000 euro.