Detrazioni fiscali 730 per lo sport, la proposta al vaglio del Senato

Il Senato propone di rendere detraibili le spese sportive, trattando lo sport come un "farmaco" per promuovere la salute e il benessere

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

L’esercizio fisico è considerato fondamentale per la salute e il benessere di ogni persona. Per questo motivo, il Senato italiano ha presentato una nuova proposta di legge che mira a rendere lo sport un “farmaco” da prescrivere e a renderlo fiscalmente detraibile. Una proposta interessante che consentirebbe non solo di risparmiare ma anche di avvicinare più persone alle discipline sportive.

La proposta di legge per detrarre lo sport

La proposta di legge, firmata da Daniela Sbrollini di Italia Viva e sottoscritta da tutti i partiti della X Commissione del Senato, mira a promuovere l’inclusione dello sport nelle ricette mediche. Questa proposta potrebbe incentivare l’esercizio fisico rendendo le spese per l’attività sportiva detraibili attraverso il modello 730, permettendo alle famiglie di recuperare una parte degli investimenti. La Sbrollini, vicepresidente della Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, afferma che lo sport è “un farmaco che non ha controindicazioni e fa bene a tutte le età”.

Il disegno di legge si pone l’obiettivo di spingere i cittadini a dedicarsi più attivamente all’esercizio fisico. Grazie alle detrazioni fiscali, si spera che le famiglie italiane siano più motivate a investire tempo e risorse in attività che migliorano la salute e la qualità della vita. “La speranza è che, recuperando attraverso il 730 parte dell’investimento, le persone siano incentivate a impegnarsi in attività positive per la propria salute”, sottolinea Sbrollini.

L’importanza dell’attività fisica per la salute pubblica

Nonostante l’importanza riconosciuta dell’attività fisica per la salute pubblica, molti cittadini europei rimangono inattivi. I dati dell’Eurobarometro indicano che il 45% degli europei non pratica mai sport o esercizio fisico, e un terzo della popolazione svolge attività fisica insufficiente. Queste statistiche evidenziano una necessità urgente di promuovere lo sport come parte integrante della vita quotidiana.

La senatrice Sbrollini, che è anche presidente dell’Intergruppo Parlamentare Obesità, Diabete e Malattie Croniche non Trasmissibili, ha citato un rapporto congiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) intitolato “Step up! Affrontare il peso dell’insufficiente attività fisica in Europa”. Secondo il rapporto, incrementando l’attività fisica a 150 minuti a settimana, si potrebbero prevenire in Europa 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili entro il 2050. Questo include 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, 1 milione di casi di diabete di tipo 2 e oltre 400.000 casi di vari tumori.

Il costo economico dell’inattività fisica

In Italia, il costo economico associato all’inattività fisica è stimato a 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni. La necessità di una legislazione che consenta di prescrivere l’esercizio fisico come un vero e proprio farmaco è dunque cruciale. Sbrollini afferma che “lo sport è uno strumento per investire sul miglioramento del Paese”.

Detrazioni Irpef per le spese sportive dei figli

Per quanto riguarda lo sport, comunque, c’è la possibilità di detrarre le spese sportive dei figli. Con l’inclusione nel modello 730/2024, i genitori possono ottenere uno sconto Irpef del 19% sulle spese sportive, calcolato su un massimo di 210 euro per figlio, con un risparmio di circa 40 euro. Questa agevolazione si applica ai costi sostenuti per l’iscrizione e l’abbonamento a palestre, piscine, associazioni sportive e altre strutture che offrono attività sportive dilettantistiche.