La Carta del docente è tornata operativa da martedì 19 novembre 2025, dopo settimane di incertezze e proteste.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha deciso di anticipare l’accesso alla misura, consentendo ai docenti interessati di utilizzare i fondi residui dell’anno scolastico 2024/2025 e le somme riconosciute a seguito di sentenze favorevoli. Per la nuova Carta del docente 2025/2026, invece, sarà necessario attendere gennaio.
Indice
Carta del docente, piattaforma attiva
La riapertura della Carta del docente avviene mentre è ancora in corso l’attuazione delle nuove disposizioni introdotte dal Decreto-Legge 127/2025, convertito nella Legge 164/2025. La normativa, dunque, è in piena evoluzione.
Nelle prime ore del rilascio, la piattaforma è risultata fortemente congestionata, con utenti che hanno segnalato tempi medi di attesa di circa 10 minuti. Una volta effettuato l’accesso, si dispone di una finestra operativa di 30 minuti per generare i buoni e completare le procedure. Il Ministero invita i docenti a non effettuare più tentativi simultanei e a completare le operazioni nel tempo concesso.
Carta del docente, chi può utilizzare i residui 2024/25
Rientrano tra i beneficiari della riapertura:
- docenti di ruolo;
- docenti con contratto al 31 agosto 2025 che abbiano ricevuto i 500 euro a giugno;
- docenti che hanno ottenuto sentenze favorevoli, nel rispetto del limite temporale dell’annualità successiva all’accredito.
Una delle novità riguarda la gestione delle sentenze: è stato attivato un nuovo sistema per l’invio delle richieste collegate ai riconoscimenti giudiziali. La modifica si applica solo alle nuove trasmissioni; chi aveva già presentato documentazione al Ministero non deve effettuare ulteriori passaggi.
Nuova Carta del docente 2025/2026 da gennaio, a chi spetta
Per quanto riguarda il nuovo anno scolastico, i fondi saranno caricati a partire da gennaio 2026. La riattivazione sarà subordinata all’adozione del decreto attuativo che dovrà recepire tutte le novità previste dalla normativa del 2025.
Il bonus sarà riconosciuto a:
- docenti a tempo indeterminato, inclusi i neoimmessi e i part-time;
- docenti dichiarati inidonei (art. 514 del D.Lgs. 297/1994);
- docenti in comando, distacco, fuori ruolo o comunque utilizzati;
- docenti in servizio all’estero e nelle scuole militari;
- docenti con contratto al 31 agosto 2026 o al 30 giugno 2026, anche con orario ridotto;
- personale educativo;
- beneficiari di sentenze favorevoli.
Un passaggio chiave riguarda il nuovo assetto finanziario: l’importo non sarà più automaticamente pari a 500 euro, ma rappresenterà un tetto massimo. Il valore effettivo sarà definito annualmente in base al numero totale dei beneficiari.
E le recenti norme introdotte dal Decreto Maturità prevedono ulteriori ampliamenti della platea e nuove limitazioni nell’acquisto di hardware e software, consentiti solo una volta ogni quattro anni, oltre alla possibilità di impiegare i voucher per spese di trasporto.
Cosa si può acquistare con la Carta del docente
La Carta del docente può essere utilizzata per:
- libri, testi e riviste, anche in formato digitale;
- hardware e software;
- corsi di aggiornamento e qualificazione professionale erogati da enti accreditati;
- corsi universitari (laurea, magistrale, specialistica, a ciclo unico), master e percorsi post lauream attinenti al profilo professionale;
- biglietti per teatri, cinema, musei, mostre, eventi culturali e spettacoli dal vivo;
- iniziative coerenti con il PTOF delle scuole e con il Piano nazionale di formazione.
La posizione dei sindacati
La decisione di anticipare la riattivazione è stata accolta con favore dai sindacati, in particolare dalla Gilda degli Insegnanti, che nelle ultime settimane aveva insistito per un intervento immediato.
Il coordinatore nazionale, Vito Carlo Castellana, ha parlato di “un traguardo per tutto il corpo docente”, come riporta Sky TG24. Vengono però rilanciate anche altre priorità: mantenere il valore del bonus a 500 euro, estenderne la validità per un anno solare e procedere a un adeguamento dell’importo all’inflazione.