C’è una data di scadenza di cui tener conto assolutamente per tutti i percettori dell’assegno unico. La somma ottenuta rischia infatti d’essere decurtata alla fine di febbraio. Si richiede la presentazione di una Dichiarazione sostitutiva unica aggiornata. Le conseguenze le riportiamo di seguito nel dettaglio.
Assegno unico, scadenza
Aver ottenuto un bonus fiscale non vuol dire poter dimenticare di colpo ogni scadenza, non restando aggiornati su potenziali cambiamenti. I percettori rischiano infatti di ritrovarsi a ricevere un pagamento minimo, pari a 57 euro.
Ciò riguarda coloro che, superata la soglia del 29 febbraio, non avranno ancora presentato il nuovo modello Isee aggiornato. Un promemoria importante, a pochi giorni da quella che è la prima finestra di scadenze per il sostegno garantito come contributo per i figli a carico. Fortunatamente, però, non si tratta dell’ultima spiaggia.
Esiste infatti una seconda chance, che consente ai cittadini in ritardo di mettersi in regola. Potenzialmente, si avrà modo di inviare la Dichiarazione Sostitutiva Unica entro il 30 giugno 2024. Qualora si rispetti questa seconda data, che diventa cruciale ai fini del bonus, si riceverà un adeguamento degli importi già erogati nei precedenti mesi del 2024, con calcolo a partire dal mese di marzo.
Come aggiornare il modello Isee
Il modello Isee è l’indicatore della propria situazione economica. Ha una valenza annuale e quello relativo al 2023 è di fatto scaduto a dicembre scorso. Chiunque riceva benefici di ogni sorta, che in fase di richiesta hanno previsto la presentazione di tale modulo, deve richiederne la versione aggiornata all’anno corrente.
Come detto, mancano pochi giorni per evitare di ricevere la quota minima. È importante, dunque, ottenere il modulo nel minor tempo possibile. Per abbreviare le attese, si può presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica in modalità precompilata. Esiste infatti un apposito servizio digitale, di cui poter approfittare sul Portale unico Isee. Tutto ciò agevola la compilazione e la semplifica in maniera evidente, condividendo le informazioni fornite da Agenzia delle Entrate e Inps.
Assegno unico, informazioni utili
La data di scadenza indicata, dunque, non prevede il decadimento del bonus. Dal 2023 è infatti attivo il rinnovo automatico della domanda, per chi già beneficia dell’assegno unico. L’erogazione avviene in maniera automatica ai già beneficiari, tenuti però a comunicare all’Inps eventuali variazioni. Ecco esattamente a cosa serve la presentazione del nuovo modello Isee 2024.
Questo bonus è rivolto alle famiglie con figli a carico. Lo si attribuisce singolarmente fino al compimento dei 21 anni e senza limitazioni d’età per i figli affetti da disabilità.
Esistono però delle condizioni da rispettare. È necessario poter dimostrare che tutti i figli che garantiscono l’ottenimento del bonus frequentino un istituto scolastico o, in alternativa, un corso professionale. Considerando la fascia d’età alquanto ampia, coprendo fino ai 21 anni d’età, sarà accettato anche un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito al di sotto degli 8.000 euro annui.
Per quanto concerne i genitori, invece, sono comprese tutte le categorie di lavoratori, dai dipendenti agli autonomi, fino ai disoccupati e pensionati. L’assegno va da un minimo di 57 euro, per chi ha un Isee oltre 45.574,96 euro, a un massimo di 199,4 euro per chi ha un reddito fino a 17.090,61 euro.