Il presidente dell’Argentina Javier Milei ha condiviso sul proprio profilo X un progetto di sviluppo di una criptovaluta chiamata Libra. Poco dopo la pubblicazione del suo post, però, il valore del token è crollato. Cinque persone hanno guadagnato circa 90 milioni di euro, mentre altre 40mila hanno perso tutti i soldi investiti.
Le opposizioni hanno accusato il presidente di aver preso parte a una truffa e di aver violato il codice etico dei funzionari statali. In parlamento è stata presentata una procedura di impeachment. Milei si è difeso dicendo di essere completamente estraneo al progetto e di averlo promosso solo perché lo riteneva valido.
Il crollo della criptovaluta Libra
Libra (nome ufficiale sulla blockchain $Libra) è una criptovaluta sviluppata dalla società Kip Protocol, fondata da Julian Peh cittadino argentino e di Singapore. A ottobre, Peh incontrò Milei, con cui discusse di alcuni possibili investimenti in Argentina. Libra era nata come meme coin, un tipo di criptovaluta (o meglio criptoasset) che utilizza un fenomeno culturale di solito diffuso su internet per farsi pubblicità.
In questo caso, il fenomeno culturale era uno dei motti più utilizzati da Javier Milei, “Viva la libertad”, che era anche il nome dell’intero progetto. Lo stesso post di Milei, che ha diffuso la criptovaluta, si concludeva con questa esclamazione. Poco dopo la pubblicazione del post, il valore di Libra è cresciuto da pochi centesimi di dollaro a più di 4 dollari. In quel momento, i cinque grandi portafogli che controllavano l’80% dei token hanno venduto tutto, facendo crollare il prezzo della criptovaluta. Un Libra vale ora 0,0017 euro.
Milei si è difeso dicendo di essere in buona fede, ma di aver sbagliato. Ha poi paragonato l’acquisto di Libra ad andare al casinò, dicendo che le persone che hanno perso i propri risparmi non possono lamentarsi. Le opposizioni, però, gridano alla truffa e alcuni esperti hanno paragonato Libra a un rug pull.
Cos’è un rug pull
Rug pull è un’espressione inglese che significa “tirare il tappeto” e richiama l’immagine di una persona che, sfilando il tappeto da sotto i piedi di un’altra, la fa cadere a terra. È però anche il nome di una truffa, che segue uno schema molto preciso. Il truffatore deve avere una grande quantità di un asset di poco valore e deve creare artificialmente un mercato per quell’asset. Surriscaldando il mercato, la domanda aumenta e i valore dell’asset cresce. Una volta raggiunta la capitalizzazione voluta, il truffatore vende tutto, facendo crollare il valore a zero.
Si tratta di una truffa molto diffusa nel mondo delle criptovalute. Un’azienda crea un token, lo fa pubblicizzare spesso a un personaggio famoso, che può essere o no consapevole della truffa. Mette quindi in vendita una percentuale dei token, che crescono di valore grazie alla notorietà raggiunta attraverso la pubblicità.
Quando il valore totale soddisfa i truffatori, questi vendono all’improvviso tutti i token che avevano nei propri portafogli e che avevano tenuto nascosti. In questo modo riescono a ricavare enormi quantità di denaro, lasciando migliaia di persone con in mano soltanto un token privo di valore.