Secondo le ultime stime riportate dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori (O.N.F.), fare colazione al bar costerà di più. Si registra infatti una variazione dei prezzi in aumento di circa il 4% per caffè, cappuccino e cornetto.
L’O.N.F. ha monitorato nello specifico il costo dei principali prodotti da colazione/spuntino/pausa al bar, confrontandoli con quelli registrati lo scorso anno. Vediamo quello che è emerso.
Di quanto sono aumentati i prezzi di caffè, cappuccino e cornetto al bar
I dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori hanno registrato nel 2024 una serie di rincari, per quanto riguarda nello specifico i bar, che hanno determinato l’aumento dei prezzi di diversi prodotti, dal caffè al cappuccino, dal cornetto alla spremuta d’arancia, dal tramezzino all’acqua in bottiglia. Questi costano di più ora soprattutto al centro Italia, dove i prezzi sono aumentati del 4%.
Il record di aumento spetta alla spremuta d’arancia, che al centro registra un aumento del +8%, ma notevoli sono anche gli aumenti che interessano il costo del cornetto, che al centro e al nord segna quota +6%. Al sud e nelle isole il prodotto che registra maggiore aumento è invece il caffè, il cui prezzo è salito del +5%.
Quanto costa oggi fare colazione al bar?
Le stime di Federconsumatori, oltre a registrare l’andamento dei costi, si sono concentrate anche sul monitoraggio del listino dei prezzi. In pratica, per una colazione composta da un cappuccino e un cornetto il costo medio è passato da 2,95 euro del 2022 a 3,07 euro nel 2024 (rispetto ai 2,43 euro nel 2021).
Solo nell’ultimo anno, quindi, calcolando una colazione al bar così composta per 5 giorni alla settimana, l’aggravio ammonta a +29,46 euro a persona. Per chi invece non riesce a rinunciare alla pausa caffè almeno una volta al giorno, l’aggravio solo nel 2024 ammonta a +10,95 euro annui a persona.
I prezzi, specifica il report di Federconsumatori, si riferiscono però alla consumazione al banco. Per chi decide di accomodarsi al tavolo, infatti, i rincari sono ancora più elevati, specialmente se si sceglie qualche luogo turistico, in qualche posto particolare o con vista panoramica. In questi casi, cappuccino e cornetto, serviti al tavolo, possono costare dal 24% al 65% in più rispetto al prezzo praticato al banco.
Di seguito la tabella prezzi di Federconsumatori rilevati per area geografica, confrontati con quelli del 2023
Quanto sono aumentati i prezzi in Italia?
Il trend dei prezzi in aumento al bar non è altro che una conseguenza della spinta inflazionistica che, anche nel 2024, ha comportato un aumento generale dei prodotti in commercio. Si tratta quindi di un fenomeno che, inevitabilmente, ha prodotto i suoi effetti su tutta la catena dei servizi continuando a erodere in maniera significativa il potere di acquisto delle famiglie, specialmente quelle a basso reddito.
L’Istat, infatti, ha segnalato come l’inflazione sia tornata a salire a gennaio, registrando un aumento del +0,8% sull’anno e del +0,3% sul mese precedente. Decisamente più marcata è stata inoltre la crescita dei prezzi relativi al carrello della spesa, pari cioè al +5,4%.
“L’accelerazione su base tendenziale dell’inflazione – ha spiegato l’Istat – è dovuta all’aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,7% a +4,3%) e dei Beni alimentari non lavorati (da +7,0% a +7,5%).”
Questo, secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ha comportato, per una famiglia media, un aumento dei costi medi della vita pari a più di 252,00 euro all’anno.