Per entrare a Venezia si pagherà un ticket: da quando e come

Il contributo, tra i 3 e i 10 euro, sarà deciso in base alla stagione turistica: i criteri e le sanzioni

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Piazza San Marco, Palazzo Ducale, Ponte dei Sospiri, Canal Grande e Ponte di Rialto. Dal prossimo anno per visitare i beni culturali, artistici e ambientali del capoluogo veneto occorrerà pagare il biglietto.

Venezia con il ticket, quanto costerà e da quando

Il costo dell’obolo non è stato ancora chiarito. Quel che è sicuro è che l’esborso per i turisti dovrebbe aggirarsi tra i 3 e i 10 euro a persona. A determinare il prezzo esatto al botteghino saranno alcune variabili, tra cui:

  • il periodo dell’anno
  • la giornata scelta
  • la fascia oraria di riferimento
  • il numero di prenotazioni già arrivate tramite l’apposito portale
  • l’entità dell’anticipo con il quale si prenota

L’obbligo entrerà in vigore dal prossimo 16 gennaio 2023. Un paio di mesi prima sarà messa a disposizione degli utenti una piattaforma e la sua relativa applicazione per tablet e smartphone attraverso le quali sarà possibile riservare i posti.

Ticket Venezia, pene per i trasgressori: ecco chi è esente

Non a tutti però sarà richiesto il versamento. A essere esentati saranno gli studenti della città lagunare, i lavoratori, i residenti in Veneto e tutti coloro che entrano nel centro abitato per comprovati motivi di necessità.

A chiunque non faccia parte delle suddette categorie e venga comunque scoperto dai controllori sprovvisto del tagliandino verrà comminata una multa che oscillerà dai 50 ai 300 euro in base alla gravità del fatto.

Ticket Venezia, la vittoria del sindaco Brugnaro e lo studio dell’Università Cà Foscari

L’idea di imporre una tariffa per visitare la città galleggiante risale addirittura a prima della pandemia da Covid. Queste le tappe del dibattito intorno all’installazione di tornelli. L’obiettivo è quello di regolamentare i flussi di turisti in entrata e in uscita a Venezia. Coriaceo sostenitore del provvedimento è l’attuale sindaco del capoluogo veneto, Luigi Brugnaro.

A dargli ragione un recente studio dell’Università Cà Foscari di Venezia. I numeri contenuti nel testo provano che in gioco c’è nientemeno che la sopravvivenza stessa del centro urbano. Infatti, cifre alla mano, la località potrebbe ospitare fino a 53 mila turisti al giorno, pari a circa 19 milioni l’anno. Attualmente però a transitare nel dedalo delle calli sono addirittura 28 milioni di persone ogni dodici mesi.

Ecco perché l’amministrazione comunale ha deciso di trasformare il sito patrimonio dell’Unesco in un teatro a cielo aperto. E come avviene per altri tipi di servizi come i trasporti e la ristorazione ci sarà bisogno di una prenotazione.

Venezia, turisti sotto controllo dal 16 gennaio 2023

Attraverso i propri dispositivi elettronici sarà possibile monitorare in tempo reale l’affluenza in città. Ad affermarlo l’assessore al Bilancio del Comune di Venezia Michele Zuin, il quale ha fatto sapere che “nella piattaforma che sarà creata si potrà vedere come sta andando la prenotazione e quindi capire se si può ancora accedere con il contributo minimo o servirà un contributo di accesso più alto.

La città di Venezia non è chiusa e questo Comune non ha bisogno di fare cassa con i contributi di accesso ma si tratta solo di un incentivo o disincentivo per avere flussi turistici equi e ragionati”.