I notai certificano il crollo dei mutui in 9 grandi città

Il mercato dei mutui in Italia cala nel primo bimestre del 2023 con picchi fino a oltre il -30% in determinate città. La situazione dei mutui in 9 grandi capoluoghi

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Da Nord a Sud dello Stivale crolla il mercato dei mutui nelle grandi città. Il trend viene certificato dal Consiglio nazionale del notariato che ha preso in esame la situazione di Roma, Milano, Napoli, Bari, Bologna, Torino, Palermo, Verona e Firenze relativamente al primo bimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.

Le compravendite immobiliare nel 2023

Se i mutui calano un po’ ovunque, le compravendite di fabbricati abitativi subiscono un trend più altalenante, con alcune città in cui il dato negativo è a doppia cifra e altre città in cui il dato è positivo. A livello nazionale le compravendite registrano un calo medio del -2,7%. Qui sotto la situazione delle compravendite nel primo bimestre dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2022:

  • Torino +3,26%
  • Bologna +2,88%
  • Bari +1,14%
  • Palermo +2,11%
  • Verona -1,45%
  • Roma -2,09%
  • Milano -3,74%
  • Firenze -5,28%
  • Napoli -14,9%

Il mercato immobiliare nel 2023

I notai hanno inoltre avanzato una previsione del mercato basandosi sulla serie storica dei Dati statistici notarili dal 2017 al 2022. Previsione che esprime una tendenza, ma che può non tenere conto di variazioni legate a contingenze imprevedibili. Viene misurato in particolare il trend nelle transazioni di compravendite di beni immobili e sui mutui erogati. Per il 2023 si attende una flessione del mercato pari al -10,7% rispetto al 2022. Flessione generalizzata che riguarda sia le prime che le seconde case, sia da acquisto tra privati che da costruttore.

A Torino il mercato immobiliare aumenta del +3,26% rispetto allo stesso periodo del 2022. A spingere il mercato sono soprattutto le compravendite di seconde case tra privati (+12,4%) e da impresa (+19,27%). Per quanto riguarda le prime case il mercato registra un -5,82%.
Se salgono le compravendite, crollano i mutui registrando un -28,61%.

Bologna registra un +2,88% di compravendite rispetto allo stesso periodo del 2022. Il mercato è spinto dall’acquisto di prime case fra privati, mentre l’acquisto da impresa crolla: -18,42% a gennaio, -6,25% a febbraio. Per quanto riguarda la situazione delle seconde case tra privati a gennaio 2023 si registra un +18,73% e a febbraio un crollo di quasi il -5%. Negativo il trend degli acquisti di seconde case da impresa (-18,31% a gennaio e -6,60% a febbraio).
I mutui per l’acquisto della casa nei primi due mesi del 2023 sono diminuiti del -22,91% rispetto allo stesso periodo del 2022.

I notai analizzano la situazione di Bari (con Barletta, Andria e Trani) e registrano un +1,14% delle compravendite immobiliari abitative. A dispetto dell’aumento generale, il mercato delle prime case crolla del -33,95% rispetto al 2022. Nel frattempo però aumentano le compravendite di prima casa fra privati (+4,20%) e di prima e seconda casa da impresa (+2,35% e +10,95%).
I mutui per la prima casa scendono del -21,62%.

A Palermo salgono nel primo bimestre del 2023 le compravendite abitative (+2,11%). Le transazioni di seconde case da impresa crollano del -31,25%, così come le transazioni di prima casa da impresa (-20%) e di quelle di prima casa fra privati (-3,99%). Il trend delle compravendite di seconde case da privati aumenta invece del +14,64%.
I mutui vanno giù del -26,54%.

A Verona si registra un calo generale -1,45%. Giù le compravendite di prima casa tra privati del -19,33%, come cala anche la prima casa da impresa: -33,78%. Si segna poi un -8,64% nelle compravendite di seconde case da privati.
I mutui per l’acquisto della casa scendono del -22,48% rispetto allo stesso periodo del 2022.

A Roma il mercato immobiliare registra un calo generale -2,09%. Il segmento prime case tra privati registra un -3,89%. Per quelle acquistate dal costruttore il calo schizza a quota -27,38%. Regge il mercato della seconda casa che segna +7,05% da privati e +4,75% da costruttore.
Mutui sottoterra a -20%.

Giù del -3,74% il mercato immobiliare di Milano. Prime case tra privati a quota -11,84% , prime case da impresa a -29%; seconde case tra privati a -10,04%; seconde case da impresa a -8,33%.
Mutui giù a quota -21,04%.

Firenze registra un calo generale del -5,28% nel mercato delle transazioni abitative. Gennaio sale con un +5,85% (+2,30 acquisti da privati, +10,14% seconda casa da costruttore, -13% prima casa da impresa e +18,92% seconda casa da costruttore); febbraio registra un crollo del -13,67% (-13,53 prima casa tra privati, -44,83% prima casa da costruttore; -2% seconda casa da privati e -51,95% seconda casa da costruttore).
I mutui sprofondano del -25,24%.

A Napoli il calo più sentito: -14,9%. Le compravendite fra privati calano nel complesso del -26,52%. Le prime case da impresa calano del -21,82%. Le seconde casa da impresa vanno a quota -12,5%, galleggia la compravendita di seconde case fra privati (+0,55%).
Disastro per i mutui per l’acquisto della casa: -35,21%.

Il mercato dei mutui in Italia: primo bimestre 2023

A complicare ulteriormente la situazione dei mutui in Italia i continui rialzi dei tassi decisi dalla Bce, che causano un aumento delle rate, una situazione che può tradursi in aumenti fino al +40% e oltre delle rate dei mutui.

Qui sotto i dati dei mutui in sintesi:

  • Roma -20%
  • Milano -21,04%
  • Verona -22,48%
  • Bari e Bologna -22,91%
  • Firenze -25,24%
  • Palermo -26,54%
  • Torino -28,61%
  • Napoli -35,21%

Oltre ai mutui i rialzi generalizzati rischiano di essere un vero e proprio salasso per gli italiani: alcune proiezioni parlano addirittura di una spesa pari a 4mila euro in più all’anno per mantenere lo stesso tenore di vita.