Nasce la nuova Panda elettrica, ma sarà prodotta in Serbia

La Stellantis produrrà il nuovo modello elettrico della storica auto della Fiat nello stabilimento serbo di Kragujevac, destando timori tra i lavoratori italiani

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Il modello che ha fatto la storia della Fiat sarà il futuro della Stellantis: torna la Panda che a partire dal prossimo aprile diventerà la prima low cost elettrica del gruppo automobilistico. Una notizia che forse rappresenta un sogno per molti nostalgici, ma che provoca la preoccupazione dei sindacati. Contrariamente alle speranze delle sigle di categoria e dei lavoratori italiani, infatti, la nuova Panda sarà prodotta in Serbia. La conferma dopo mesi di indiscrezioni è arrivata un po’ sorpresa dal presidente del Paese balcanico, Aleksandar Vucic, durante un incontro istutizionale con la premier Giorgia Meloni.

L’annuncio

Stellantis inizierà la produzione della Panda elettrica qui” ha annunciato il capo di Stato nella conferenza stampa dopo il vertice di Belgrado con il presidente del Consiglio italiano, aggiungendo che “oltre alla produzione della Panda elettrica” il gruppo automobilistico “potrebbe essere il motore degli investimenti dell’automotive, dove ci sono investimenti diretti enormi” (qui abbiamo parlato del nuovo Technology center di Stellantis).

Il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, incontrò già Vucic nella capitale serba nell’aprile del 2022 il Ceo di Stellantis, annunciando che Stellantis avrebbe prodotto dal 2024 un nuovo modello di auto elettrica nello stabilimento di Kragujevac, in Serbia. Per diverso tempo la sospettata numero uno è stata proprio la nuova Panda, ipotesi adesso avvalorata dal presidente dello stato balcanico.

Il crossover di segmento B, prima elettrica sotto i 20mila euro della casa automobilistica ideata per contrastare le concorrenti cinesi e americani, sarà presentata l’11 luglio 2024, in occasione dei 125 anni dalla nascita del marchio Fiat (qui avevamo già anticipato l’arrivo della nuova Panda elettrica low cost).

La produzione dovrebbe cominciare già ad aprile prossimo con l’obiettivo di fabbricare 120-150 mila auto l’anno. La nuova Panda non sarà costruita soltanto a Kragujevac, ma con ogni probabilità potrebbe entrare nelle linee di produzione degli stabilimenti Stellantis in Marocco e in Brasile.

La preoccupazione dei sindacati

Prima dell’ufficialità della scelta della Serbia come primo Paese che accoglierà il nuovo modello, il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, aveva cercato di convincere l’azienda per portare la nuova Panda nell’impianto Mirafiori, dove oggi si producono le 500e, circa 80 mila, e Maserati, 8 mila pezzi nel 2023, in modo da rilanciare il sito fino a 200 mila vetture assemblate l’anno.

In Italia rimarrà invece la produzione della “vecchia” Panda, che continuerà a essere costruita nello stabilimento di Pomigliano almeno fino al 2026, probabilmente col nome “Pandina”, marchio registrato da Stellantis nell’estate.

Il destino di questo modello a motore endotermico dipende dal risultato della revisione del regolamento sulle emissioni e dell’evenutale rinvio dello stop dei motori Euro 7 di 24 mesi per le auto, a partire dal 2027.

“La Panda rappresenta una certa qualità di stile di vita potremmo produrre più a lungo questo modello ma dipende dal dibattito sull’Euro 7” aveva spiegato il Ceo Tavares, aggiungendo che la Pandina “sarà prodotta in più stabilimenti”.

Ma a Pomigliano l’allerta è alta: “Stellantis: comunichi nei prossimi incontri il modello che sostituirà il dopo Panda a Pomigliano” ha detto il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano, in una dichiarazione riportata dal ‘Corriere della Sera’.

“Il 23 novembre – ha affermato il rappresentante sindacale – la direzione Stellantis in un incontro sindacale a Mirafiori ci ha confermato la produzione di Panda nelle attuali versioni fino al 2026. Sollecitata dalle nostri interrogativi rispetto al dopo, la direzione Stellantis ci ha ribadito ufficialmente che verrà assegnato un altro modello allo stabilimento campano senza menzionare quale tipologia di modello. Se le notizie che giungono dalla Serbia vengono confermate da Stellantis, diventa urgente e indispensabile conoscere quale modello di vettura sostituirà l’attuale Panda“.

La risposta di Stellantis

Da parte sua Stellantis ha cercato di tranquillizzare i sindacati attraverso una nota nella quale conferma che nella fabbrica di Pomigliano si continuerà a produrre la Panda.

Il modello destinato alla Serbia non è in concorrenza” precisa il gruppo automobilistico, spiegando che “l’attuale modello della Panda soddisfa appieno le esigenze di mobilità di un’ampia fascia di utenti, soprattutto italiani. Per questo motivo, non è in concorrenza con il modello che vedrà la luce in Serbia, che sarà su un’altra piattaforma e posizionato in modo diverso dall’attuale in quanto la Panda sta diventando una famiglia, come la 500”.

Se l’evoluzione normativa e le condizioni competitive dello stabilimento di Pomigliano lo consentiranno – ha aggiunto l’azienda – è nostra intenzione continuare il suo ciclo di vita e quindi sostenere lo stabilimento fino all’arrivo del nuovo ciclo di modelli. Per quanto riguarda Pomigliano, lo stabilimento ha visto l’arrivo di un prodotto particolarmente competitivo come l’Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet per il mercato statunitense”.

“Pomigliano continuerà – conclude Stellantis nella comunicazione – a produrre la Panda, i tempi sono prematuri per fare ulteriori annunci. I piani industriali saranno comunicati a tempo debito e nelle sedi opportune”.