Approvato il decreto agricoltura, sul fotovoltaico c’è l’accordo

Il Cdm ha dato il proprio ok al decreto agricoltura che cambia le regole sui fotovoltaici: riconosciuta anche l'emergenza siccità in Sicilia e stanziati nuovi fondi per l'ex Ilva.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Il Consiglio dei ministri guidato dalla presidente Giorgia Meloni ha approvato il decreto agricoltura, recante le disposizioni urgenti in tema di imprese agricole, pesca, acquacoltura e imprese dal riconosciuto interesse strategico nazionale. In quest’ultimo caso il riferimento specifico è all’ex Ilva di Taranto. Tra gli interventi approvati più importanti anche l’accordo raggiunto sugli impianti fotovoltaici e l’approvazione dello stato di emergenza siccità per la Sicilia. A saltare, tuttavia, è stata la norma che avrebbe dovuto prevedere una garanzia dello Stato sulla vendita futura dell’ex Ilva per il compratore. Felice del risultato raggiunto è stato il ministro competente Francesco Lollobrigida.

Decreto agricoltura, l’accordo sul fotovoltaico

A illustrare i provvedimenti del decreto agricoltura è stato il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida che si è soffermato in prima battuta sull’accordo raggiunto sul fotovoltaico. Per il ministro quanto deciso dal Cdm pone fine “all’installazione selvaggia di fotovoltaico a terra, interveniamo con pragmatismo salvaguardando alcune aree”. “Abbiamo scelto di limitare ai terreni produttivi questo divieto – ha aggiunto – sulle cave si potrà continuare a produrre energia e andremo a salvaguardare i fondi del Pnrr che non intendiamo mettere in discussione in alcun modo”. Si chiude così, dunque, lo scontro che nelle scorse ore aveva interessato il dicastero di Lollobrigida e quello dell’Ambiente e della sicurezza energetica guidato da Gilberto Pichetto Fratin.

L’emergenza siccità in Sicilia

Nel nuovo decreto agricoltura viene anche riconosciuta l’emergenza siccità in Sicilia, territorio nel quale il deficit idrico ha portato a dichiarare lo stato di emergenziale nazionale per 12 mesi. A chiedere un intervento in tal senso era stato il ministro per la Protezione civile, ed ex presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci. Il riconosciuto problema ha portato anche allo stanziamento di 20 milioni di euro per la Sicilia, così da poter permettere alla Regione di attuare gli interventi necessari.

Così come è stato precisato da Lollobrigida, con il decreto il governo rafforza anche il ruolo del commissario per siccità Nicola Dell’Acqua, “che ha predisposto un piano straordinario e lo autorizziamo a svolgere gli interventi di urgenza per riuscire a efficiente il sistema idrico italiano”. Il ministro ha anche aggiunto che il problema della siccità in Sicilia sia ormai “ciclico”, motivo questo che rende necessario un intervento importante per invertire il trend. “La siccità non è un’emergenza – ha detto il titolare del dicastero dell’Agricoltura – ogni cinque anni circa colpisce in modo devastante il nostro territorio, in questo caso la Sicilia ma è capitato ad altre regioni. Con il cambio climatico gli effetti rischiano di aumentare”.

Decreto agricoltura, gli interventi per l’ex Ilva di Taranto

Con il decreto agricoltura il governo destina anche 150 milioni di euro alla continuità operativa dell’ex Ilva di Taranto. “Si tratta – dicono dal ministero delle Imprese e del Made in Italy – del terzo intervento da inizio anno che ha l’obiettivo di garantire la continuità operativa e occupazionale degli stabilimenti, sostenere l’attività dei commissari e intervenire laddove la precedente gestione non ha dato seguito agli impegni a suo tempo assunti”. Manca, tuttavia, la preannunciata norma che avrebbe previsto la garanzia dello Stato per la futura vendita dell’impianto.