La crisi economica e l’inflazione stanno rendendo sempre più complicata la vita delle persone single. Per loro tanti capoluoghi sono ormai diventati off limits: gli esorbitanti costi legati all’acquisto di una casa li costringono spesso a dover preferire l’hinterland. A restare fuori portata sono soprattutto i grandi centri urbani del Nord e del Centro Italia. Più semplice invece trovare un immobile dal prezzo accessibile nel Sud.
I trilocali restano un sogno per i single
A fare luce sulla situazione è un’analisi sulle dodici principali città italiane condotta da Immobiliare.it Insights, business unit specializzata nell’analisi di mercato. Al centro dello studio il confronto tra i redditi medi dichiarati, i costi medi al metro quadro e un potenziale prestito dell’80% del valore dell’immobile per 25 anni.
Secondo quanto emerso, i trilocali sono per la quasi totalità preclusi ai single in tutti i grandi centri urbani. Ma in provincia lo stato dell’arte non è certo più semplice. Discorso diverso per le coppie, che stando ai dati possono quantomeno sperare di accedere ai mutui per immobili a tre locali nell’hinterland.
Quali sono le città off limits
Come detto, al di là delle città peggiori in cui vivere, quelle più care sono quelle dell’area centrosettentrionale della penisola. Le uniche eccezioni tra i 12 grandi Comuni presi in esame sono rappresentate da Torino e Genova, dove risulta essere più sostenibile l’acquisto di una casa senza spostarsi in provincia.
Il capoluogo più caro d’Italia è Milano, dove il reddito mensile necessario per comprare un bilocale è il doppio del reddito percepito in media da un singolo residente. Ma anche le coppie faticano, seppur avendo qualche possibilità economica in più. Per questo in entrambi i due casi l’hinterland milanese continua ad essere la via più praticabile.
Lo scenario appare molto simile a Roma, dove i single possono aspirare solo a un bilocale in periferia. Nel centro della Capitale il reddito necessario per poter affrontare la spesa supera di quasi il 70% quello mediamente percepito. Un po’ più in discesa invece per le coppie, che disponendo di doppio reddito hanno più possibilità di trovare una sistemazione.
Anche Bologna, tra le città italiane più inquinate, ha un mercato immobiliare poco appetibile per i single. Come evidenziato dalla ricerca di Immobiliare.it Insight i 1.625 euro percepiti in città mensilmente sono circa 1.000 euro sotto la soglia minima per affrontare l’acquisto di un bilocale. E risultano ugualmente insufficienti per l’hinterland, anche se lì la percentuale di bilocali accessibili arriva al 40%.
Venezia è un’altra città inaccessibile per una persona che deve contare esclusivamente sul proprio reddito. I 1.400 euro mensili medi rendono quasi impossibile investire in un bilocale tanto nel comune quanto nella provincia. Se fuori città 1 bilocale su 3 circa è alla portata di una persona sola, in centro solo il 16% delle opzioni è accessibile. Le coppie invece possono solo con 2.518 euro mensili coprire i 1.800 necessari per la provincia, ma non i 2.840 per la città.
A Firenze per due vani in città si richiede un reddito che quasi doppia quello mediamente percepito da un single, ma anche i 1.800 necessari in provincia rappresentano un ostacolo. La periferia rimane quindi appannaggio soprattutto delle coppie, che in centro troverebbero comunque difficoltà, sfiorando 4.000 euro al mese richiesti in media.
Napoli, se confrontata alle precedenti città, è tra i capoluoghi meno cari. Tuttavia anche qui. con i suoi 1.736 euro richiesti per un bilocale in città e 1.405 in provincia, sono davvero pochi i single in grado di permettersi l’acquisto: il reddito medio dichiarato non arriva ai 1.250 euro mensili di media. Lo stesso tipo di immobile sarebbe invece facilmente accessibile alle coppie.
Le città più accessibili per un bilocale
Anche se Napoli per una persona sola rimane fuori portata, il Sud e le Isole offrono in generale una maggiore possibilità di trovare prezzi “a misura di singolo reddito”. L’esempio più eloquente è rappresentato da Catania e Palermo, dove i single residenti in città riescono ad acquistare in autonomia un bilocale.
La città del Nord più a portata è invece Torino. Il capoluogo piemontese non costringe i single, che percepiscono circa 1.500 euro di reddito mensile, a spostarsi dal centro per trovare un bilocale (per cui si parte da un reddito minimo di 1.170 euro).