Tassi Bce, Panetta dopo il taglio è preoccupato per lo shock politico: quali sono i rischi

Panetta ha espresso fiducia sull'uscita dalla crisi dell'Ue, ma serve cautela. Dopo il taglio dei tassi c'è preoccupazione

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Con l’inflazione finalmente su un percorso discendente verso l’obiettivo del 2% della Banca centrale europea (Bce), l’area dell’euro sembra essersi lasciata alle spalle i picchi di prezzi degli ultimi anni. Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha recentemente avvertito di potenziali rischi che potrebbero compromettere questa traiettoria virtuosa. Parlando a una conferenza a Helsinki, Panetta ha sottolineato che, nonostante i progressi compiuti, permangono due fattori di rischio principali: gli shock geopolitici e l’incertezza politica interna. Con l’avvicinarsi del super anno elettorale del 2024, le preoccupazioni assumono un peso significativo nelle prospettive economiche dell’area euro.

La Bce deve quindi continuare a navigare con prudenza, mantenendo la flessibilità per rispondere agli sviluppi economici e politici, garantendo al contempo la stabilità dei prezzi e la fiducia nei mercati finanziari.

La situazione attuale: il fragile equilibrio secondo Panetta

L’area dell’euro sta finalmente uscendo dalla “tempesta perfetta” dei picchi dei prezzi degli ultimi anni. L’inflazione sembra ora sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo della Bce del 2%. Tuttavia, il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha espresso preoccupazione per due fattori di rischio che potrebbero compromettere questa traiettoria virtuosa: “Un’ondata di shock geopolitici” e “l’aumento dell’incertezza politica all’interno dei Paesi” nel super anno elettorale del 2024.

Parlando alla conferenza della Banca centrale finlandese a Helsinki, Panetta ha sottolineato l’importanza di agire con cautela. “Festina lente,” ha dichiarato, usando il motto latino per indicare la necessità di procedere con prudenza. La Bce deve quindi continuare ad adeguare i tassi ufficiali per completare il processo di disinflazione, ma deve essere pronta a rispondere agli shock che potrebbero influenzare le prospettive economiche.

Panetta ha sottolineato come “dobbiamo anche essere prudenti ed essere pronti ad adeguare la nostra politica in risposta agli shock che potrebbero creare rischi al rialzo o al ribasso per le prospettive attuali”.

Quali sono i rischi geopolitici e politici?

Panetta ha evidenziato due principali rischi futuri:

  • gli shock geopolitici
  • l’incertezza politica interna.

Ormai è chiaro, dice Panetta, che gli scontri militari tra Paesi possono avere effetti drammatici sul commercio, sui flussi di capitale, sulla crescita e sui prezzi. Inoltre, l’anno elettorale del 2024, con elezioni importanti in Paesi come Francia e Stati Uniti, potrebbe aumentare l’incertezza politica.

“Il ricambio politico si traduce fisiologicamente in incertezza politica: famiglie e investitori hanno bisogno di formarsi una visione su come i futuri governi gestiranno molte decisioni economiche e politiche critiche”, ha detto Panetta. Questo potrebbe influenzare l’andamento dei prezzi e la fiducia economica, con potenziali deflussi di capitali e svalutazioni monetarie che potrebbero creare pressioni al rialzo sui prezzi o indebolire la domanda.

Il ruolo della Bce: prudenza, inflazione e pressioni

Dopo il taglio dei tassi dell’ultimo Consiglio direttivo di Francoforte, Panetta ha dichiarato che è necessario continuare ad aggiustare i tassi per raggiungere l’obiettivo del 2% di inflazione. Ha anche ribadito la necessità di prudenza. “Dobbiamo restare vigili rispetto agli eventuali shock che potrebbero modificare i pronostici”, ha dichiarato, aggiungendo che bisogna essere cauti nella comunicazione, evitando previsioni “casuali” sui tempi e sui ritmi dei tagli dei tassi.

Panetta ha quindi minimizzato la persistenza dell’inflazione nel settore dei servizi, spiegando che questa è legata al fatto che l’aumento dei prezzi in questo settore è iniziato più tardi e ha raggiunto il picco di conseguenza più tardi rispetto ad altri settori. Ha inoltre sottolineato che non ci sono spirali tra prezzi e salari e che è importante monitorare attentamente il processo disinflazionistico in corso.

Il governatore della Banca d’Italia ha infine ribadito che le banche centrali devono essere pronte ad affrontare le conseguenze di eventuali shock futuri, utilizzando l’intera gamma di strumenti a loro disposizione. Ha quindi sottolineato l’importanza di una comunicazione prudente e chiara per evitare di distogliere l’attenzione dalle determinanti delle decisioni di politica monetaria.