Stellantis, Taveres sulle auto elettriche: “Per competere con la Cina serve intervento dei governi”

L’Ad di Stellantis Tavares invoca nuovi incentivi da parte degli Stati sulle auto elettriche per poter gareggiare con la Cina

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

L’Amministratore delegato di Stellantis Carlos Taveres è noto per andare dritto al punto e non perdersi in troppi giri di parole. Ecco dunque che nel suo intervento alla quarantesima Annual strategic decision conference di Bernstein è tornato a chiedere ai governi nazionali di aiutare i consumatori nell’acquisto di auto elettriche attraverso gli incentivi in quanto, solo in questo modo, le aziende europee potranno competere con l’agguerrita concorrenza della Cina.

Stellantis, Tavares chiede ai governi aiuti sulle auto elettriche

“I governi devono sostenere i consumatori per rendere l’auto elettrica economicamente accessibile” ha detto l’Ad di Stellantis Carlos Tavares durante il suo intervento. Lo stesso top manager ha anche ricordato che “come è successo in Germania, quando i governi fermano gli incentivi il mercato non rallenta ma collassa. C’è qualcosa nella mentalità dei consumatori che fa dire loro ‘Se non mi aiuterete, io non vi aiuterò”. Per il passaggio ai veicoli elettrici, dunque, per l’Ad di Stellantis non c’è altra via che un supporto ai cittadini da parte degli Stati.

La concorrenza della Cina sulle auto elettriche

Per Tavares il momento per l’Europa di dire la propria in tema di auto elettriche è questo, poiché aspettare darebbe troppo vantaggio l’agguerrita concorrenza della Cina. “Non c’è tempo da perdere – ha detto l’Ad di Stellantis – quando i cinesi bussano alla porta, il tempo è una questione centrale in Europa e negli Usa. Non si può fermare la competizione”. E ancora: “In Europa si sta scegliendo un protezionismo che ostacola la concorrenza, ma se si sceglie di non gareggiare è evidente che si perderà. Non si può isolare un Paese dal resto del mondo, perché stare in una bolla rende più poveri. Se non saremo in grado di competere i cinesi vinceranno. Potremmo guadagnare tempo, ma ci giocheremo il futuro”.

Auto elettriche, il protezionismo o la gara

Quanto detto da Tavares all’Annual strategic decision conference di Bernstein fa eco a ciò che lo stesso Ad di Stellantis aveva sottolineato nel corso della presentazione della nuova Lancia Y: “Abbiamo due scelte: protezionismo o lotta. L’Europa ha scelto la prima, ma non credo che protegga davvero e che sia solo un impoverimento”. “Ogni anno, nel mondo – aveva aggiunto Taveres – la ricchezza globale cresce del 2 per cento circa, mentre il benessere medio delle singole persone è praticamente immutato. Questo vuol dire che qualcuno guadagna e qualcuno perde: se non competi per ottenere questo benessere, perché magari qualcuno ti dice di non farlo poiché ti farà scudo lui ai problemi, allora diventi più povero. Questa è una gara e se non competi, qualcun altro vincerà. È follia dire ai cittadini Europei che qualcuno li proteggerà e che non devono competere”.

Il riferimento era, ed è, alla concorrenza della Cina con l’Europa che per l’Ad sarebbe già nella condizione di dover “rincorrere” il “bel vantaggio” della potenza asiatica sulle auto elettriche. “È un lavoro duro – aveva aggiunto – io sono portoghese e nel mio Paese il turismo pesa per il 20 per cento del prodotto interno lordo e so benissimo cosa vuol dire servire caffè a turisti cinesi e a turisti americani. Volete forse che fra venti anni l’Europa sia solo un museo a cielo aperto? Quindi, o competi o diventi povero. Abbiamo persone intelligenti e formate: dobbiamo convincerle a iniziare a gareggiare”.