Una nuova valanga di critiche potrebbe presto investire il gruppo Stellantis che ha deciso di andare a produrre le auto elettriche del partner cinese Leapmotor in Polonia invece che in Italia. In lizza per aggiudicarsi il nuovo segmento produttivo ci sarebbe stato infatti anche lo stabilimento piemontese di Mirafiori dove, però, i costi sarebbero stati pari al doppio di quelli polacchi. Un nuovo colpo per i lavoratori italiani di Stellantis, molti dei quali in queste settimane in cassa integrazione a causa del calo della domanda di veicoli.
Stellantis produrrà le Leapmotor in Polonia
La base produttiva in Europa delle auto elettriche del partner cinese di Stellantis, Leapmotor, sarà dunque la Polonia, con la produzione di massa che partirà a settembre 2024. Il gruppo, guidato dal Ceo Carlos Tavares, mira a produrre tra le 60 e le 100mila vetture nel corso del 2025, obiettivo intermedio verso il goal delle 500mila unità all’anno dal 2025 in poi. Nel frattempo i manager di Leapmotor hanno riferito gli analisti della banca d’affari Jefferies che l’assemblaggio delle prime vetture T03, ovvero le utilitarie elettriche, nell’impianto polacco di Tychy è già stato avviato.
I dazi alle auto elettriche cinesi
L’accordo tra Leapmotor e Stellantis ha subito delle modifiche dopo che la Commissione europea ha deciso di aumentare i dazi sull’importazione di auto elettriche dalla Cina. Il gruppo automobilistico europeo, più nello specifico, ha rilevato il 21 per cento delle quote di Leapmotor per 1,5 miliardi e ha dato vita a un accordo secondo il quale ha l’esclusiva sulla distribuzione delle auto Leapmotor al di fuori della Cina. Stellantis, attualmente, detiene il 51 per cento delle quote.
Inizialmente l’intesa tra Stellantis e Leapmotor prevedeva che i veicoli fossero prodotti in Cina dalla prima per poi essere distribuiti dalla seconda in Europa. I nuovi dazi europei, tuttavia, hanno modificato i piani, con l’assemblaggio che è stata spostato in Europa, in Polonia per l’appunto. Con le nuove tasse all’importazione dalla Cina, Leapmotor è soggetta a tariffe pari al 31 per cento, cui va aggiunto un ulteriore 5 per cento sui componenti.
La Polonia preferita all’Italia: costi dimezzati
Secondo ipotesi non confermate però dai diretti interessati, in lizza per la produzione delle auto elettriche Leapmotor ci sarebbe stato anche lo stabilimento italiano di Mirafiori. Proprio qui, così come in altri poli produttivi del gruppo in Italia, da diversi mesi si accusa la carenza di commesse e l’avvio del nuovo progetto avrebbe potuto dare maggiore stabilità ai lavoratori, oggi spesso soggetti alla cassa integrazione. Tale ipotesi, tuttavia, è saltata a causa dei costi: in Italia ci sarebbe voluto il doppio della spesa prevista in Polonia.
Il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, aveva anticipato nei giorni scorsi che il gruppo automobilistico da lui guidato avrebbe scelto gli impianti di produzione europei per Leapmotor seguendo due criteri principali, vale a dire la qualità e i costi della produzione. Proprio quest’ultimo aspetto ha fatto sfumare l’ipotesi Mirafiori, con i manager di Leapmotor che a Jefferies hanno confermato che i costi di produzione di una vettura in Polonia sono pari alla metà rispetto all’Italia, ovvero 400-500 euro contro circa 1000 euro.