Ryanair, multa dell’Antitrust da 255 milioni per aver ostacolato le agenzie di viaggio

L’Antitrust sanziona Ryanair per abuso di posizione dominante. Secondo l'Agenzia, è stata limitata la concorrenza e la libertà di scelta

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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L’Antitrust accusa Ryanair di aver deliberatamente ostacolato le agenzie di viaggio, online e fisiche, limitando la scelta dei consumatori. Per questo, all’azienda è arrivata una multa pari a 255,76 milioni di euro. L’Autorità ha contestato al gruppo irlandese una serie di prassi adottate da aprile 2023 ad aprile 2025, giudicate lesive della libera concorrenza e dei consumatori.

La sanzione

Secondo l’Antitrust, Ryanair non è solo il primo vettore in Italia, ma detiene un potere tale da poter agire in maniera indipendente sia dalla concorrenza che dalle esigenze dei consumatori.

La compagnia, infatti, trasporta circa il 38-40% dei passeggeri sulle rotte da e per l’Italia. Una quota significativa e, come sottolinea l’Autorità, in continua crescita. Tuttavia, il dato sulle quote di mercato è solo il punto di partenza. L’Antitrust ha valutato una serie di altri indicatori, come la forza del brand e la capacità di determinare i prezzi, che, nel loro insieme:

contribuiscono ad attribuire a Ryanair un rilevante potere di mercato, che si traduce in un grande distanziamento rispetto alle performance dei principali vettori concorrenti.

Secondo l’Antitrust,quindi, l’azienda non compete alla pari, ma detta le regole del gioco.

La strategia per “intrappolare” il consumatore

Al termine dell’istruttoria, l’Autorità ha confermato come Ryanair abbia attuato una strategia per bloccare o rendere più difficile l’acquisto dei voli da parte delle agenzie di viaggio.

L’obiettivo finale di questa strategia era impedire che i viaggi venissero combinati con offerte di altri vettori o con altri servizi turistici e assicurativi. L’azienda avrebbe cercato di spingere i passeggeri ad acquistare solo sul suo canale diretto e impedendo alle agenzie di creare pacchetti di viaggio vantaggiosi per il consumatore.

Questa pratica, nota come “walled garden“, limita fortemente la comparabilità delle offerte e riduce la concorrenza sul prezzo finale e sui servizi accessori offerti al viaggiatore.

Assoutenti: “Multa troppo bassa”

Assoutenti prende atto della sanzione da circa 255 milioni di euro irrogata dall’Antitrust a Ryanair, ma ritiene che non sia sufficiente a incidere sul comportamento del vettore aereo. Secondo le prime ipotesi, l’azienda irlandese rischiava infatti una multa tra i 500 e il miliardo di euro. Spiega l’associazione:

Negli ultimi tre anni, da quando l’istruttoria è stata avviata, Ryanair ha fatturato complessivamente oltre 30 miliardi di euro: una dimensione economica tale da rendere la sanzione, pur rilevante sul piano formale, poco efficace come deterrente reale. A questo si aggiunge l’esito prevedibile di una lunga battaglia legale tra primo e secondo grado di giudizio, che rischia di diluire nel tempo l’impatto del provvedimento.

Per Assoutenti, è necessario disincentivare l’azienda da questi comportamenti attraverso obblighi chiari di condotta lecita e un percorso strutturato e costante di impegni verificabili nel tempo. Afferma il presidente Gabriele Melluso:

La tutela dei consumatori non può essere affidata solo alle sanzioni delle autorità, ma deve passare da regole chiare, comportamenti verificabili e responsabilità condivise tra compagnie aeree, aeroporti e istituzioni, per garantire un mercato realmente equo, accessibile e concorrenziale.