Novo Nordisk, azienda fondata nel lontano 1923, è oggi il colosso che si staglia all’orizzonte farmaceutico globale, ribaltando le regole del gioco con prodotti in grado di ridefinire il concetto di farmaco. Partiti come trattamenti per il diabete, i suoi medicinali di punta, Ozempic e Wegovy, hanno ormai sorpassato ogni limite, ritagliandosi un ruolo da protagonisti nel mercato della perdita di peso.
I dati parlano di un fatturato alle stelle, sospinto da una domanda che si fa sempre più forte. Il loro successo racconta una storia fatta di un’industria che ha saputo intercettare il desiderio sociale, quello di un dimagrimento rapido, accessibile e, soprattutto, senza compromessi. La risposta, ovviamente, arriva con un prezzo: l’aumento vorticoso della domanda ha fatto sì che la società vedesse i suoi profitti salire a ritmi mai registrati prima.
Non è solo una questione di numeri: con Ozempic e Wegovy, Novo Nordisk è entrata nella quotidianità, dalla clinica medica fino agli influencer che ne fanno ormai un argomento di culto.
Indice
L’evoluzione del fatturato di Novo Nordisk: una crescita a doppia cifra
Novo Nordisk continua a scalare le vette del mercato farmaceutico con numeri che parlano di una crescita senza sosta. Dal 2019, quando registrava 122 miliardi di corone danesi, l’azienda ha incrementato ogni anno le sue entrate, sfiorando un aumento del 31% nel 2023 con una previsione di 232 miliardi. Questo salto non è un caso isolato: il successo dei farmaci per la perdita di peso, Ozempic e Wegovy, ha alimentato una corsa senza precedenti, ridefinendo il valore economico della società e imprimendo una traccia profonda sul mercato globale. E per il 2024, le stime indicano un altro balzo, con una crescita prevista tra il 23 e il 27%.
Confrontando queste performance con altre aziende farmaceutiche, si osservano tendenze diverse. Ad esempio, Pfizer ha registrato un calo del 41% nel 2023, attribuito alla diminuzione delle vendite del vaccino anti-Covid Comirnaty e del farmaco Paxlovid. Al contrario, Eli Lilly ha riportato un aumento del 20% nel 2023, grazie, anche lei, al successo dei suoi farmaci per il diabete e l’obesità. Anche Novartis ha visto una crescita del 7,7%, premiata dalla sua strategia di concentrazione nella ricerca e produzione di farmaci innovativi.
In Italia, per esempio, Chiesi Farmaceutici ha superato i 3 miliardi di euro di fatturato nel 2023, con una crescita del 10% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’espansione in tutte le aree di business e geografiche in cui opera.
Da farmaci per il diabete a icone del business della bellezza
Novo Nordisk ha trovato l’oro con Ozempic e Wegovy (diversamente, pare, per la pillola Viking), trasformando questi farmaci anti-diabetici in simboli di una corsa al dimagrimento che attraversa Europa e Stati Uniti. Elon Musk e Andy Cohen ne parlano apertamente, contribuendo alla consacrazione popolare di questi prodotti, mentre su TikTok l’hashtag #Ozempic è ormai una leggenda con oltre 273 milioni di visualizzazioni. In breve, questi farmaci sono passati dall’essere soluzioni mediche a veri e propri fenomeni di culto, molto redditizi per l’azienda produttrice.
Ma non sono accessibili a tutti. Le prescrizioni “off-label” crescono, mentre i prezzi rimangono inavvicinabili: Wegovy può superare i 1.300 dollari al mese, Ozempic si attesta attorno agli 892 dollari. Eppure, nonostante il costo, Novo Nordisk si nutre dell’insaziabile domanda di un mercato che desidera la perfezione fisica a qualunque prezzo.
Negli Stati Uniti Novo Nordisk detiene una quota di mercato del 54,9%, mentre in Europa tocca il 21,9%. Una differenza che evidenzia il forte appetito del mercato americano, pronto a investire sul corpo e sulle promesse di dimagrimento, mentre l’Europa si mantiene più cauta. Eppure, al di là delle polemiche, Novo Nordisk rimane saldo al centro del palcoscenico, in un dibattito che sa di moda, salute e di un desiderio quasi inarrestabile di trasformazione.
In Italia, Ozempic è disponibile al pubblico al prezzo di 177,71 euro per penna preriempita, indipendentemente dal dosaggio. Tuttavia, l’acquisto richiede una prescrizione medica, e la rimborsabilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale è limitata esclusivamente ai pazienti diabetici. Per chi spera di ottenere una “scorciatoia” per la perdita di peso senza una diagnosi di diabete, la strada è sbarrata: l’uso off-label non è coperto, e il costo è interamente a carico del paziente. Inoltre, Wegovy, la versione specifica per la gestione del peso, non è ancora commercializzata in Italia.
Quindi, per chi non rientra nei criteri medici stabiliti, l’accesso a questi farmaci rimane un miraggio, a meno di non voler affrontare spese considerevoli senza alcun supporto pubblico.
Carenze sul mercato: una domanda che supera la produzione
Il successo globale dei farmaci Glp-1 ha lasciato i pazienti diabetici a fare i conti con carenze preoccupanti. L’impennata delle prescrizioni e l’attenzione dei media hanno reso Ozempic e Wegovy difficili da reperire.
Questa corsa alla produzione ha portato l’azienda a interrompere la distribuzione di penne per insulina umana in alcune aree, tra cui il Sudafrica, spingendo i pazienti a usare metodi meno pratici come le fiale.
Il futuro: Novo Nordisk investe in un nuovo blockbuster
Novo Nordisk punta oltre Ozempic e Wegovy, preparando il terreno per CagriSema, un farmaco che promette di rivoluzionare ulteriormente il mercato della perdita di peso. La società, in una conferenza con gli investitori, ha espresso tutta la fiducia nei risultati dei test su larga scala: si parla di una potenziale perdita di peso fino al 25%, superando di gran lunga le prestazioni dei farmaci attuali.
Le proiezioni di mercato per CagriSema sono promettenti. Secondo GlobalData, il mercato globale dell’obesità potrebbe raggiungere i 37,06 miliardi di dollari entro il 2031, con i Glp-1R agonisti che rappresenterebbero il 70,9% di questa cifra.
Altri casi studio di farmaci diventati “virali”
L’attenzione mediatica e l’uso pubblico possono spingere le vendite a livelli straordinari, spesso con conseguenze sanitarie e finanziarie di vasta portata.
Il giro d’affari dei farmaci di successo racconta cifre importanti. Negli anni ’90, Fen-Phen generò vendite imponenti prima del ritiro, costringendo l’azienda produttrice a risarcimenti per oltre 13 miliardi di dollari a causa di gravi effetti collaterali.
Nel 2009, con l’influenza H1N1, Tamiflu vide un’impennata, generando per Roche oltre 2,6 miliardi di euro. Il Viagra, alla fine degli anni ’90, cambiò il mercato dei farmaci per la disfunzione erettile e raggiunse vendite globali di 1,93 miliardi di dollari nel 2008. OxyContin, invece, dominò il mercato degli analgesici oppioidi negli anni 2000, portando vendite annuali superiori ai 3 miliardi di dollari nel 2010.