Fare la spesa a Natale costerà fino a 582 euro in più quest’anno

Secondo le previsioni del Codacons, fare la spesa a Natale costerà fino a 582 euro in più. Perché? Ecco un'analisi sull'aumento dei prezzi

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 22 Dicembre 2024 12:00

Secondo un’analisi del Codacons, basata sui dati diffusi dall’Istat, l’inflazione, che quest’anno ha raggiunto un tasso del +1,3%, i prezzi della spesa a Natale aumenteranno mediamente di 582 euro per le famiglie.

Con l’avvicinarsi delle feste, quindi, gli italiani si devono preparare a far fronte a uscite sempre più cospicue, che rischiano di avere un impatto significativo sul loro bilancio quotidiano e, in generale, sui consumi.

Perché aumentano i prezzi della spesa a Natale?

L’aumento dei prezzi della spesa durante il periodo natalizio è il risultato di una combinazione di fattori economici e comportamentali che si verificano ogni anno con l’avvicinarsi delle festività.

Nel periodo natalizio, per esempio, le famiglie italiane tendono ad aumentare i loro consumi, soprattutto per l’acquisto di alimenti, bevande e prodotti da regalo. Questo incremento nella domanda porta i rivenditori a rialzare i prezzi, approfittando della maggiore richiesta e dell’intenzione delle persone di spendere di più per celebrare le festività. Il risultato è un aumento generalizzato dei costi, in particolare per i prodotti alimentari tradizionalmente associati al Natale, come dolci, carne, pesce, e bevande.

Ma non solo, quest’anno anche l’inflazione ha un ruolo chiave nell’aumento dei prezzi della spesa. Se l’inflazione è già alta, con un tasso di inflazione del 1,3% in Italia, i costi di molti beni e servizi aumentano naturalmente, anche prima delle festività. Questo contribuisce a un innalzamento dei prezzi su larga scala, che incide pesantemente sulla spesa alimentare, i cui aumenti sono spesso superiori al tasso medio di inflazione.

Se si considera poi che i beni alimentari sono tra i più vulnerabili all’inflazione, in particolare per gli aumenti stagionali che si verificano durante il periodo natalizio, diventa più semplice capire come mai durante le festività, i prezzi possono salire a un ritmo più elevato rispetto ad altri periodi.

Cosa costa di più a Natale

L’inflazione, che ha un effetto diretto sui costi in generale, influenza soprattutto i prezzi dei beni di consumo più comuni. Il Codacons, in particolare, segnala un aumento marcato per gli alimentari e le bevande analcoliche, con un incremento annuo del +2,8%, un tasso più che doppio rispetto all’inflazione media. Questo si traduce in una spesa aggiuntiva di 256 euro annui per una famiglia con due figli, solo per l’acquisto di cibi e bevande.

Ma la situazione peggiora per le famiglie con figli se si tiene conto dei prezzi dei beni di consumo in generale acquistati a Natale: “En’inflazione al +1,3% si traduce in un aggravio medio di spesa per la famiglia ‘tipo’ da +427 euro annui, che salgono a +582 euro per un nucleo con due figli” analizza il Codacons.

Per questo motivo, nonostante questi segnali preoccupanti, l’associazione per i diritti dei consumatori denuncia l’assenza di azioni concrete da parte del governo per arginare l’aumento dei prezzi. Carlo Rienzi, presidente dell’associazione, critica l’immobilismo delle autorità, che non hanno preso misure per calmierare i prezzi e contrastare le speculazioni sui beni di consumo. Senza politiche efficaci per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, l’inflazione rischia di diventare un peso insostenibile, soprattutto per i ceti più vulnerabili.