Mosca accetta Ucraina in Ue, accordo di pace più vicino?

In Turchia riparte il negoziato con l'obiettivo di trovare una base d'accordo almeno per il cessate il fuoco. La Russia rinuncia alla 'denazificazione' e apre sull'Ucraina in Ue.

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Pubblicato: 29 Marzo 2022 10:26

Guerra Ucraina-Russia, hanno preso il via a Istanbul i negoziati tra le delegazioni di Kiev e Mosca. Lo riferisce l’agenzia di stampa Interfax, ricordando intervento del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan: ciascuna delle delegazioni ha infatti incontrato la parte turca prima dell’inizio dei colloqui.

Erdogan

“I progressi nei colloqui di pace tra le delegazioni ucraina e russa in Turchia potrebbero aprire la strada a un incontro a livello di leader”, ha dichiarato Erdogan, prima dell’inizio dei colloqui. “Su tutte le piattaforme internazionali abbiamo mostrato un approccio equo che difende i diritti e le sensibilità di entrambe le parti”, ha aggiunto. Le “preoccupazioni” di Russia e Ucraina sono “legittime”, ha quindi dichiarato il presidente turco per il quale il proseguimento delle ostilità tra Russia e Ucraina “non è nell’interesse di nessuno”.

La Russia si ammorbidisce

Stando a quanto riportato dal Financial Times a proposito del negoziato che prende il via in Turchia, la Russia starebbe ammorbidendo – anche in virtù delle crescenti difficoltà sul campo – le proprie pretese rispetto al futuro status dell’Ucraina. I russi non parlano più di ‘denazificazione’ e ‘smilitarizzazione’ del paese e non si opporrebbero all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea, fermo restando ovviamente una neutralità militare del Paese che deve abbandonare ogni pretesa di ingresso nella Nato. Nella bozza del documento per il cessate il fuoco, sottolineano le fonti americane, non compare più nemmeno la protezione legale per la lingua russa.

Dalla bozza resta fuori uno dei punti più critici per l’Ucraina, ovvero la rivendicazione delle regioni separatiste filorusse del Donbass e di Donetsk. Ed è proprio su quelle regioni, sul destino di Mariupol, che il negoziato rischia di arenarsi. C’è infatti parecchio scetticismo dopo la notizia dell’avvelenamento di Abramovich e di altri due mediatori filtrata ieri.

Ai colloqui, a tal proposito, è presente anche lo stesso Abramovich . Lo dimostra una foto pubblicata dall’agenzia Ria Novosti.

Gli obiettivi

Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha preparato l’incontro parlando sia con Vladimir Putin che con Volodymyr Zelensky. Secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba “l’obiettivo minimo saranno i corridoi umanitari e quello massimo il raggiungimento di un accordo su un cessate il fuoco”, mentre il consigliere del ministero degli Interni ucraino Vadym Denysenko si è detto scettico sulla possibilità di una svolta.

Russia non attaccherà paesi Nato

La Russia non ha in programma di attaccare nessun paese della Nato, ha detto all’emittente statunitense PBS il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, a meno che non sia “un atto reciproco”. Lo riferisce la Tass. Rispondendo a una domanda sul possibile allargamento del conflitto a Paesi Nato, Peskov ha detto che “se non ci sarà un atto reciproco, se non ce lo fanno fare, non possiamo pensarci e non vogliamo pensarci”.